Le 15.30. Mika era decisamente in ritardo.
Il biondo arrivò puntuale sotto casa di Michael ma decise di aspettare ad avvisarlo.
Quel giorno era particolarmente più agitato del solito. Stava iniziando a voler davvero bene a Mika, si divertiva sempre con lui e ogni giorno aveva la sensazione di non voler più stargli lontano. Nemmeno per un giorno, una notte, o un ora.
Si riprese dai suoi pensieri e guardò l'ora sul telefono. Le 15.40, Mika stava cercando di sistmarsi un pò i capelli quando ricevette un messaggio dal biondo "sono qui" diceva. Così Michael prese il giubbotto e uscì velocemente di casa.
"ciao" disse il riccio salendo in macchina e sorridendo ad Andy.
"ciao Mika"
"dove si va?"
"pensavo di portarti ad un parco non troppo distante da qua, è bellissimo ed è sempre praticamente vuoto"
"va benissimo"
Arrivaronò in dieci minuti al posto deciso in precedenza. Sceserò dalla macchina e, entrando nel parco, viderò un grosso albero che stava quasi al centro del parco. Era davvero bellissimo, così deciserò di sedersi proprio lì sotto.
"che succede?" chiese Mika vedendo il biondo fin troppo silenzioso quel giorno.
"mh?"
"perchè non parli?"
"io…non lo so"
Andy lo sapeva benissimo invece.
Perchè ci sono cose che nella vita succedono e noi neanche ce ne accorgiamo. Succede tutto in due secondi.
Ma lui a tutto ciò non era pronto. Più tempo passava con quel riccio e più la guerra dentro di lui cresceva.
Non capiva o forse non voleva capire.
Andy fu improvvisamente risvegliato dai sui pensieri con una mano di MIka, che si era quasi spaventato nel vedere il biondo sospirare e appoggiare la testa sul tronco chiudendo gli occhi, così gli appoggio una mano sulla spalla squotendolo di poco. Un'altra fitta allo stomaco. Si girò verso Mika che lo guardava preoccupato.
"Andy, stai bene?"
Andreas non riusciva a rispondere.
Non riusciva a sopportare quella situazione. Ma pensò che era meglio non fare saventare Mika, non dargli strani sospetti, o addirittira delusioni per cui avrebbe potuto anche perderlo. Perchè, anche se per un secondo, pensò di correre via da lì per continuare la sua guerra interna in un posto isolato da tutti. Anche da Mika.
"sisi, ora sto meglio, ho avuto un giramento di testa improvviso, scusa" disse Andy sorridendo leggermente, giusto per non fare pensare a Mika del contario.
"oh per fortuna, mi hai fatto spaventare" rispose Mika ricambiandogli il sorriso.
Andreas quel giorno maledisse tutte le fitte allo stomaco che gli venivano ogni qual volta vedeva Michael sorridergli.
Mika invece, dal canto suo, ci si stava abituando, per lui in fondo era quasi come una cotta normale.
Il biondo parcheggiò davanti a casa di Mika poco prima dell'ora di cena.
"domani hai da fare?"
"oh si, in realtà io devo andare dai miei parenti per un pranzo di famiglia, mi dispiace"
Una bugia.
"ah, va bene, ci vediamo lunedì allora?"
"certo"
"ciao Andy"
"ciao Mika"
Il riccio scese dalla macchina ed entrò in casa, chiuse la porta alle sue spalle e ci si appoggiò con la schiena, pensò che prima o poi quel ragazzo l'avrebbe fatto impazzire. Pensò anche che forse gli stava veramente a piacere quel biondino. L'ultima volta che aveva avuto questi pensieri Mika li scacciò dalla sua mente. Pensò che probabilmente Andreas non fosse neanche gay e d'altra parte forse era troppo presto per dirlo. Beh, certo che delle fitte allo stomaco del genere non si hanno sempre e con tutti.
Si alzò dalla porta e si chiuse in camera. Aveva il bisogno di scrivere qualcosa in quel momento e così fece. Quando sentì sua mamma che lo chiamava per la cena chiuse il foglietto e lo infilò in un cassetto per poi scendere a managiare con la propria famiglia.
Andreas invece era da una buona mezz'ora disteso sul letto con la faccia nel cuscino. Aveva gentilmente rifiutato l'invito di sua mamma a scendere per mangiare qualcosa, quella sera non aveva proprio fame.
Aveva anche iniziato a piangere, quasi senza accorgersene, non sapeva come affrontare la cosa e pensava che l'unica persona che avrebbe potuto aiutarlo in quel momento fosse Mika.
Ma che mai gli avrebbe detto? "hey Mika penso di essere diventato gay perchè ogni volta che ti vedo sorridere mi vengono delle piacevoli fitte allo stomaco",no, non era decisamente il caso. Lo spaventavano tante cose di quell'aspetto. Lo spaventava l'immagine dei suoi genitori che lo guardavano delusi. Lo spaventava il giudizio della gente. Ma forse, sprattutto aveva paura di perdere Mika una volta che non ce l'avrebbe più fatta a tenere il peso delle emozioni e dirgli tutto quello che provava. Oltretutto magari lui era etero e anche innamorato di chissà quale ragazza.
Andreas, ormai stanco di piangere e di cercare di rispondre a tutte quelle domande, si sistemò meglio sotto le coperte e si addormentò poco dopo.
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Nobody Likes A Loser || mikandy
Fanfiction"Andy, io sono solo un perdente e a nessuno sono mai piaciuti" era quello che gli scrisse il suo ex ragazzo su un foglio, Michael se lo ricordava ancora. "Se tu sei un perdente allora saremo perdenti insieme, e se agli altri non piacciamo, sincerame...