Parte 1 Che la festa abbia inizio

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Finalmente era arrivata la festa più divertente dell'anno e Peter e Trilli coi Darling raggiunsero l'isola. I tre fratellini erano travestiti da loro antenati omonimi. "Non vedo l'ora di divertirmi un mondo" disse Michael. "E vedrete" rispose Peter "vi prometto che non ve ne pentirete." E i nostri amici atterrarono e subito i Bimbi Sperduti corsero ad abbracciarli. "Eccovi qua" esultarono. "Questi costumi mi ricordano qualcosa" esclamò Orsetto. "Infatti" rispose Wendy "è quello della mia trisavola Wendy Moira Angela Darling." "Ecco perchè mi sembrava familiare." "Siete pronti per un mega Carnevale sull'Isola Che Non C'è?" domandò Svicolo. "Prontissimi" risposero i Darling. "E i vostri costumi?" chiese Peter ai Bimbi Sperduti. "Noi siamo sempre in costume" risposero i Gemelli intendendo le loro pellicce. "E pure io" aggiunse Trilli indicando il suo vestitino da fata. "Eh si, bè pure io con questa" rispose Peter indicando la calzamaglia. "Ma mo basta con le chiacchiere" intervenne Michael "quand'è che si comincia a fare dei begli scherzi?" "Subito" rispose l'eterno bambino "e allora via con la polvere di fata." Così Trilli la cosparse su tutti e loro partirono in volo. Quando raggiunsero la Jolly Rogers Peter chiamò tutto il gruppo. "Allora ragazzi" esordì "avete tutti gli scherzi a portata di mano?" "Eccoli qua" risposero tutti mostrandoli. "Ma prima aspettate che escono i pirati" disse il ragazzo "e poi si comincia." E volò sul ponte della nave e iniziò a esplorare. E scese sotto coperta dove c'era l'attrezzatura da bagno di Uncino e mise il gesso nella schiuma da barba. Poi tornò fuori dai suoi amici. "Il primo scherzo è pronto" disse "e preparatevi a ridere a crepapelle." E in quel momento dall'interno della nave arrivarono le grida di Uncino. "Spugna." "Scherzo compiuto" disse Peter. "Si capitano" rispose il nostromo. "Che hai combinato?" "Che cosa?" "Questa schiuma è rigida come una roccia." "Ma non sono stato io." "E allora chi è stato?" "Conosco solo uno che farebbe questi scherzi." "Di nuovo lui!" "Si esatto." "Maledetto Peter Pan." "Suvvia capitano, oggi inizia il Carnevale." Ed ecco che Uncino uscì allo scoperto col gesso in faccia e il rasoio incastrato e tutti risero. "Hai portato come al solito la tua banda di mocciosi" sbraitò il capitano. "Attento a come parli vecchio stoccafisso" rispose Peter "e dovresti portarlo sempre quel gesso." "Ora ti farò passare la voglia di fare scherzi. Uomini ai cannoni." E tutti i pirati risero a crepapelle. "Ehi" gridò Uncino "come vi permettete di ridere del vostro capitano?" "Ma ti sei guardato allo specchio?" rispose un pirata. "Dovete portarmi rispetto o vi dò in pasto agli squali." "No no capitano." "E quando dò degli ordini dovete eseguirli immediatamente." "Agli ordini." E i pirati raggiunsero il cannone ma mancava la miccia. "Fuoco" ordinò Uncino. "Ma capitano è impossibile sparare" rispose uno di loro. "Come sarebbe impossibile?" "Manca la miccia." "Un altro scherzo dei tuoi" capì il capitano rivolgendosi a Peter. "Esatto." "Questa volta me la pagherai" gridò Uncino impugnando la sua pistola e premette sul grilletto ma per fortuna invece dello sparo spuntò la scritta "bang". "Avanti ragazzi" coinvolse Peter "facciamogli vedere chi siamo." E iniziò Trilli con delle bustine, le aprì e sparse la polvere sui pirati e quelli iniziarono a grattarsi. "Ah ah ah" risero i bambini. "Avanti il prossimo" annunciò Peter e si fece avanti Michael con un'altra bustina. "Sono pronto" disse e la aprì e sparse la polvere e subito i pirati cominciarono a starnutire. "Complimenti" disse Peter e diede il cinque a Michael "avanti ragazzi continuiamo." E Svicolo lanciò un verme finto e i pirati si spaventarono e se lo passarono da una mano all'altra fino a Uncino che lo afferrò col sostituto della mano. "Aaaah" gridò e lo lasciò cadere. "Ci siete cascati" rise Peter. "Era un trucco" sbraitò il capitano "non la passerai liscia." "E invece si" rispose il ragazzo. "Mo tocca a me" intervenne Leporello e lanciò una bomba. "Ah" ordinò Uncino "al riparo uomini." E la bomba scoppiò e li colpì tutti. E i bambini non finivano di ridere. "Stringiamoci la mano" disse Orsetto a Uncino. E il pirata provò a tendergli l'uncino. "No" lo fermò il bambino "la mano, non l'uncino." E così il capitano gli strinse la mano e si beccò la scossa. "Aaaaah" gridò. "Capitano" si preoccupò Spugna. "Ci sei cascato come sempre" rise Orsetto. "Bravo" gli disse Peter. Poi fu il turno dei Gemelli. "Sigarette" annunciarono in coro. "Spiacente" rispose Uncino "noi siamo pirati e fumiamo solo pipa." "Ma questa è un'altra cosa" dissero i bambini "ce n'è per tutti voi." E infilarono delle sigarette in bocca a ogni pirata poi gliele accesero. "Bè capitano" disse Spugna "possiamo provarli." "D'accordo" rispose Uncino. E in quel momento le sigarette esplosero. "Ah ah ah" risero i Gemelli. "Ci avete giocati ancora" sbraitò Uncino. "E mo tocca a me" intervenne Wendy portando un mazzo di fiori. "Fiori!" esclamarono i pirati "noi siamo uomini." "Siete così rozzi" rispose Uncino "bisogna essere galanti con una signora." "Tu e questa scemenza del galateo." "Che hai detto?" protestò il capitano sguainando la spada. "Questa volta i tuoi compagni hanno ragione" disse Peter. "Tu chiudi il becco. Ma certo madamigella, li prendo" concluse Uncino e iniziò ad annusare i fiori e Wendy con una pompa collegata gli spruzzò l'acqua in faccia. "Ah ah ah" risero tutti. "E voi come osate ridere del vostro capitano?" gridò Uncino. Poi toccò a Trottolo che portò delle caramelle. "Caramelle!" esclamò Uncino "pensate che siamo dei mocciosi come voi?" "Ah" disse Peter "i fiori da una madamigella si e le caramelle no! Sei il solito vecchio bacucco." "Io le voglio" intervenne Spugna. E così Trottolo gliele lanciò e tutti i pirati le afferrarono e iniziarono a mangiarle. "Stupidi pirati" brontolò Uncino "sembrate peggio di loro." E in quel momento i pirati iniziarono a sputare fuoco. "Acqua" si lamentarono. "Ah ah ah" risero i bambini. E per finire toccò a John. "Finalmente è il mio momento" disse. "Mi raccomando" gli disse Peter. E John lanciò i flaconi sulla nave che si ruppero e si alzò il gas esilarante e subito tutti i pirati scoppiarono a ridere. E dopo di che Peter e i bambini volarono via.

L'Isola Che Non C'è in mascheraWhere stories live. Discover now