Capitolo 6

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Marianne sognò il principe tutta la notte.
Prima di potersi recare verso la sua stanza, il portone si aprì bruscamente con un tonfo violento.
Claire avanzava con passi pesanti, brandendo la prima cosa che trovava sotto mano e colpendo l'aria con modo furioso.
Roxanne invece aveva i denti serrati e i pugni stretti.
La corvina scese le scale scorrendo le dita sulla ringhiera.
<<Com'è andata? >> chiese lei dolcemente cercando di nascondere tutta la felicità provata poco prima.
<<È STATO UN DISASTRO!! >>
gridò la bionda.
<<IL PRINCIPE ERA GIÀ NOSTRO QUANDO È ARRIVATA UNA MISTERIOSA RAGAZZA CHE SI È PRESA IL NOSTRO PRINCIPE! >>
mugugnò la rossa furente di rabbia.
La fanciulla finse una faccia dispiaciuta ma dentro di sè stava sogghignando.
Nessuno avrebbe mai scoperto la sua vera identità.
Tutte andarono a dormire e la mattina seguente cominciò in maniera orribile.
Nonostante tutto la ragazza dagli occhi azzurri sorrideva.
Sorrideva perché la sera nascondeva il momento in cui lei risorgeva.
Dopo aver completato le faccende di casa, indossò il vestito regalatoda Andrée e si diresse per mercati.
Tutti la guardavano e molti di loro si complimentavano con lei per la classe del suo abbigliamento.
Lei si limitava ad arrossire e a ringraziare.
Girò l'angolo e aprì la porta attraverso la maniglia in ottone.
<<Buongiorno! >>
disse la mora sotto il bancone, intenta a cercare qualcosa.
<<Buongiorno Ayline! >>
rispose la corvina a sua volta.
<<Mari sei tu!! >> esclamò quella saltando sopra il bancone per abbracciare l'amica.
<<Come va? Siamo vestite eleganti oggi eh? >> chiese lei dandole qualche gomitata con uno sguardo malizioso.
<<N-no!! Certo che no. Solo per cambiare look... Di tanto in tanto... >>
disse Marianne quasi in un sussurro per via del rossore sul viso.
<<Mi devi raccontare tutto di ieri!!! >>
squittì la mora eccitata.
La corvina sospirò e si misero a chiaccherare al bancone.
La cosa andò avanti per un po' di tempo.
<<E dimmi... Come ti è sembrato il principe? >> chiese Ayline calandosi su quel tasto rovente.
<<Ehm... >> Marianne tornò a divampare.
<<Descrivimelo!! >>
<<È alto, biondo e ha dei bellissimi occhi verdi... >>
si lasciò scappare quell'aggettivo, che rivelò la verità all'amica.
<<Dei "bellissimi", eh?! >>
ripeté lei evidenziando la parola con delle virgolette.
La corvina arrossì violentemente.
Marianne non sapeva come cambiare argomento, mentre la sua amica la fissava con sguardo divertito.
A salvarla fu il trillo del campanello.
Era arrivato un altro cliente.
Ayline si raddrizzò per accogliere il cliente e Marianne tirò un sospiro di sollievo.
Grazie a dio!..
Pensò.
Poi però si sentì stranamente osservata.
Si voltò e per poco non cadde a terra per lo spavento.
<<Hey ciao! >> disse con voce ferma Andrée.
<<C-C-ciao... >> balbetto lei.
<<Vedo che ti è piaciuto il mio regalo. >> sorrise.
La ragazza annuì e si girò di nuovo verso il bancone.
Anche lui fece lo stesso.
La mora gli si piazzò davanti e gli chiese
<<Sì? >>
<<Volevo prendere questo... >>
indicando col dito l'anello più costoso dentro la bacheca.
Accidenti, è carissimo!!
Ma da dove viene questo?!
Pensò tra se e se Mari.
Ayline glielo diede e dopo aver pagato, io biondo si avvicinò sempre di più alla corvina, sussurrandole nell'orecchio.
<<Ci vediamo my lady>>
e se ne andò.
Lei si sentì le guance andare a fuoco, mentre lui si allontanava.
<<Già... >> riuscì a dire.
La mora curiosa diede un buffetto all'amica, incoraggiandola.
<<E brava la mia Marianne, va a fare colpo sui bei ragazzi!>>
sorrise.
L'altra emise una risatina nervosa.
Calò la sera e Ayline era con la corvina nella sua stanza.
<<Sei pronta?>> chiese la mora con aria di sfida.
<<C-Certo!!>> rispose lei esitante.
Mentre Tikki svolazzava davanti alla padroncina brandendo un biscotto, la ragazza si scostò una ciocca di capelli sfiorando l'orecchino sinistro.
Questo si illuminò, e così il resto del corpo, avvolto da una luce abbagliante rossa.
Poco dopo eccola là sulla strada dietro la casa, a salire sulla sua carrozza bianca e d'oro, per evitare di farsi vedere dalle sorelle.
Imboccò la via il valletto e Marianne osservava con i suoi occhi blu il paesaggio dietro ad una maschera rossa e nera.
Poggiò una mano sulla gonna mentre con l'altra si accarezzava un ciuffo di capelli corvini, arricciolandolo attorno al dito.
Non passò tanto tempo che ormai era già a palazzo.
<< A dopo! >> salutò il valletto con un inchino e si diresse verso il portone.
Questa volta, non in ritardo almeno, ma il salone era già molto affollato.
C'erano dame, principesse e cittadine, tutte mascherate o meno.
L'atmosfera si fece più calda.
La fanciulla vagava per la stanza immensa, ogni tanto fermandosi per prendere qualcosa da bere...
Ora la sala da ballo si riempiva ancora di più e Marianne faceva molta fatica a muoversi. Dunque si sedette su una poltroncina là vicino al buffet e sospirò.
<<Ah... Oggi Roxanne mi ha fatto faticare fino allo sfinimento...Ugh!! >>
sbuffo la corvina.
<<Chi sarebbe "Roxanne"?>>
chiese qualcuno.
La ragazza alzò lo sguardo e vide il biondo mascherato della notte precedente.
<<Buona sera Chat, nessuno di importante... >>
rispose lei.
<<Capisco. E ora... >> il biondo si inginocchiò davanti a lei e prendendo delicatamente la sua mano la baciò
<<Mi concede questo ballo, my lady? >>
<<Certo micetto>>
E si misero a danzare, talmente aggraziati, in sintonia, che furono ripresi sotto un cono di luce bianco, mentre la sala precipitava nel buio.
<<Cosa ti piace fare nella vita Chat? >>
<<Sono un principe ribelle, è dura essere un reale, così ogni tanto me la svigno in sella al mio cavallo per i boschi, giusto per cambiare aria... >>
<<Capisco...E dimmi, cosa ti piace della gente comune? >>
<< La loro libertà, la libertà di scegliere. Io sono condannato ad eseguire tutto alla lettera. Ci si sente obbligati, rinchiusi... >>
<<...come se non avessi l'opportunità di vivere davvero la vita... >>
dissero all'unisono.
Il che fece arrossire entrambi.
Erano nella stessa situazione dopotutto.
Uno era obbligato a apparire perfetto, l'altra a eseguire ordini.
Entrambi aveva una vita che non era stata decisa realmente per loro.
Tra loro, c'era qualcosa molto di più.
E quel qualcosa era nascosto dalle loro maschere.
<<Allora, principessa, come ti chiamo? >>
<<Non saprei... Con tutti i nomignoli che mi affidi? >>
<<No, un nome>>
<<Mh... >>
la corvina pensò ma a breve sarebbe scoccata la mezzanotte.
<<Oh no!! Devo andare!! >>
esclamò quasi urlando.
Si allontanò da lui e nella confusione generale scappò.
<<My lady...!! >>
la chiamò il biondo.
Lei voltandosi, rispose alla sua domanda.
<<Io sono Cendrillon>> e s'infilò nella carrozza bianca tornando a casa.

Cendrillon || Miraculous LadybugDove le storie prendono vita. Scoprilo ora