18. Capitolo

142 9 0
                                    

Appena arriviamo all'spedale danno ad Alice subito una stanza. Il dottore decide di ricoverarla. Non ci credo... Alice é veramente in ospedale o sto sognando?! Non ci credo e non voglio crederci... La accompagno nella sua stanza. Tinus va a prendere dei vestiti a casa. Appena torna lo faccio uscire e la cambio. Appena ri-entra, Alice si era già addormentata. Era dolcissima, ma molto pallida. Decidiamo di tornare a casa. Di notte non riesco a dormire. Penso a quando dormivo con lei. Mi manca...

Il giorno dopo Tinus va da Elisa a dirgli dell'accaduto. Io intanto vado in ospedale. Alice sta già meglio, anzi, molto meglio. Fa ancora fatica a camminare, quindi è su una sedia a rotelle quando deve muoversi. Addosso ha già i suoi vestiti normali. La porto a fare un giro nel giardino. Li la aiuto a sedersi su una panchina vicino a me. La abbraccio e la stringo forte a me. Sento subito che è da ieri che non mangia e che sta male. È già molto più magra. Le do qualcosa da mangiare ma non vuole. Spero non le abbia causato qualcosa quella caramella. Per distrarla un pò le chiedo come sta e le racconto un po di casa e così. Nel pomeriggio arrivano Elisa e Tinus. Appena Elisa vede Alice le corre in contro e la abbraccia. Sono dolcissime mentre si abbracciano. Ma in lontananza vedo correre il dottore verso di noi e li corro in contro. »Dov'è Alice!?!?«, mi urla lui in faccia. Io indico verso di lei. »Senti, Mac...« »Che succede?« »Alice dev'essere operata« Io non dico niente. Mi scende una lacrima dal'occhio. Lui mi da un abbraccio. Dietro di me arriva Tinus. Mi chiede cosa succede, poi guardo le ragazze che ci stanno fissando. »Alice deve essere operata...«, rispondo io alla domanda di Tinus. »Già sta sera. Alle 18.30 nella sua stanza. La verreno a prendere.« Poi il dottore se ne va. Tinus mi guarda e mi stringe a se. Non lo voglio più lascare. Andiamo da Alice e le raccontiamo tutto. Lei inizia a piangere come una fontana.

La ri-porto in camera. Lei non dice una sola parola, guarda solo il pavimento e avvolte scendono delle lacrime dai suoi occhi. Mi dispiace molto. È un pò anche colpa mia... Sarei dovuto essere più attento quando c'era Jonas. Ora Alice non sarebbe qui sennò. Mi sento in colpa. La lasciamo da sola.

Sono le 18.27 e fra poco Alice viene operata... Che ansia! Non mi lasciano entrare nella stanza dove la stanno preparando. Ha paura, la sento urlare. Non posso crederci che suo fratello abbia fatto una cosa del genere. E solo, per un cavallo... Aspetta! In quel momento mi viene in mente una cosa! Aspetto che Alice entri in sala operatoria. Appena entra prendo Tinus per un braccio e lo tiro fuori dal'ospedale. »Ma cosa cazzo stai facendo!! La tua ragazza viene operata e tu corri via?!?!?«, mi dice Tinus urlando. »Devo mostrarti una gosa importantissima!!« »C'è qualcosa di più importante della tua ragazza??« Appena sento quelle parole mi fermo, mi giro verso Tinus e dico: »Più importante di Alice non c'è NIENTE su tutta la terra, okay? Ha a che fare con Alice in fatti, o meglio detto con la sua famiglia... Ti ricordi quando Mamma ci raccontava la storia di quel cavallo che fuggiva sempre dai proprietari? Mamma lo aveva descritto e ha detto che avremmo capito perchè ci racconta questa storia.« Tinus mi guarda senza capire. Gli dico di seguirmi e arriviamo fino da Cookie. Apro il passaggio ed entriamo. Vado verso una parete. Tinus mi guarda come se fossi pazzo. Io non ci faccio caso. Penso alla storia di mia Mamma... Faccio esattamente quello che ci raccontava e trovo... un rotolo!! Tinus corre verso di me. »Oddio ma cos'è?!?!« Non lo so neanche io. Ho paura di aprirlo. Vedo che è tardi e metto il rotolo in tasca e corriamo di nuovo all'ospedale dove ci aspettava il dottore nell'ingresso. Non aveva una faccia molto contenta. È SUCCESSO QUALCOSA!!!!

La Tomba Dei Segreti ~ Diario Di MacDove le storie prendono vita. Scoprilo ora