Capitolo diciassette: Luna Park

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Capitolo assolutamente NON inerente al precedente. E' un capitolo comunque basato sui Malandrini, Luke e Lily. E' una specie di OS. L'ho scritta un po' per svago e un po' per farvi ridere come dei pazzi. Spero di riuscire nell'intento.

-Cos'è questo?- mi domanda insistentemente Potter, scuotendomi il braccio, totalmente in estasi

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-Cos'è questo?- mi domanda insistentemente Potter, scuotendomi il braccio, totalmente in estasi. Io roteo gli occhi, semplicemente perchè tutti e quattro hanno le stesse espressioni.

-Questo, Potter, è un Luna Park.- esclamo io, sorridendo apertamente ai Malandrini. Luke si limita a lanciarmi un'occhiataccia, sbuffando e sussurrandomi un: -morirò su quel coso invece che di cancro.-

Strabuzzo gli occhi, colta un po impreparata. Devo ancora abituarmi al suo scherzare sul cancro.

-Amo tutto questo, Evans! Remus, perchè tu non mi porti mai in posti come questo?- Potter mette il muso, passandosi una mano sui capelli e pestando i piedi a terra. Remus si gratta il mento, a disagio. -Perchè già sei pericoloso di tuo, immagina se ti portassi in certi posti, rischieresti di morire-

-Ma Lily mi ci ha portato!- esclama Potter, puntandomi un dito contro mentre Black sogghigna, alzando il pollice nella mia direzione.

Potter realizza subito dopo il senso della frase, quindi si fa serio, socchiudendo gli occhi e minacciandomi con lo sguardo. Io fischietto, trattenendo le risate mentre mi avvio verso l'entrata.

-Quindi? Vogliamo entrare?- annuiscono tutti con grande entusiasmo, tranne Luke che guarda spaventato le mini montagne russe. Gli stringo la mano, inarcando un sopracciglio e trascinandolo insieme a noi.

Tecnicamente, questa sarebbe dovuta essere un semplice giro al Luna Park in compagnia di Luke ma, non appena Black ha sentito nominare la parola "park" ha convinto gli altri a seguirci. Ghigno, indicando ai ragazzi il Tagada e progettando la loro imminente morte.

Sono sicura che non sopravviveranno allungo su quella giostra. Io, dal mio canto, sono sempre stata una frequentatrice abituale dei Luna Park.

-Come funziona questo coso?- mi domanda Black, con gli occhi che brillano. Il restante dei Malandrini e Luke mi fissano, aspettando una risposta. Dalle loro espressioni capiscono che sono più che eccitati, mentre Luke e Peter si tengono la mano, in evidente agitazione.

-Si sale sopra la giostra, che come vedete è rotonda, e dovete tenervi stretti ai manici perchè poi inizierà a muoversi molto velocemente.- spiego brevemente io, pagando al giostraio sette sterline per l'entrata. Il giostraio, un'uomo piuttosto grosso e con un paio di baffi bianchi, mi consegna i nostri sei biglietti, facendoci salire a bordo.

-Ehi Luke, non è che hai paura?- gli domanda sibilando Potter, battendo di nascosto il cinque a Black. Sa benissimo che ha paura, anzi, lo sanno tutti e due. Sospiro, pentendomi di averli portati con me.

Luke infila le mani in tasca, volgendo lo sguardo dietro dei due e sbuffando, cambiando radicalmente carattere. Non mi abituerò mai ai suoi cambi d'umore, un momento è calmo e dolce e l'attimo dopo è pericolosamente letale.

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