Yao era appena arrivata alla dimora del suo signore: il signor Kirkland.
Constatò che la casa era enorme, possedeva un'aria aristocratica che gli ricordava vagamente l'essenza del suo signore, le pareti erano dipinte di un bianco pulito rendendolo un ambiente pulito e gradevole alla vista.
La luce andava a colpire l'esteso giardino ornato di fiori, raffinati ed eleganti, che emanavano un profumo leggermente amaro che ricordava il carattere del padrone di casa.
L'asiatico avanzò di qualche passo raggiungendo la grande porta di legno, bussò e ad accoglierlo fu una graziosa signorina che lo condusse al signor Kirkland.
Notò che le pareti erano ornati da dipinti che rappresentava come soggetto la regina Elisabetta in tutta la sua maestà.
"Poi lui giudica scorretto il patriottismo,viva la coerenza..."mormorò.
L'inglese picchiettava nervoso per il ritardo del suo subordinato, nonostante il suo comportamento da gentleman(o come lui gli piaceva definirsi) purtroppo non aveva la paziente che scorreva nella sue vene, lui odiava aspettare!
Non appena vide il viso di Yao tirò fuori un sospiro che esprimeva tutta il suo nervosismo e sbottò:"Finalmente sei arrivato!"
"Scusate,mi hanno trattenuto..."mormorò l'asiatico.
L'inglese annuì e gli fece cenno di sedersi cosa che Yao fece subito:"Il signor-"
Arthur lo interruppe e gli porse diversi documenti:"Questo è il tuo compito "gli disse
"Lo voglio morto"scandì con tono particolarmente duro sulle ultime tre parole.
Volse uno sguardo di ghiaccio verso le iride a mandorla del castano:"Ci siamo intesi?"
L'asiatico abbassò lo sguardo verso i documenti e rimase leggermente sorpreso nel scoprire chi era il soggetto ritratto nelle foto:"M-ma...non eravate colleghi?"
"Eravamo, ora non più, è un peso e non voglio più sostenerlo"disse schietto.
L'asiatico annuì:"Ai suoi ordini allora..."abbassò di nuovo il capo.
"Lui ora non c'è...se volevate chiedermi questo"affermò l'inglese.
Yao annuì:"ho capito"
Si alzò congedandosi in un lieve inchino:"tornerò non appena avrò finito il lavoro"
Il biondo annuì soltanto non degnandolo nemmeno di uno sguardo e aspettò che il moro uscisse dalla sua stanza.
Varcata la porta, Yao si diresse subito in una cabina telefonica non lontana con alcuni vetri rotti,si appoggiò ad una delle pareti di vetro e prese il telefono digitandone il numero che gli era stato segnato.
Le ultime luci del sole stavano scomparendo, cedendo all'oscurità che si stava insinuando nel cielo diventando padrona dei sogni.
Arthur stava dormendo adagiato nel suo letto, il viso era corrucciato in un'espressione leggermente spaventata indice del suo sonno agitato.
Da tempo faceva un sogno che lo perseguitava, sognava ricordi nascosti nella sua mente che ritornavano a galla nella notte rendendolo schiavo del suo passato.
"Ti piace?"mormorò cantileno l'americano.
Assestò un colpo ancora più profondo penetrando quella bollente carne, provocando ulteriori gemiti di piacere al biondo e sorrise compiaciuto nel vedere lo stato sottomesso di Arthur.
I capelli erano scompigliati donandogli un aspetto più accattivante, i polsi erano legati a una corda rossa che si intonavano con il rossore del suo viso, gli occhi erano liquidi dal piacere mentre le sue invitanti labbra venivano amate da Alfred.
"Arthur..."disse a bassa voce mentre Alfred mordeva il suo collo.
"A-Alfred!"balbettò imbarazzante:"Fermati!"ordino l'inglese.
"No"rispose il sicario allargandogli le gambe con l'intenzione di accarezzare il suo membro eretto.
"Non mi sembra che tu lo voglia davvero Arthur"
Alfred sorrideva malizioso mentre continuava a spingersi in lui, togliendo il fiato all'inglese che si trovava in un momento di pura estasi e la sua mente era annebbiata dal desiderio di essere posseduto.
Il telefono squillò e Arthur era rinvenuto dal sogno,aveva le guance arrossate,gli occhi verdi socchiuse e lucidi.
Prese il telefono e cercò di mantenere il suo solito tono sicuro e freddo:"Hello?"
"Arthur Kirkland,sappì che questa me la paghi.Non te lo perdonerò mai,nessuno di noi lo farà."
Arthur sorrise nel risentire compiaciuto che il suo compito era andato a buon fine.
"Vi aspetto tutti e quattro"
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×Hit And Run×(UsUk)
Fanfiction[Warning:Il genere è un "Love between boys" se non vi piace,non leggete] "La storia è bella perché si ripete sempre.Ripetutamente.La storia a modo suo ti insegna,ti perseguita...il 1775 quell'anno mi perseguita sempre..."Mr.Kirkland.