Due maschi alpha uguale rissa

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Cammino lentamente fino al nostro bungalow, vorrei rallentare al massimo il tempo per godermi ancora questa pace prima di comunicare la notizia. Il mi cammino viene però interrotto dall'incontro con i due ragazzi usciti in canoa, che questa volta hanno con loro un borsone ed una valigia. Qualcosa mi dice che stanno portando le cose di Filippo da noi. Tutto ciò riporta immediatamente alla mia mente il problema principale, ovvero come potevamo dirlo a Rafael senza il rischio di incappare nella sua ira funesta? Sfortunatamente i due arrivano prima di me e, come c'era d'aspettarsi, nell'immediato cominciano a sentirsi delle urla maschili, che sono riconducibili alle voci dei due cosiddetti maschi alpha. Appena varco la soglia li trovo per terra, mentre stanno facendo a pugni, il che sarebbe quasi esilarante se non li conoscessi, ma, in questo caso, credo che la cosa migliore da fare sia dividerli. Decido subito di cacciare un urlo:

-Finitela! Quanti anni pensate di avere, quattro?- Udendo le miei parole si alzano e senza dare risposta Filippo prende le sue cose e se ne va in camera, la quale per la gioia della dea Nemesi è la stessa dell'americano. Se non stiamo attenti scoppierà la terza guerra mondiale e a comunicarla per una volta saranno l'Italia e gli USA.

Stremata per l'inizio della giornata entro in stanza e mi butto sul letto. Tiro fuori da dentro un cassetto dell'armadio un vestito semplice azzurro e subito lo indosso prendendo anche un paio di scarpe basse bianche. Tra i miei bagagli c'è anche una chitarra in legno con sopra la frase: "La fantasia apre tutte le porte". La raccolgo e mi dirigo fino al centro della foresta, dove si trova la grande quercia. Un albero di più di mille anni che, secondo la leggenda, sorveglia e protegge questo luogo dai nemici. Sedendomi lì sotto comincio a suonare e cantare una canzone scritta da me. Non amo farle sentire in pubblico, ma mentre sono da sola mi piace dilettarsi in quest'arte: "Guardo l'orizzonte, cercando una luce, che mi guidi fino alla terra giusta per me! Mille volte ho pensato! Mille volte ho sognato! Ma mi chiedo ogni volta se questo luogo esiste davvero per me ..." quando finisco una voce alle mie spalle, molto profonda e con uno strano accento, mi chiede:

-L'hai scritta tu?- Lo guardo negli occhi e la prima cosa che mi viene in mente è "no, lui no" tra tutte le persone che potevo incontrare proprio quel demente di Oscar, il fidanzatino di miss ochetta Alyssa sono la padrona del mondo?

-Non sono affari tuoi Oscar, perché non te ne vai da quella oca della tua ragazza? Sono sicura che ti stia cercando disperatamente per parlarti male di qualcuno!

-La mia ragazza? Ah, parli di Alyssa. Tanto per cominciare non è la mia ragazza, comunque perché devi essere così scortese? La canzone è bellissima, perciò volevo solo sapere se era merito del tuo genio.- Ok, mi sta pigliando per il didietro, non può essere la stessa persona che fino a l'altro giorno faceva l'imbecille con quelli della sua squadra. Preso da solo sembra totalmente diverso, gentile, allegro, come se di lui ci si potesse fidare. Siamo sicuri che non abbia un gemello nascosto da qualche parte? Oppure magari soffre di doppia personalità e nessuno mi ha avvisato?

-Ok, scusa forse ho esagerato, ma sai com'è dopo il vostro comportamento dell'altro giorno mi sembra normale che io non mi fidi per niente di te.

-In effetti, non hai tutti i torti, non siamo stati di certo dei simpaticoni e questo avviene per colpa di, come la chiami tu, ma petite amie. Vuole sempre che ci dimostriamo superiori agli altri, non le importa molto se ferisce qualcuno, l'importante è trionfare e schiacciare gli avversari.

-Ah, capisco. Mi dispiace per la vostra em... chiamiamola situazione.

-Fa nulla, oramai sono quattro anni che avviene, dopo un po' ci fai l'abitudine, basta ignorarla.

-Ok, se lo dici tu, comun...- Non riesco a terminare la frase che arriva Leila correndo come una pazza. Ha i capelli molto scompigliati e non credo sia a causa della corsa. Mi avvicino preoccupata.

-Che succede?

-I ragazzi stanno litigando di brutto.

-Non ci credo, ma sono proprio due ragazzini per non dire altro!- Riporto la mia attenzione su Oscar.

-Ora devo andare altrimenti potrebbe scoppiare una bomba atomica sotto i nostri piedi prima che c'è ne rendiamo.

-Ok, se lo dici tu. Be' ci vediamo in giro.- Mi saluta andandosene.

-Ciao.- Finito il breve dialogo seguo la mia compagna di stanza verso la nostra casa. Appena apriamo la porta siamo costrette a schivare un libro, di cui, nonostante la velocità del lancio, sono riuscita a leggere il titolo "Harry Potter e la camera dei segreti". Ok, questo è assolutamente troppo. Non devono osare toccare i miei sacri libri, perciò strillo:

-MI SPIEGATE COSA STA SUCCEDENDO QUI DENTRO! MI SONO STANCATA DI VEDERVI LITIGARE, FILO ABITA DA NOI DA MENO DI VENTIQUATTR'ORE E NON FATE ALTRO CHE LITIGARE! MI SONO STANCATA!- Tornando ad un tono normale continuo: -Ava per piacere accompagnali in camera e fai in modo che non litighino più.- Mi fa il gesto del "Ai vostri ordini capitano", poi si reca di là con i maschi Alpha. L'unica domanda che mi pervade ora la mente è riusciremo a uscirne vivi alla fine dell'estate? Io non ci scommetterei una lira, ma fate un po' voi, per il momento l'unica cosa che posso dirvi è che noi c'è la metteremo tutta!

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