Tornata a casa, mi misi il pigiama, sedendomi sul letto, con il telefono in mano a guardare l'ora: le 00.10 di notte.
Sentii dei rumori ma non ci badai fino a quando qualcuno non bussò alla finestra della mia camera.
Mi voltai e sgranai gli occhi: William.
Scesi con un balzo e andai ad aprire la finestra ma non lo feci entrare.-Mi fai entrare o rimango qui fuori?- disse con tono divertito, spostandosi i capelli davanti agli occhi.
Mi spostai e lo feci entrare: era la prima volta che facevo entrare qualcuno in camera mia, qualcuno intendo un ragazzo.
La camera era illuminata solo da una piccola abatjour sul mio comodino affianco al letto.
Will, si guardò intorno per poi guardarmi e sorridere.-Bella la tua camera- disse indicandosi intorno. Sbuffai e mi andai a sedere sul letto, con un ginocchio sotto la gamba a penzoloni, guardandolo.
-Perché sei qui? Non di certo per la mia camera- dissi alzando gli occhi al cielo.
-Hai giocato con Chris, solo per farmi ingelosire, vero?- mi chiese mettendosi difronte a me.
-Sì. Tu hai fatto lo stesso, è stato un modo per vendicarmi-dissi fiera di me, alzando la testa, in modo di sfida. Sorrise, un sorriso davvero sincero.
Velocemente si avvicinò e posò le ginocchia a terra, arrivando al mio viso perfettamente, mentre io lo fissai negli occhi.
-Qualcuno qui è geloso- disse, in tono divertito e fiero.
-Tu non lo sei?- chiesi aggrottando le sopracciglia.
-Maledettamente geloso, sì- disse inclinando il capo, osservandomi meglio e accarezzandomi i capelli, posando una ciocca ribelle dietro il mio orecchio.
-Dammi una sola ragione per cui andare avanti, Will...- gli chiesi, supplicante. Continuò a fissarmi senza rispondermi.
-Te la dico io: vuoi solo attenzioni. Come le attenzioni che richiedono i bambini- dissi guardando altrove, irritata.
-E' vero, voglio le attenzioni...ma solo di una persona in particolare- disse posando le dita sul mio mento, spostandolo verso di lui, guardandolo.
-Le tue attenzioni. Le voglio tutte per me- disse, per poi azzerare le distanze. Il paradiso? Niente a confronto: chiusi gli occhi, posando le mani tra i suoi capelli castani scuri e morbidi, profumati al cocco. Le sue labbra morbide e carnose combaciavano perfettamente alle mie, come se fossero state disegnate per restare unite in quel bacio.
Mi staccai da lui, affannata per quel bacio lungo e intenso.
Gli scompigliai i capelli, vedendolo ridere e tenere ancora gli occhi chiusi, mentre lo coccolavo.Aprì gli occhi e mi guardò con quello sguardo intenso, quello che ti fa perdere il fiato.
Alzò un angolo della bocca, trattenendosi dal sorridermi.-Non farmene pentire, William Magnusson- dissi sorridendogli, mentre si buttò ad abbracciarmi.
-Non te ne pentirai, promesso- disse contro il mio pigiama.
-E comunque è bellissimo il tuo pigiama- disse staccandosi da me.
-Va via- dissi spintonandolo divertita.
-A domani- dissi vedendolo uscire dalla finestra.
L'indomani mi svegliai con un sorriso sul volto che non avevo visto da anni allo specchio guardandomi, così presi l'auto, gentilmente regalatami da Will e parcheggiai nel cortile della scuola, uscendo posando la tracolla sulla mia spalla.
Mi fermai di colpo osservando Will e il suo gruppetto, mentre stava per salutare una ragazza con un semplice bacio sulla guancia che si trasformò in un bacio a stampo.
Mi caddero letteralmente le braccia sui fianchi.
Chris, diede una gomitata sul fianco di Will, per poi indicarmi: mi guardò, capendo che io avessi visto la scena e mi guardò ancora, interdetto sul da farsi.
Cercai di limitare la fuoriuscita delle lacrime dai miei occhi e stringendo i denti, mi incamminai nel corridoio della scuola, sentendomi poi strattonare.
Reagii con uno spintone: spintonai via da me Will, vedendolo avvicinarsi ancora a me, venendo spintonato ancora da me. La mia tracolla volò lontano da noi.
-Vaffanculo Will! Vaffanculo!- gli urlai, dopo il secondo spintone.
Nello sguardo di Will c'era delusione, ma nel mio c'era più di quello: ero ferita.
-Me lo avevi promesso...ricordi?- gli dissi, con le lacrime che scendevano a fiumi sul mio volto.
Scossi la testa, indietreggiando e riprendendo la mia tracolla.
-Non voglio più vederti, William. Mai più- dissi distrutta, andando via correndo.