Prologo

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Fuoco e sangue. 

Questo videro i suoi occhi non appena fece ritorno al suo villaggio.

Le case andavano a carbonizzarsi, mangiate dalle fiamme che le assalivano. I cadaveri dei suoi compagni, privi di occhi, erano ammassati l'uno sull'altro, come bestie da macello.

Era stato un massacro. E tutto ciò era successo mentre lui non c'era.

In preda al panico, si diresse a casa sua. Esattamente come il resto degli abitanti del suo Clan, trovò i corpi dei suoi genitori, del vecchio capo e del suo migliore amico, in fin di vita, anch'essi privi di occhi.

Cadde in ginocchio, urlando tutto il suo dolore fino a che non giunse l'alba del giorno dopo e le fiamme si spensero. Uscì da quella che una volta chiamava casa sua e di fronte ad essa, sul terreno, imbrattato con lo stesso sangue dei suoi fratelli, era inciso un enorme ragno a dodici zampe. Kurapika, col poco tempo che era rimasto fuori dal villaggio, aveva sentito voci di una banda di banditi estremamente pericolosi e di enorme fama per essere i più spietati al mondo.

La Brigata Fantasma.

Guardando il marchio degli assassini del suo Clan, Kurapika strinse i pugni fino a che le sue nocche divennero bianche e le unghie si erano conficcate nella sua pelle. Il dolore che provava alle mani era ben poco al dolore che provava nel suo cuore, nel suo animo.

Guardò il marchio per una ventina di muniti, impremendo bene l'immagine nella sua mente, così che non l'avrebbe mai dimenticata, per poi passare a dare una degna sepoltura ai suoi compagni e alla sua famiglia. Fece il tutto con lo sguardo spento, e lo fece anche nel contemplare il cimitero che lui stesso aveva creato.

Arrivò il tramonto, le lacrime ripresero a scorrere lungo le guance di Kurapika. Ma non avvenne solo questo. I suoi occhi, divennero di un brillante rosso scarlatto e uno sguardo di puro odio, unito alla rabbia, frustrazione e un forte desiderio di vendetta si impossessarono di lui.

Il rosso dei suoi occhi, unito al rosso del tramonto, Kurapika disse:

<<Ritroverò gli occhi dei miei compagni e annienterò la Brigata Fantasma. Non ne rimmarrà neanche uno. Ovunque essi siano, io li troverò e li ucciderò. Questa è una promessa.>>

Giurando nella sua terra, davanti alle tombe dei suoi compagni, al suo Clan sterminato, Kurapika iniziò un viaggio in cui la vendetta e l'odio erano le uniche cose che lo spingevano ad andare avanti.

Ma ancora non sapeva cosa il futuro aveva in servo per lui.

Quando arriva la fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora