4. Capitolo

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Il risveglio del giorno dopo non è molto allegro. Durante il prepararsi non ci siamo detti una sola parola, e appena ci siamo messi a tavola per fare colazione lei è diventata tutta rossa in volto. Nel momento in cui il nostro sguardo si incrocia le sue labbra si schiudono in un sorriso. Decido di tornare in camera per raccogliere le mie ultime cose sparse in giro. La casa è avvolta nel silenzio perchè attualmente gli unici svegli siamo io e lei e questa cosa può essere un problema.

In camera mi siedo sul letto e sprofondo col viso tra le mani. Poco dopo sento la porta della camera riaprirsi ed entra lei lentamente.

- Posso entrare...?
- Certo entra pure.

Entra e si siede vicino a me. Fissa il pavimento mentre io fisso lei. È bellissima. La sua pelle è liscia e morbida e noto che inizia a diventare leggermente rossa per via dell'imbarazzo creato dal silenzio. Le accarezzo leggermente la guancia e si gira verso di me. Mi avvicino lentamente a lei e il mio sguardo viaggia dalle sue labbra carnose ai suoi occhi lucenti.

-Marcus.. Io non penso sia il caso.. I miei sono anche a casa. Andiamo a farci un giro da qualche parte.
- Ma dove vuoi andare? Tu non conosci posti qui. Quasi non sai dove ci troviamo adesso. Poi a me non fa ne caldo ne freddo se ci sono i tuoi in casa. Non facciamo niente di male.

Iniziano già a salirmi i sensi di colpa per ciò che ho fatto. Magari per lei è stato solo un momento e io sto ingigantendo tutta la situazione. Forse lei è fidanzata e non me lo ha detto. Forse lei non prova lo stesso sentimento che provo io per lei. Forse, non sono io ciò che cerca. Devo scoprirlo in qualche modo, a costo di doverglielo chiedere di persona.

Decido quindi di allontanarmi un po' da lei e subito inizia a guardarmi un po' perplessa e i suoi occhioni mi fissano e vedo i sensi di colpa anche suoi. Sarei davvero curioso di sapere a cosa pensa, cosa gli passa per la testa.

- Sai Mac, invece forse so perfettamente dove andare.
- Va bene. Mi fido di te. Veloce allora, prendi le tue cose e andiamo.
- Ma aspetta, vuoi andarci adesso?

Annuisco e un risolino che diventa una risata esce dalle mie labbra. Mi fissa perplessa ma decide di seguire le mie istruzioni. Non dice nulla ma capisco dal fatto che inizia a cercare dei vestiti per uscire che vuole andarci anche lei adesso, e di questo ne sono sicuro. Poco dopo infatti usciamo di casa e ci mettiamo in cammino. Sinceramente, un po' di paura mi sale lungo la schiena.

La Tomba Dei Segreti ~ Diario Di MacDove le storie prendono vita. Scoprilo ora