My Demons.

#8. Organizzata

La nottata passò e non fu certo tranquilla. Sognai di essere nel mio accampamento, e di trovare Saaren al centro di esso, vicino al fuoco. Era accucciato a terra e piangeva, potevo vedere le sue grandi spalle scosse da singulti.. Quando mi avvicinai, vidi che piangeva sul corpo di una giovane donna e ricordai la scena. La morte della sorella, Anays, per mano di un Templare nelle foreste limitrofe. Ero stata io a trovarla, ed era viva.. Ma non riuscì a resistere, la loro spada aveva affondato troppo nelle carni della ragazza, e l'aveva uccisa. Aveva solo sedici anni.. Mi avvicinai per consolarlo, ma il corpo sul quale piangeva non era di Anays.. Ma il mio. Sobbalzai ed alzai lo sguardo, vedendo Erha con la collana brillante al collo.

"Veanne, perché non mi hai salvata?" diceva sorridendo, per poi bruciare in un fuoco verde. Mi voltai per scappare, respirando a fatica, ma la mia strada fu interrotta da Solas che mi fermò con un cenno della mano.

"Solas?" Lo chiamai confusa, fermandomi di scatto. "È strano che io ti sogni così spesso.." lui sorrise in modo criptico, portando il suo bastone alla sua sinistra

"Non così strano, se ci pensi." Sussurrò avvicinandosi e sfiorandomi la fronte con la mano libera.

Mi svegliai sobbalzando e mettendomi seduta sul mio letto, lanciando poi uno sguardo alla mia sinistra. Varric era seduto sul divano e stava allacciando i suoi stivali in pelle.

"Hey buongiorno Fiorellino.." disse con un sorriso alzando il capo. Respiravo con affanno, ma la tranquillità del nano mi contagiò e mi trovai a sorridere a mia volta, portando una mano sul cuore. Naturalmente, mi trovai a pensare a Solas.. A come potesse essere che per due volte mi ero trovata ad incontrarlo nei miei sogni, ma sarebbe stato abbastanza assurdo nonché imbarazzante chiederglielo. Non poteva di certo controllare i miei sogni..

La mia pace durò poco comunque, visto che il marchio fece sentire la sua presenza dopo davvero poco tempo.. Proprio mentre sistemavo i miei stivali e mentre Varric stava per uscire dalla mia stanza. Mi trovai a cadere a terra, tenendo come al solito il polso come se temessi che mi si staccasse dal corpo. Il nano tornò indietro, accucciandosi davanti a me e poggiando una mano sulla mia spalla.

"Veanne!!" Esclamò preoccupato. Quando anche quell'esplosione terminò mi misi seduta, sospirando pesantemente.

"Odio questa cosa." Ammisi portando una mano tra i capelli. Varric mi aiutò ad alzarmi ed a mettermi nuovamente seduta sul bordo del letto, tenendomi la testa con una mano.

"Non c'è fretta, Fiorellino. Riposa un attimo.. Cassandra aspetterà." Mi disse, andando verso il mio comodino e recuperando dell'acqua. Mi passò quindi la borraccia ed io sorrisi con gratitudine.

"Allora.." dissi prima di bere, guadagnando l'attenzione del nano. "Questa Campionessa.." lui aggrottò le sopracciglia. "Oh dai abbiamo un po' di tempo.." lo incoraggiai con un sorrisetto. Lui sospirò e si sedette sul divano davanti a me con un sospiro, poggiando i gomiti sulle sue ginocchia ed unendo le mani come in preghiera.

"Sybil. La Campionessa di Kirkwall." Mormorò quasi tristemente. "Quando l'ho conosciuta, lei e sua sorella Bethany non avevano nulla. Erano scappate dal Ferelden durante il flagello, vivevano con la madre e il loro patetico ed ubriacone zio nella città inferiore e lavoravano per un mercenario nella città superiore.. Con un po' di fortuna ed il giusto investimento, la ragazza riuscii a prendere un'enorme casa ed ad avere una vita agiata. I dettagli di questo investimento fanno parte di una storia fin troppo lunga Fiorellino, te la risparmio."

Mi raccontò con estrema calma, come se volesse temporeggiare. Sospirò ancora, passandosi una mano sul volto. Sembrava soffrire..

"Io ero sempre con lei. Continuava a definirmi il suo migliore amico.. Mentre io, giorno dopo giorno, mi affezionavo sempre di più. Perse sua madre, sua sorella fu mandata al circolo.. Riuscimmo a farci degli amici, tra cui Isabela, una piratessa Rivaniana, Anders, un ex custode grigio.. E.. Fenris. Un ex schiavo, un elfo.. Se ne innamorò, dalla prima volta che lo vide nell'enclave elfica. Lui era.. Particolare, e questo a Sybil piacque immediatamente."