6. Capitolo

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La prendo in braccio e la porto sotto un albero poco più lontano da noi. Lì troviamo un po' di ombra. Sento subito che la febbre sta già iniziando a scendere ma lo stesso non sono ancora sicuro del fatto che stia bene. Tiro fuori il telefono e noto che ho 21 chiamate perse, tutte di mio padre e di mio fratello. Mi viene in mente che effettivamente mi sono dimenticato di avvisare la mia famiglia del fatto che passerò la giornata con Alice. Provo a richiamare mio padre ma scatta la segreteria telefonica. Provo a richiamare mio fratello e lui per fortuna risponde dopo poco.

*Telefonata*

- Marcus mi spieghi dove cavolo sei? Ma avvisare magari a casa? Papà era molto preoccupato come anche io in realtà

- Senti, Martinus, dopo ti spiego tutto ma ora prima dimmi dov'è papà.

- Non hai visto il messaggio? Papi è partito un urgentemente per lavoro. Gli ho mentito dicendogli che sapevo dov'eri e che avevo tutto sotto controllo ma attualmente non sono neanche sicuro di dove tu sia.

- Sono con Alice e ho assolutamente bisogno del tuo aiuto. Mi ha portato ai confini di Trofors e appena si è girata verso di me è svenuta e non so che fare. Ti prego, vieni ad aiutarmi.

- Cavolo, sì tranquillo arrivo subito. Dammi il tempo di uscire.

Termino la chiamata e per fortuna dopo circa mezz'ora arriva Martinus con due bottigliette di acqua in mano. Oltretutto in spalla porta uno zaino dal quale tira fuori un termometro appena è a pochi metri da noi. Le misuriamo la febbre e il termometro indica 19°. Non è assolutamente un bene e la situazione inizia a sfuggirmi sempre più di mano. Quella ragazza così innocente era lì, appoggiata alla mia coscia con gli occhi chiusi. Penso sia colpa mia, e ne sono quasi certo. Volevo passare un po' di tempo insieme e invece l'ho spinta nella fossa dei leoni. Decido di dire tutto a Martinus, tutto quello che è successo questa notte fino ad arrivare alla situazione attuale. Rimane di stucco appena finisco di raccontargli tutti i dettagli e il vero motivo del perché eravamo davvero lì.

- Non me lo sarei aspettato. MA quindi voi due.. vi siete baciati?

Esito per fargli capire che è così. Non penso sia il momento giusto per parlare delle mie relazioni con le ragazze, anche perché in quel momento vedo che gli occhi della ragazza si socchiudono leggermente. Tiro un respiro di sollievo.

- Marcus, dobbiamo tornare a casa. Dobbiamo metterla a letto e fare degli impacchi con il ghiaccio, e preparargli del tè.. Semplicemente portarla via da qui.

Gli faccio capire che ha ragione e d'istinto mi viene da infilare le braccia sotto di lei e poco dopo mi alzo con lei in braccio. Camminiamo per un bel po' e Alice va e viene. Appena arriviamo a casa nostra, appoggio la mia dolce amica sul divano, per poi coprirla con una coperta leggera. Ho un'attimo tempo per leggere il messaggio di mio padre che specifica solo che per circa 9 giorni non ci sarà. Ha anche precisato che vuole che siamo sempre disponibili per telefonare alla sera. Riferisco il contenuto del messaggio anche a Martinus appena torna con un panno freddo da metterle sulla fronte. Mi rendo quindi conto che per 9 giorni Alice potrà rimanere da noi e potrò prendermi cura di lei. I sensi di colpa mi assalgono sempre di più ma Martinus sembra essersi calmato rispetto a prima e non sembra portarmi rancore per il fatto di non aver avvisato che stavo fuori per casa. Beh intanto l'unica cosa importante è che Alice stia bene. Ad un tratto mi torna in mente che prima di svenire mi ha ripetuto di perdonarla per qualcosa ma non mi ha detto cosa. Appena starà meglio dovrò assolutamente scoprirlo.

La Tomba Dei Segreti ~ Diario Di MacDove le storie prendono vita. Scoprilo ora