forget the past

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J:Ariana...
Guardava il pavimento, faceva di tutto pur di evitare il mio sguardo.
A:forse dovresti partire.
Spalancai gli occhi. Non potevo credere a ciò che avevo appena sentito.
J:cosa?!
Alzò lo sguardo, evitava sempre il contatto visivo e la cosa stava iniziando ad infastidirmi.
A:non voglio tornare a soffrire.
Le presi la mano, ma la ritrasse.
J:Ari ti giuro che non ti farò più soffrire, Ari io e te abbiamo affrontato tante cose insieme: ricordi quando non mangiavi e ti tagliavi? Quando io ero depresso? Ci siamo sempre sostenuti a vicenda, e dio se ti amo, ti ho amata dal primo momento, dal primo bacio, dalla prima volta. Sei stata la mia rovina e la mia medicina allo stesso tempo, non possiamo buttare via gli anni trascorsi insieme. Non so più cosa dirti quindi se sei convinta, me ne andrò, ma sappi che una volta che sarò uscito da quella porta non mi rivedrai più e sarai costretta a dimenticare quel "NOI", dovrai dimenticare me...è questo quello che vuoi?
Non rispose, così, ormai sconfitto, mi alzai e mi diressi in salotto dove Mac aspettava furioso.
J:trattala bene, quella ragazza è fantastica.
Mi guardo confuso.
J:te lo dico per esperienza, tienitela stretta.
Lui annuì.
Raggiunsi la porta e lasciai un ultimo sguardo a quella ragazza che mi aveva rubato il cuore.
J:addio.
Le dissi quasi in un sussurro, le parole non uscivano e la mia voce sembrava scomparsa. Stavo male ma non volevo darlo a vedere. Lei alzò lo sguardo verso di me, ci guardammo finalmente negli occhi per qualche secondo, poi io impugnai la maniglia della porta ed uscii.
I paparazzi erano rimasti fuori.
J:lasciatemi stare cazzo!
Urlai contro di loro che iniziarono a filmarmi.
Le loro domande mi stavano facendo scoppiare la testa così iniziai a correre e mi rifugiai in un parco vicino, mi ero nascosto e per fortuna non mi avevano visto.
Chiamai Kendall.
K:Biebs allora state arrivando?
Disse felice.
J:Kendall è finita, per sempre.
Non rispose.
K:mi dispiace così tanto.
Disse dopo un paio di secondi passati in tedesco
J:sto bene.
Dissi insicuro.
K:ti aspetto in aeroporto okay?
Disse.
J:okay.
Dopo aver parlato con Kendall ,chiamai mio padre al quale chiesi di accompagnarmi in aeroporto.
In macchina avevamo parlato della situazione e lui si era proposto di dire a Joan di parlare con Ariana e provare a farla ragionare, a parer mio sarebbe stato inutile così evitai di rispondere alla domanda e cambiai discorso.
Arrivato in aeroporto mi misi a correre tra la gente.
Appena vidi Kendall la abbracciai forte,  avevo bisogno di lei in quel momento.
Iniziò a piovere così salimmo sul jet.
K:ehy sta tranquillo, hai ancora me.
Disse cercando di tirarmi su il morale.
Sorrisi e l'abbracciai.
J:ti voglio bene Ken.
Mi baciò la guancia.
K:io di più.
Pochi minuti dopo partimmo.
Addio Los Angeles, addio Ariana, addio tutto.
.....
Arrivati in Canada io e Kendall cercammo di distrarci dai nostri problemi di cuore e cercammo di vivere al meglio, sostenendoci l'un l'altra.
Erano passate settimane e mi ero convinto che non l'avrei più rivista. Dovevo andare avanti e dimenticarla.
Dovevo disintossicarmi da quella ragazza che era stata a lungo la mia droga.
.....
K:oh Biebs credo che questi siano i giorni migliori della mia vita, insomma siamo persi nelle campagne canadesi, niente stress, niente paparazzi, solo io e te.
Sorrisi.
J:fidati dopo un po' diventerà deprimente.
K:non ti annoierai mai con me Biebs.
Mise il broncio.
J:lo so Ken.
L'abbracciai.
K:allora Bieber propongo una scommessa.
Sorrisi.
J:sentiamo Jenner.
K:non devi pensare a tu sai chi fino a domenica, e io non penserò a tu sai chi. Il primo che perde cucina per un mese. Ci stai?
Mi tese la mano e io la strinsi.
J:ci sto.
.....
Il primo mese con Kendall andò decisamente bene, adoravo vivere con lei.
Però aveva vinto lei la scommessa quindi avevo dovuto cucinare io. Ne approfittai per imparare a cucinare.
La cosa che mi piaceva di più del vivere con Kendall era il fatto che lei riuscisse sempre a distrarmi da quella che ormai era diventata "tu sai chi" ed era brava a cambiare discorso ogni qual volta che per caso sentivo il suo nome, o la sua musica.
Evitavamo di pronunciare il suo nome e evitavamo tutti i discorsi che potevano avere un collegamento con quest'ultima.
Avevo, una volta per tutte, eliminato dal mio telefono tutte le nostre foto.
Mentre bruciai quelle cartacee e gli oggetti che mi legavano a lei.
Ovviamente non avrei potuto bruciare Todd, allora lo lasciai a mio padre e ai miei fratellini che furono felici di riaverlo a casa.
Lo stesso fece Kendall con le cose del suo ex ragazzo.  
Stavamo bene.
Avevamo anche preso un gatto che lei aveva voluto chiamare Zucchero Filato per qualche strano motivo. Era un gattino grigio con gli occhi chiari.
Mi ero concentrato sulla mia musica e avevo composto un paio di canzoni.
.....
K:BIEBS!
Urlò felice.
J:dimmi.
La guardai.
K:sfilerò durante il Victoria Secret Fashion Show a Parigi!
La abbracciai.
J:sono così fiero di te sorellina.
Mi sorrise.
K:Biebs mi dispiace lasciarti qui da solo.
La guardai.
J:non preoccuparti sono solo pochi giorni.
Annuì.
K:bene, vado a preparare le valigie.
Ero veramente fiero di lei, da tanto sognava il VSFS e sapevo quanto importante fosse per lei ottenere quel posto.
Non volevo andare a Parigi perché sapevo che ci sarebbe stata e probabilmente ci saremmo incontrati. 
Preferivo restare a casa con Zucchero Filato, buttarmi sul divano, guardare qualche serie TV su Netflix e mangiare pizza e pop corn.

spazio autrice
Ehy cuties,
so che è un  po' più corto del normale ma prometto che aggiornerò presto.
Vi amooo,
-G

𝒸𝑜𝓂𝑒 𝓊𝓃 𝒻𝓊𝓁𝓂𝒾𝓃𝑒 𝓈𝓊𝓁 𝓂𝒶𝓇𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora