Mi risvegliai di nuovo nella mia stanza, fuori il sole stava sorgendo nuovamente, mi guardai intorno e vidi i miei genitori con Simone. Tutti e tre piangevano, giuro che in quel momento avrei voluto andar li e chiamarli, abbracciarli, parlargli ma tutto ciò non potevo farlo, non avevo più un corpo ero solo un'anima che per qualche motivo continuava a vagare sulla terra...
Vidi Simone che timidamente consegnò ai miei genitori una delle lettere che gli avevo chiesto di consegnare e mio padre la lesse ad alta voce, interrompendosi a momenti scoppiando in pianti dolorosi.
"cari mamma e papà
mi dispiace tantissimo per tutto il dolore che starete provando per me e vorrei spiegarvi il motivo della mia azione...
circa due anni fa Arianna, Tommaso e altri miei compagni delle medie mi bullizzarono tramite whatsapp, crearono un nuovo numero telefonico e si finsero un certo Alessandro, che si presentò come amico di Arianna. Questo Alessandro mi disse di essersi innamorato di me e io come una stupida gli credetti. Chattammo per qualche settimana ma poi con delle scuse piuttosto cretine sparì. Inizialmente io chiesi ad Arianna di parlare con Alessandro per convincerlo ad iniziare una relazione a distanza ma dopo poco rinunciai e io e Alessandro ci separammo per sempre...
Scoprii l'imbroglio tramite Matilde ,una mia amica dell'altra classe,solo un anno dopo; lei mi disse tutta la verità, mi disse che Alessandro non esisteva, che gli inventori o meglio i cyberbulli erano Arianna e Tommaso, e che al gioco teneva testa metà della classe, mi sputò in faccia tutta la verità perchè era preoccupata per me...
Inizialmente ciò non mi fece stare tanto male ma poi ogni giorno che passava, io continuavo a pensarci, vedevo quelle persone ogni singolo giorno e questo causò in me grandissimo dolore fino ad oggi, oggi quel dolore non lo sentirò più."
Alla fine della lettera i miei genitori guardarono Simone e gli chiesero:" Tu lo sapevi?" lui rispose:" No!! Se l'avessi saputo ora quei due sarebbero all'ospedale con le ossa rotte e un trauma cranico! Vi prometto che prima o poi ciò accadrà, io volevo e voglio troppo bene a Camilla per lasciare quei due senza una degna punizione!"
Non avevo mai visto Simone così, era serio, con gli occhi iniettati di sangue, mi faceva quasi paura.
Intervenne mio padre che gli disse:" Simone non farlo, andresti dalla parte del torto spaccando la faccia a quei due, parlerò io con i loro genitori e farò giustizia alla mia Camilla tramite degli avvocati"
Tra le lettere ce n'era una anche per Simone ma lui non l'aprì li con i miei genitori, l'aprì da solo nella sua camera, io ero presente quando la lesse.L'avevo scritta talmente tante volte che alcune parti le recitavo insieme a lui.
:" Ciao Simone mi dispiace di averti lasciato solo, tu sei la persona più importante per me, sei l'unica che abbia mai creduto in me, l'unica che mi spronava ad andare avanti, a rialzarmi quando cadevo... io e te non avevamo segreti tranne questo...(NOTA DELL'AUTRICE: il segreto è la stessa storia dei bulli che ho scritto nella lettera dei genitori). Non te l'ho mai detto perchè non volevo farti preoccupare, tengo troppo a te per farti soffrire per me...
Simone non dimenticarmi, io non ti dimenticherò mai..."
Finì la lettera e scoppiò in un pianto disperato, mi dispiaceva vederlo soffrire così! Lo vidi sdraiarsi sul letto abbracciando e annusando la mia lettera, sapeva che avevo l'abitudine di spruzzare il mio profumo preferito sulle lettere. Si addormentò abbracciato alla mia lettera, era troppo tenero, mi avvicinai al suo letto e gli accarezzai il viso... lui si svegliò dicendo:"Camilla allora sei viva!"mi guardò ma non mi vide realmente infatti lo sentii bisbigliare :" Mi manca talmente tanto che mi sembra di sentire la sua fredda mano accarezzarmi il viso"...