Quindi è lui mio padre?

1.8K 112 21
                                    

La ragazza si risvegliò nel suo letto nella camera di Poseidone, era notte fonda ormai, avrebbe voluto che fosse tutto un sogno, ma era la realtà.

Decise allora di andare fuori a prendersi una boccata d'aria, le avrebbe fatto di sicuro bene.

Uscì e senza farsi vedere dalle Arpie si sedette sulla riva del mare, la sua pace però non durò molto.

Un ragazzo si sedette, non lo conosceva, ma da quello che sapeva era figlio di Apollo, lo trovava molto affascinate, si chiamava Austin.

Lei non aveva il coraggio di parlargli, quindi fu lui a rompere il ghiaccio.

-Piacere, io sono Austin- si presentò lui.

-Alexsandra- disse per poi sorridere timidamente, di solito era più estroversa, ma con lui era diverso, si sentiva piccola, fragile vicino al ragazzo, aggettivi che non facevano parte della sua personalità.

Nessuno dei due parlò ancora, e lei approfittò dell'occasione per scrutarlo meglio.

Aveva un ciuffo che ricadeva di lato, era biondo come tutti gli  altri fratelli e aveva la carnagione abbronzata.

Un giorno una sua amica le rivelò una cosa, durante il giorno i figli di Apollo sono molto più potenti di giorno, e quindi lei le consigliò di fare l'amore con loro durante la giornata, c'entravano sempre la mira e avevano un buonissimo senso del ritmo.

La ragazza ringraziò la notte, perché in quel momento l'altro non poteva vedere quanto lei fosse rossa, propio adesso le doveva venire in mente un pensiero del genere!!

Intanto lei prese coraggio e cominciò a parlare con lui

-È vero che i figli di Apollo sono molto più potenti di giorno?-

Austin sorrise e da quel momento tra loro nacque qualcosa che andava ben oltre l'amicizia.



Quando ritornò nella sua camera era più felice che mai! Aveva trovato un nuovo amico, non se lo sarebbe mai aspettato siccome aveva scoperto che una specie di entità malvagia era suo padre.

Si sentiva ferita, non le avevano mai detto niente né la madre né Poseidone che adesso faticava a chiamarlo 'papà'.

Decise di non pensarci più, si buttò sul letto riaddormentandosi.

Quella notte fece sogni riguardanti a quello che era successo ore prima.

Vide lo stesso uomo che l'aveva cresciuta, il cosiddetto padre.

Le stava parlando
-Figlia mia mi dispiace tanto, non ti avrei mai voluto abbandonare, ero costretto. Quando ci rivedremo ti spiegherò tutto promesso- l'informò prima di scomparire.

Questa volta si trovava nella stanza del trono e vide gli dei seduti sui rispettivi troni (oddei che gioco di parole)

-Non credevo esistesse davvero!-

-Neanche noi Zeus è stata una sorpresa per tutti-

-Ci ha ingannati!-

-Non possiamo sconfiggerlo lo sai benissimo!-

-Che cosa facciamo allora?-

-Lasceremo che le cose si sistemino da sole- replicò poi Poseidone.

--------------------------Adesso avete capito chi sono non è vero?

Ah no?

Ci state mettendo tanto tempo non vi darò più indizi! Andiamo è facile!
--------------------------

-Ehi Alex sveglia svegliati Alex!-

-Che vuoi Percy?- chiese la ragazza con la voce ancora impastata.

-Andiamo a fare colazione-

Alexsandra si alzò a malavoglia dal letto si lavò e si vestì.

Insieme al "fratello" raggiunse la mensa, erano tutti piuttosto scossi, anche se Chirone è Dionisio di più. Non capivano cosa stava succedendo.

Si sedette, ordinò il solito e ne donò metà questa volta al suo vero padre sussurrando
-Papà...è per te, spero che mi spiegherai cosa sta accadendo-

Si risedette con la convinzione di capire qualcosa di più su questa faccenda.


CAPITOLO REVISIONATO

La figlia del Nulla [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora