Capitolo 6

201 4 0
                                    

Mika e Andy si sarebbero dovuti incontrare al bar, per fare colazione insieme, alle 7.20 quella mattina.
Erano le 7.15 e Michael si trovava già davanti al posto prestabilito.
Andy arrivò alle 7.30. Mika ormai si era seduto e ancora aspettava il biondo. Aveva provato a chiamarlo, ma inutilmente.
Andreas scese velocemente dalla macchina ed entrò nel bar. Vide il riccio seduto in un tavolo isolato.
"hey" salutò Andy.
Il riccio alzò la testa di scatto.
"oh, ciao Andy" disse con un tono non troppo felice.
"si, ehm, scusa per il ritardo, ho avuto un problema"
"qualcosa di grave?"
"no, nulla di grave"
"oh, va… va bene. Dai siediti" disse questa volta sorridendo.
"certo" e sorrise anche lui.
La loro mattinata scolastica passò uguale a tutte le altre.
Paul quel giorno si era limitato a degli sguardi di disgusto.
Al suono dell'ultima campanella i due ragazzi sospirarono ed uscirono da scuola.
"oggi ti va di venire da me?" chiese il riccio.
"oggi ho un po' da fare, pero ti scrivo comunque, a domani piccolo" a queste parole seguì un bacio veloce e un scompigliata di capelli da parte di Andy che poi corse verso la sua macchina e sfrecciò via. Senza lasciare a Michael il tempo di realizzare ciò che era successo.
Rimase pochi secondi impalato, poi iniziò a dirigersi verso casa.
Durante il tragitto vide dall'altra soglia della strada Paul che stranamente, non gli disse niente o non lo prese in giro con i suoi amici.
Una volta arrivato a casa Mika salì in camera, poggiò lo zaino e mangiò guardando un film.
Alle 17.00 decise di chiamare Andy, che gli aveva promesso di scrivergli.
Uno, due, tre, quattro squilli, suoneria telefonica. Sarà stata la decima volta che provava a chiamarlo, ma il biondo non rispondeva.
Michael pensò che effettivamente aveva molto da fare e che magari l'avesse richiamtao lui più tardi quando si sarebbe liberato.
Fu così che lasciò il telefono sul divano e andò nella sua stanza a suonare.
Ore 3.00 di notte
"scusami, ho avuto tantissimo da fare oggi, ci vediamo domani, buonanotte."
Non potè non essere che stupita e un pò preoccupata la faccia di Mika quando vide quel messaggio e l'ora in cui era stato mandato.
Decise che gliel'avrebbe chiesto più tardi a scuola.
Se solo Andy si fosse presentato. Di fatti Mika l'aveva aspettato inutilmente fuori dalla scuola per probabilmente venti minuti. Beccandosi una ramanzina dal prof per essere entrato in ritardo e vari richiami dai professori per la sua poca attenzione. Ma daltronde come poteva lui riuscire a pensare a matematica, o qualsiasi altra cosa, quando non sapeva cosa era successo al biondo per aver risposto a quell'ora e per non essere venuto a scuola quel giorno. Senza neanche avvisare il riccio soprattutto.
Una volta uscito da scuola Mika stava per chiamare Andy, ma vide una macchina fermarsi proprio davanti a lui. Il finestrino si abbassò e mostro il viso felice di Andy.
"ti prego sali, ti spiego tutto"
Mika salì subito in macchina ed Andy partì per un posto ancora sconosciuto al riccio.
Si fermò in un parcheggio poco fuori città.
"allora?" chiese impazziente Michael.
"ieri i miei hanno deciso di riunire la famiglia e abbiamo finito tardissimo, sta mattina non ho sentito la sveglia e nessuno mi ha svegliato, se no ti avrei avvisato"
"oh,va…va bene, potevi lasciarmi un messaggio quando ti svegliavi"
"beh mi sono svegliato cinque minuti fa quindi mi sembrava più carino venirti a prendere"
"dormiglione che non sei altro, mi hai fatto preoccupare" disse Mika tirando un leggero pugno ad Andy.
"mi dispiace piccolo" disse sorridendo Andy.
"cosa?" chiese Mika
"ho detto che mi dispiace"
"nonono, dopo"
"oh, p…piccolo"
Mika si allungo e lasciò un leggero bacio sulle labbra del biondo, sorridendo.
"qualsiasi cosa succcederà, io ci sarò per proteggerti, a qualunque costo" pensò soltanto, questa volta, Andreas.

Nobody Likes A Loser || mikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora