Racconto Giallo: Il Re di Quadri

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<<Scarlett Walker è morta, uccisa a colpi di pistola questa notte nel boschetto retrostante la sua villa>> esalò il poliziotto indicando con un cenno il cadavere della donna attorniato da una serie di poliziotti e detective che esaminavano la scena del crimine senza avvicinarsi. Il poliziotto si voltò verso il giovane sconosciuto studiandolo a lungo come avrebbe fatto uno scanner. <<Dobbiamo esaminare con cura, signor...>> <<Edwin Carter>> lo interruppe il giovane annoiato, alzando una mano per sistemare un ciuffo di capelli ribelli via dalla fronte. <<Vorrei osservare da vicino la scena, sono un investigatore privato>> spiegò osservando a lungo il poliziotto. Infine si aprì in un ghigno, osservando oltre le spalle del poliziotto <<Non sembra che voialtri vi stiate impegnando molto, a quanto vedo>>

<<Il detective Lars Wright ha già preso l'incarico>> Edwin si trattenne dallo scoppiare a ridere. Lars Wright? Quell'idiota che non sapeva tenere in mano neppure una lente d'ingrandimento? Alla sua ultima indagine il detective Wright aveva scambiato una semplice macchia di pomodoro di una banale pizza margherita come una macchia di sangue e aveva preso ad esaminarla con cura facendo congetture del tutto stravaganti. Edwin c'era e non aveva osato "ostacolare" il rivale nella sua indagine. Edwin aveva risolto il caso, mentre Lars Wright ancora stava analizzando la fantomatica macchia di sangue. Un genio! Aveva pensato ironicamente Edwin prima di sorridere cortesemente e annunciare di aver terminato il caso. <<Ah non vorrei ostacolare le indagini del re dell'investigazione>> aveva ironizzato Edwin sollevando le sopracciglia verso l'alto. Il poliziotto non aveva colto il sarcasmo della frase, del resto il poverino non conosceva Lars. <<E dove sarebbe il detective?>> domandò poi notando l'assenza del rivale tra le persone. <<Arriverà a momenti, suppongo. Ha detto di star lavorando ad un marchingegno in grado di risolvere subito le indagini>> Edwin inspirò aria con lentezza mentre chiudeva gli occhi, stancamente. Non osava immaginare a cosa stesse lavorando, aveva paura di scoprirlo sinceramente. Il poliziotto sembrava alquanto titubante sulla vicenda. <<Faccia un piacere a tutti, mi lasci passare, si fidi di me. Sono stato ingaggiato per risolvere questo caso e il Signor Lars Wright potrà lavorare nel frattempo al suo marchingegno. IO esaminerò gli indizi e POI potrete portare la vittima in obitorio>> tentò di farlo ragionare Edwin, mettendo da parte il tono ironico per uno serio e formale. Il poliziotto si scostò, lasciando passare Edwin Carter. <<Esaminate Signor Carter e fate in fretta>> E lui non se lo fece ripetere una seconda volta. Oltrepassò i nastri di recinzione della polizia e si avvicinò alla vittima. Miss Walker era una trentenne giovane e piena di vita, molto bella e da grandi possedimenti di latifondi. Se era stata uccisa per un motivo, uno di questi era il denaro, sicuramente. Edwin si accovacciò osservando da vicino la vittima, afferrò i suoi guanti e li indossò in un'unica mossa. Osservò gli occhi azzurri spalancati della donna, negli occhi vitrei si leggeva ancora un muto terrore. Chiunque fosse l'assassino, Miss Walker ne era sconvolta. Allungò le dita e abbassò le palpebre della donna. I proiettili -erano più di uno- le avevano perforato il petto e il cervello. L'assassino si era assicurato che morisse davvero prima di abbandonare il posto. Edwin osservò la posizione nella quale era stesa Scarlett Walker, aveva le mani congiunte la petto come se reggesse qualcosa tra le mani ed era stesa dritta ricordando una mummia egiziana. Edwin lo trovò strano, se era caduta dopo gli spari di certo non sarebbe caduta tutta d'un pezzo, no, l'assassino l'aveva spostata a proprio piacimento. Il detective storse il naso e allungò la mano verso le mani gelide della nobildonna. Prese ciò che teneva tra le mani: una carta da gioco, una delle carte francesi. Edwin la osservò a lungo: era il re di quadri. Era macchiata di sangue sul bordo e Edwin con cura la ripose in un sacchetto. Si accovacciò ancora e notò una catenina dorata al collo di miss Walker. Prese con cautela la catenella e tirò fuori un ciondolo. Osservò la forma di cuore con su incise due iniziali: S e P. Edwin accarezzò la superficie liscia del ciondolo e voltò il cuore alla ricerca di un nuovo indizio. Nulla, solo le iniziali. Con uno scatto si rimise in piedi dopo aver staccato dal collo della donna il suo ciondolo. Mise questo in un nuovo sacchetto che ripose nelle sue tasche. Edwin aveva già notato poco più in là un cappello scuro, un cilindro di quelli che portavano nell'Ottocento. Si avvicinò al cappello e lo afferrò tra le mani studiando se ci fossero indizi o altro. Nulla, solo il cappello, a parte una piccola targhetta con su riportato il negozio. Prese nota nel suo taccuino del tipo di cappello e del negozio grazie alla targhetta. Con un sospiro rimise il cappello dov'era e cercò altri indizi che però non notò. Era solo quello, ora dovevano solo portare miss Walker in obitorio e scoprire qualcosa di più su di lei. Quando si voltò verso gli agenti vide un individuo spiacevole: ovviamente era Lars. Roteando gli occhi al cielo, si avvicinò al collega. <<Lars Wright è un piacere vederla>> mentì sfoderando il più falso dei sorrisi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 20, 2017 ⏰

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