8.

6.3K 267 16
                                    




Newt mi riportò al Casolare, era stato davvero dolce a consolarmi

<<Scusami Newt, non volevo sfogarmi su di te>>
<<Ehi tranquilla Pivè, gli amici servono a questo!>>
<<Eryn! Quindi sei mio amico?>>
<<Perché non mi vuoi come amico?>>
<<Si ti voglio come amico!>>
<<Bene allora siamo amici e quando hai bisogno sai dove trovarmi!>>
<<Bene. Vale anche per te!>>
<<Cosa vale anche per lui?>> Si intromette Minho
<<Minho, è una cosa tra me e Newt!>> dissi ridendo
<<Già è un segreto amico!>> Newt mi tenne il gioco
<<Oh okay okay, non faccio più domande!>> dice Minho alzando le mani <<Comunque mi dispiace Eryn per.. per il biglietto>>
<<Grazie Minho>>. Mi abbraccia.

<<Allora andiamo a mangiare qualcosa ragazzi!>> Dice Newt
<<Andiamo>> risponde Minho
<<Io non ho molta fame!>>
<<Però qualcosa devi mangiare Eryn, dai vieni almeno stai un po' con noi, okay?>>
<<Ok..okay Newt>>.

La mai giornata era passata in fretta, troppo in fretta, non volevo andare a dormire, e poi la mia testa non me lo avrebbe permesso.
Sarei rimasta sdraiata a pensare e ripensare o peggio mi sarei addormentata facendo terribili incubi e non volevo svegliare tutto il Casolare..

Lo so che nel labirinto dovremmo essere abituati a dire addio alle persone a cui abbiamo imparato a voler bene ma non mi ci sarei mai abituata e non volevo di certo farlo. Non mi piace abituarmi. Non era il labirinto in sé a farmi paura, avevo più paura ad abituarmi a quel posto, fino a perdere la speranza, e non avere nemmeno più la voglia a cercare una via d'uscita.

Non so che cosa mi aspetti la fuori, ma sarà sempre meglio che vivere in una gabbia, perché per me quel labirinto, era diventato una gabbia.

Mi ricordo la prima volta che Weston mi ha baciato.
Non sapevo esattamente cosa fare, ho lasciato fare tutto a lui.
Avevo un libro, o almeno penso che così si chiami perché sulla prima pagina c'era scritto: "Libro di Eryn" si chiamava "Romeo e Giulietta" e parlava di una storia d'amore, e non trovavo somiglianze tra me e Weston.
Voglio dire, Romeo amava Giulietta con tutto se stesso, Weston amava tante ragazze. Non volevo essere l'abitudine di Weston, volevo essere la sua unica scelta. Col tempo ho imparato a lasciarlo alle sue distrazioni.

Adesso non provavo più niente, solo un vuoto.
Non avrei mai pensato che il vuoto potesse pesarmi così tanto.

Era notte fonda, uscì dal Casolare e andai verso il fuoco.
"Sicuramente troverò qualcuno sveglio" pensai, ed eccolo li, Newt.

<<Newt anche tu sveglio?>>
il suo sguardo era perso
<<Ne.. Newt!>> lo richiamai, alzò la testa di scatto
<<E..Eryn Scusami, ero distratto!>>
<<Va tutto bene Newt??>>
<<Si non preoccuparti!>>
Mi siedo vicino a lui e gli prendo la mano
<<Sei sicuro? Lo sai che puoi parlare con me>>
<<Mhm si lo.. lo so. È solo che, sai, non sei l'unica che odia questo maledetto labirinto!>>
<<Me lo immaginavo sai?!>> dissi sbuffando una risata, rise pure lui
<<Non vedo l'ora di uscire da questo posto!>> disse mettendosi una mano sul viso
<<Quindi ci credi? >>
<<Eh?>>
<<Voglio dire, credi che un giorno usciremo da qui?>>
<<Si lo credo, anzi ne sono sicuro!>>.
Sorrisi e gli posai la testa sulla spalla
<<Sono contenta che lo credi anche tu Newt!>>.

Maze Runner-The Group B girl Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora