Quando arriva la fine

Capitolo 2

Il mattino seguente, Kurapika si reca all'Associazione degli Hunter.

Al suo passaggio, tutti i sottoposti e Hunter di altri gruppi calano in un silenzio tombale.

Il Kuruta è famoso per la sua storia, determinazione e, la maggior parte delle volte, non avere alcuna pietà. Infatti, molti Hunter, addirittura veterani ne sono intimoriti. Il ragazzo è molto forte oltre ad essere spietato, e ogni volta che si presenta occasione di andare in missione non si fà scrupoli a eliminare chi egli stesso ritiene sia pericoloso.

Ha solo diciannove anni, ma dimostra di essere più maturo di qualsiasi adulto. Sul suo volto è sempre segnato uno sguardo serio e distaccato, sembra non trapelare nessu'altra emozione. Come se fosse una macchina. Non ha nessun amico, oltre a Leorio, Gon e Killua, che ha conosciuto durante l'esame Hunter e che non vede dall'ultima volta che sono stati a York Shin City tutti insieme.

Per il Kuruta esiste solo il lavoro e la sua vendetta. In tanti gli hanno detto di lasciar perdere, ma lui non ha mai dato ascolto a nessuno. Nessuno gli dice cosa è giusto fare. Nessuno ha mai provato a capirlo.

Arrivato alla fine del corridoio, chiama l'ascensore e spinge il pulsante dell'ultimo piano. Si appoggia al muro e incrocia le braccia al petto, aspettando che il mezzo si fermasse dove ha citato.

Torna a ripensare al sogno. proprio non riesce a toglierselo dalla testa. Anche se non è reale, non ha dimenticato la sensazione di impotenza verso l'aracnide, e la prigionia per le fiamme nere. L'unica cosa che lo rincuora è la misteriosa luce rossa. Ma quale è il significato a tutto ciò?

Arrivato all'ultimo piano, non appena le porte si aprono, di fronte a lui appare uno spettacolo terribile. Cheadle Yorkshire, il quattordicesimo presidente  degli Hunter, giace sul pavimento. Kurapika si precipita subito da lei, e si affretta a sentire le pulsazioni sul collo. Purtroppo non sente niente, la donna è morta. 

Nei d'intorni non c'è traccia di sangue, e nessuna finestra rotta, anche perchè si trovano al duecentesimo piano, con una sicurezza impenetrabile. Sul volto della donna c'è uno sguardo di puro terrore, i suoi occhi sono aperti e opachi. Kurapika capisce che la donna è morta di infarto.

Prende il cellulare dalla tasca della sua giacca e chiama la hall del grattacielo, imformando alla segretaria di inviare il più presto possibile dei medici e di chiamare Ging Freecs e i gli altri membri dello Zodiac, considerando che il presidente era un membro del gruppo.

Kurapika inizia a cercare qualche indizio che lo aiutasse a capire cosa ha causato la morte della donna. Cercò in ogni angolo del piano, che comprende l'intero ufficio. Ma non trova niente di sospetto.

Maledicendo il risultato delle sue ricerche ritorna vicino al corpo in fin di vita e nota che ella tiene la mano destra chiusa a pugno. Incuriosito, apre la mano e ne prende un pezzo di carta accartocciato. Aprendolo e vedendo il contenuto, i suoi occhi diventano scarlatti.

Sul foglio è inciso il marchio della Brigata Fantasma: il Ragno.

Che sia stata una loro opera, per vendicarsi contro il Kuruta? E' tutta opera di Kuroro?

Kurapika iniziò a respirare affannosamente, l'odio che con fatica ha assopito per molto tempo è tornato in vigore in lui. Il ragno ha di nuovo fatto la sua mossa, gli hanno portato via un'altra persona a lui cara, anche se non ci aveva legato molto.

Ging e i membri dello zodiac arrivano, vedendo la scena. Kurapika, fece tornare i suoi occhi color acqua marina e spiegò l'accaduto, dal momento in cui aveva messo piede nell'ufficio del presidente.

Arrivano anche i medici, che portarono via il corpo della donna. E per giunta, si unirono anche i Crime Hunter che decidono di mettere Kurapika sotto interrogazione.

Il Kuruta non oppone resistenza, ma di certo a nessuno è mancato di notare che è furibondo.

Quel giorno divenne molto pesante per tutti gli Hunter, e sulla labbra di tutti loro regnò una domanda: Chi ha ucciso il presidente degli Hunter?