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«Come ti senti?» dice tutto d'un tratto, rompendo il silenzio.

«Meglio di prima» accenno una risata.

«Michele?» a quel nome gli occhi mi si inumidiscono.
Certo è stato meglio perderlo, ma fa ancora male.

«È finita.» dico alzando le spalle.
«Ci ho litigato ed è tutto svanito.»

«E come mai? Sempre se lo posso sapere.»

Perchè non dirglielo?
Tanto cosa c'è di male?
Però se glielo dico si arrabbierà.

«Credeva che lo tradissi con te, e che il fatto che non ci parlassimo pensava fosse una messa in scena.» mento, ma non del tutto.
Aveva ideato davvero questa ipotesi.. ma ovviamente non era vera.

«Oh.. scusa.» dice.

«Non ti devi scusare. Anzi uno cosi è meglio perderlo che trovarlo..»

«Sei sicura sia tutto?»
Ecco fatto.
Ha sempre capito quando mentivo. Sempre. Diceva che mi conosceva troppo bene.

«Si perchè?» chiedo, mentre si siede su una panchina.
Mi guarda dal basso, alzando le sopracciglia.

«Non ti credo.» afferma poco dopo.

«E non credermi!» esclamo, allargando le braccia per poi incrociarle al petto.

«Non ti credo perchè continui a rigarti l'anello. Lo facevi sempre.» continua calmo, indicando la mia mano destra.

Abbasso lo sguardo, appoggiandomi con la schiena ad un muretto.

«Che ti ha fatto?» dice, ma non ricevendo risposta continua:
«Alessia. Ti ho vista quando stavi piangendo. Avevi un livido sulla guancia.» si alza dalla panchina, e si avvicina a me.

«Ma cosa vuol dire! Thomas hai bevuto anche tu?» chiedo sarcastica.

«Che ti ha fatto?» ripete alzando di poco la voce.

Mi ha sempre messo 'paura' quando alza la voce.
I suoi occhi si scuriscono, chiude le mani in un pugno, serra la mascella e la vena sul suo collo si gonfia.
Ma so che non mi avrebbe mai fatto del male, e mai lo farà.
Non lo farebbe a nessuno.
A differenza di qualcun'altro..

«Niente okay?! Ed ora lasciami in pace!» urlo allontanandomi velocemente da lui.

Quando sento qualcuno dietro di me, aumento il passo ma poi vengo bloccata da qualcuno che mi prende per il polso facendomi voltare.

«Cosa vuoi?» chiedo guardandolo negli occhi.

«Sapere cosa è realmente successo.» dice, però questa volta con fare dolce.

Gli occhi mi si velano di lacrime nuovamente.
Non ho mai pianto cosi tanto in tutta la mia vita.

Le immagini di quella giornata mi tornano alla mente:
«Dillo che mi tradisci con quel Bocchimpani!» urla.

«Ma cosa stai dicendo?! Ti sei bevuto il cervello?» urlo a mia volta.

«Non urlare con me!»

«Sei tu che hai iniziato, Michele! Ti odio quando fai cosi.» faccio per andarmene ma mi blocca prendendomi il polso.

«Non te ne andrai ora.» dice a denti stretti, prendendomi anche l'altro polso e stringendo forte.

«Mi stai facendo male» dico ma ciò non basta per lasciarmi andare.
Non ha mai fatto cosi con me.
Con gli altri si, è sempre stato il bulletto della scuola, ed essendo si quinta si sente più grande e forte.

«Giuro che lo uccido quel Thomas» dice con disprezzo, mollandomi finalmente i polsi ormai rossi.

«Tu Thomas non lo tocchi, mi hai capito?!» gli punto il dito contro, avvicinandomi a lui.

«Tu mi tradisci con lui eh?!» mi spintona, e per poco non sbatto la testa.

«Assolutament..» vengo bloccata da un bruciore sulla guancia.

Ora le lacrime scendono calde e amare. Senza sosta.
Mi porto una mano sulla guancia, trattenendo un singhiozzo.
Porto lo sguardo su di lui.
È fermo, immobile. Non sa cosa dire, forse non se lo aspettava neanche lui questo gesto da parte sua.
Eppure l'ha fatto.

Mi allontano da lui. Non lo voglio più vedere ne sentire.

«Ale.. scusami.. non volevo lo giuro! Io ti amo.» cerca di fermarmi.

«No. Dopo questo no. Ti ho perdonato troppe cose, ma questo non te lo perderò mai. Mai!»
Mi allontano ancora per poi fermarmi ancora una volta.
«E se tu mi amassi veramente, non avresti fatto questo.» dico indicando la guancia, dove probabilmente ora c'è un livido, provocato da lui.

«Alex? Terra chiama Alex, ci sei?» mi sorride lievemente Thom.

«Sisi.. scusa..» mi tolgo una lacrima dal viso distogliendo lo sguardo da lui.
Lo stringo forte a me e gli dico tutto ciò che è successo.
«È successo il giorno prima del mio compleanno.» concludo.

Poco dopo arriviamo in hotel, e lui insiste per accompagnarmi davanti alla mia stanza.

«Grazie di tutto Thom. Ci vediamo domani.. buonanotte.» dico abbracciandolo, mentre lui mi lascia un dolce bacio sulla guancia.

Apro la porta, e dopo averlo guardato andare via la chiudo appoggiandomi su di essa.

«Che sorriso da ebete che hai.» scherza Mike scoppiando a ridere, seguito da Riccardo, Fede e Shady.

«Ma voi mi seguite per caso?» dico aggiungendomi alla risata.

«No ma visto che non eri ancora tornata abbiamo pensato che fossi ancora con lui e quindi siamo rimasti. Dai che è successo?» chiede Shady.

«Ma nulla..» dico rimanendo vaga.

«Si e quel sorriso da ebete?» insiste Mike, quindi mi ritrovo a raccontare tutto ai miei amici.
Compreso il fatto su Michele.
Inutile dire che Mike, avesse potuto, sarebbe corso a Vicenza per ucciderlo.

Post-it ➳ Thomas Bocchimpani [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora