Nobody Likes A Loser || mikandy

Capitolo 2

La mattina dopo Michael si svegliò con il suono della sua sveglia, che spense quasi subito.
Si mise seduto sul letto e guardò il telefono.
Andreas gli aveva mandato un messaggio.
"alle 7.50 nel parcheggio della scuola?"
Il riccio guardò l'ora, le 6.45, forse per questa mattina ce l'avrebbe fatta ad arrivare al giusto orario.
"perfetto" rispose al biondo prima di alzarsi definitivamente.
Quel giorno Michael si era svegliato stranamente felice. Non mancò di notarlo anche sua mamma, stupita anche per il fatto che suo figlio fosse già pronto a quell'ora.
Il riccio mangiò velocemente la sua colazione e si diresse alla metro.
Arrivò al parcheggio alle 6.40, perfino cinque minuti prima? No, non era mai decisamente successo.
Andreas arrivò poco dopo con una macchina nera e abbastanza grossa. Quando scese dalla macchina e vide Michael appoggiato al cancello intento a guardare il telefono sorrise andandogli in contro.
"buongiorno"
Michael alzò la testa di scatto, quasi spaventato.
"oh Andreas, buongiorno, non ti avevo visto" rispose grattandosi dieto la testa un pò imbarazzato.
"ho notato" disse ridendo.
"comuqnue chiamami Andy"
"va bene Andy"
"tu?"
"cosa io?"
"non hai un soprannome?"
"oh, beh… in realtà si, ma è abbastanza strano e solo la mia famiglia mi chiama così"
"capito"rispose il biondo iniziando a incamminarsi all'aula dove si teneva il loro primo corso della giornata.
"Mika" gli disse affiancondolo.
"cosa?"
"il mio soprannome è Mika"
"mi piace tantissimo"
"davvero?"
"si, ma se preferisci che solo la tua famiglia ti chiami così a me va bene"
"oh nono, davvero, chiamami Mika"
Si sorrisero per poi entrare nell'aula 120 dove si sarebbe tenuta la lezione di matematica.
Il riccolo si seddette nei banchi in fondo di fianco a Andy. Pensò che anche se avrebbe provato ad ascoltare non ci avrebbe comunque capito nulla, quindi si mise le cuffiette e appoggiò la testa sulle sue braccia incrociate sul banco. Magari recuperava un pò di sonno che non aveva avuto quella notte.
Si sentì però spingere un pochino sulla spalla, così alzo il volto e si girò dalla parte dove stava seduto il suo nuovo amico.
"vedi di non fare l'associale, non solo a tu hai intenzione di non seguire la lezione"
Mika rise e si tirò su mettendosi giusto un pò più composto.
"va bene e che vuoi fare allora?"
"posso ascoltare la musica con te?"
"certo" disse il riccio porgendogli una cuffietta.
"everybody's talking di Harry Nilsson!" esclamò il biondo, tenendo comunque un tono di voce basso per non farsi sentire dal professore che ormai aveva inizato la lezione da 20 minuti.
Il riccio annui ridendo e visto che Andy sapeva tutte le canzoni che passavano sulla sua playlist preferita, pensò che effettivamente non aveva per niente dei brutti gusti musicali.
La mattina scolastica passò abbastanza velocemente, con quealche richiamo da parte dei professori che li minacciavano di buttarli fuori dalla classe, cotringendoli a seguire giusto cinque minuti per poi tornare a parlare e ridacchiare insieme come dei bambini.
Così fu per la settimana intera di scuola. Mika e Andy erano sempre più amici, si erano trovati inseme anche dei pomeriggi per studiare insieme, si scrivevano spesso dandosi la buonanotte e il  buongiorno. Ancora nessuno dei due aveva raccontato la propria storia all'altro, il ricordo faceva sempre un pò male ad entrambi, probabilmente nessuno dei due era pronto per queste confessioni, non sapevano che in fondo avevano molte atre cose in comune, problemi che avrebbero potuto risolvere insieme, ma per conoscersi meglio sapevano che c'era ancora tempo.
"allora buonanotte, ci vediamo domani, ti passo a prendere per le tre e mezza, non fare tardi" Mika rise leggendo quel messaggio e decise che sarebbe arrivato tardi giusto di 10 minuti per infastidire il biondo.
"buonanotte anche a te Andy, non ti preoccupare sarò a dirittura in anticipo" sapeva che non ci avrebbe mai creduto e immaginava il biondo sorridere e scuotere la testa.
"mi hai fregato solo il primo giorno, Penniman"
Così si addormentarono entrambi, impazzienti di rivedersi il giorno seguente.