Capitolo 4

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Ciao ragazzi! Scusate se non mi sono fatta viva nei tre capitoli precedenti, ma volevo subito introdurvi nella mia storia. Spero che la stiate apprezzando e, dato che sono alle prime armi, sono apertissima a ricevere consigli e critiche costruttive da tutti! Commentate in tanti e votate se vi piace. Buona lettura e a presto! Sara


Norek le sorrise - Quando un Feristeo incontra la persona giusta e questa si trova a un raggio di circa sei o sette metri di distanza da lui, questo sente qualcosa di piacevole e inspiegabile. Viene chiamata La Sensazione. Dicono che sia un legame indissolubile, una specie di "morbo" che colpisce ognuno di noi con un amore sfrenato ed un senso di protezione verso la persona che siamo destinati ad amare. Inoltre il cuore spezzato, lo Joras, diventa intero. - Martha faticava a credere che tutto ciò fosse possibile, queste cose accadevano solo nei film! Nonostante questi pensieri, non riusciva a smettere di fare domande. - E il posto che hai chiamato "casa"? Dove si trova esattamente? - Lui la guardò negli occhi, con uno sguardo penetrante. - Vieni con me e ti ci porterò. - Disse solamente. 

Quello sguardo su di sé, invece di farla sentire esposta, le mise coraggio.  - Aspetta, ho ancora tante domande! - Norek le sorrise di nuovo e Martha si ritrovò a fissare la sua bocca. Era carnosa e aveva dei denti perfetti. Gli avrebbe voluto mordere il labbro inferiore, per poi approfondire con un bacio intenso. Persa nei suoi pensieri, quasi non si rese conto che Norek le stava parlando - ...farmele benissimo anche mentre andiamo. Dovremmo anche sbrigarci, siamo in ritardo, Marion ci starà aspettando! - Si alzò dalla sedia e la prese per mano, cercando di trascinarla verso la porta, mentre lei provava ad opporsi. Lui però era muscoloso e pesava molto di più, perciò Martha non riusciva ad avere la meglio. Decise di mordergli la mano per toglierselo di dosso. Lui si staccò immediatamente da lei e imprecò volgarmente - Cazzo, ma che problemi hai?! - Martha sogghignò soddisfatta - Marion? Chi sarebbe? Non vengo di certo senza prima aver preso ciò di cui ho bisogno! - Norek sbuffò rumorosamente, ignorando la prima domanda e ribattendo seccamente - Hai esattamente cinque minuti, non di più.

Dopo essersi seduta sulla valigia che straripava ed aver indossato una canottiera leggermente scollata e un paio di leggins per stare più comoda, Martha si diresse verso il soggiorno. Norek era appoggiato allo stipite della porta con le braccia conserte e si guardava intorno. Arrivò a posare lo sguardo su di lei e si fermò per squadrarla. Pensò che fosse davvero bella e si domandò chi sarebbe stato il fortunato ad averla una volta arrivata a Feristia. Lei sentendosi osservata, un po' in imbarazzo, schiarì la voce. Norek tornò alla realtà con una scrollata di capo - Scusami, mi ero incantato, possiamo andare. Lasciami portare la valigia, sembra pesante.

Presero l'ascensore per arrivare al piano terra e quando le porte si aprirono si diressero velocemente verso l'uscita, quando Carlo, il portiere, si rivolse a loro. -Arrivederci signorina Whitemore e buona giornata anche a lei, signore. -

I due si bloccarono e si guardarono negli occhi. Carlo aveva visto Norek, Carlo non era un umano.  





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