Capitolo 3

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-Martha? Mi stai ascoltando? Hai lo sguardo perso nel vuoto. - Si era completamente dimenticata di Norek, - Ehm, sì, scusami. Come fai a sapere tutte queste cose su di me? Sei un killer? Se lo sei, ti prego, uccidimi subito e smettila di fare sceneggiate. Perché... - Non fece in tempo a finire la frase che il ragazzo la fermò subito. - Non ti voglio fare del male! Sto cercando di salvarti. Solo cercando di salvarti. - Non capiva più nulla. Sì, sicuramente era un sogno. - Salvarmi da chi, scusa?
Questa volta lui non rispose subito. Rimase a fissarla in un modo strano, intenso, penetrante. Lei si sentì esposta. Come se potesse leggerle nella mente. Dopo quella che le sembrò un'eternità finalmente lui le rispose. - Vieni con me e ti prometto che durante la strada ti spiegherò tutto, ma devi fidarti. Ti prego. - Martha cercò di ragionare. - Ascolta, non ti ho mai visto prima, piombi a casa mia dal nulla, gli altri non ti possono vedere e mi chiedi anche di venire con te perché mi devi salvare. Ti conviene spiegarmi subito che succede. - Allora lui, rassegnato, le rivelò ciò di cui lei era all'oscuro. - Tu non sei un' umana. Tu sei una Feristea, proprio come me. L' unica differenza é che tu sei una Feristea novizia. Sei nata da due umani e quindi finché starai a contatto con loro riusciranno a vederti. Ma non appena verrai a Feristia tutto cambierà. Ti devo proteggere perché tra poco i tuoi poteri usciranno allo scoperto e non sarai in grado di controllarli. Potresti distruggere la casa o fare del male alle persone che ami. - Questa volta si ritrovò Martha a ridere. Questo è un pazzo, pensò. - E quindi io sarei un essere soprannaturale come te? Una... Come si dice, scusa? Ah, sí. Feristea. Ma fammi un piacere! Dai, dimmi da cosa capisci che sono una Feristea. - Norek sospirò, esausto. - Hai una specie di neo sul polso sinistro, a forma di cuore spezzato. Viene chiamato Joras.  Tutti noi Feristei lo abbiamo. Dove vivi ora ti senti spaesata, confusa, spesso fuori luogo. Vieni con me, a casa, a Feristia. Ti insegnerò a dominare il tuo potere, ti troverò un posto in cui sentirti al sicuro. È il mio lavoro, trovare I novizi. Ti integrerai con la nostra società e troverai un compagno con cui condividere il resto della tua vita, se il tuo Joras lo approverà e lo accetterà.  Oppure resterai da sola. - Martha si ritrovò a immaginare di fare l'amore con lui, in una città a lei sconosciuta. E l'idea non le pareva affatto male. No, okay, basta pensare a certe cose Martha. - Tu hai trovato una compagna, quando sei diventato Feristeo? - Si pentì subito di averlo chiesto. - Io non sono diventato, io sono sempre stato Feristeo. I miei genitori lo erano entrambi e quindi sono come loro. E per ora no, non ho una compagna, anche se mi piacerebbe condividere la vita con qualcun altro un giorno. Solo, non ho ancora trovato la persona giusta. Per ora il mio Joras rinnega tutte le ragazze con le quali ho provato a stare. - Martha non seppe bene il motivo, ma dopo quella dichiarazione il suo cuore fu un po' più leggero. Nonostante Norek restasse uno sconosciuto, si sentiva fortemente attratta da ciò che le aveva proposto e aveva in mente già un sacco di domande da porgli. L'istinto le sussurrava di fidarsi di quel ragazzo dagli occhi verdi, perciò iniziò col fargli un'altra domanda - In che senso il tuo Joras le rinnega?-

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