"Te ne vai?"
Le sue parole continuavano a rigirarsi nella mia mente come una litania.
Non era possibile, non avevo davvero pensato al fatto che lui se ne sarebbe andato.
Al fatto che lui se ne sarebbe andato per davvero.
Daniel sistemò un paio di magliette, chiudendo la valigia "Ti avevo detto che me ne sarei andato dopo il funerale."
"Non pensavo ora, non così presto."
Sentivo già le gote diventare di fuoco, e sapevo che da lì a poco il dolore si sarebbe preso di nuovo possesso di me.
Daniel fece qualche passò verso di me, e sentire il suo profumo sulla mia pelle fu come una doccia fredda in un giorno d'estate.
"È meglio così, Amy, altrimenti sarà peggio."
"Lo è comunque." Ribattei, e vidi la sua espressione incrinarsi.
Sospirò, avvicinandosi ancora accarezzandomi le guance con le mani.
Solo allora mi accorsi che avevo iniziato a piangere.
Era troppo, tutto quello era troppo per me.
"Perché?" Dissi, guardandolo dritto negli occhi color del mare, che ora sembravano ghiaccio "Perché lo hai fatto?"
Quasi involontariamente, iniziai ad urlare, e a spingerlo, e colpirlo con tutta la forza che avevo.
Daniel restava immobile e subiva in silenzio, tenendo lo sguardo basso, e questo mi faceva impazzire ancora di più.
"Perché hai fatto tutto questo, eh, Daniel?" Urlai, spingendolo ancora, paonazza "Perché hai dato l'ordine di far fuori il vecchio insegnate? Perché hai ucciso tutta quella gente? Perché non sei scappato appena ti hanno messo un fucile in mano? Perché, Daniel, perché?"
"Perché non potevo fare altro, Amélie!" Urlò, facendomi immobilizzare sul posto, scandalizzata.
Daniel aveva gli occhi lucidi e una vena che gli pulsava lungo il collo muscolo.
Sembravano due pazzi, eppure non mi ero mai sentita così vicino ad una persona come con Daniel.
"I miei avevano scoperto del traditore, se non avessi fatto nulla mi avrebbero potuto giudicare come un traditore, e mi avrebbero ucciso, come in tutte le altre situazioni del quale tu mi accusi."
"Forse sarebbe stato meglio." Sbraitai, asciugandomi le lacrime con rabbia.
Daniel scosse la testa, esasperato "So che non lo pensi davvero, Amy."
Sbuffai, irritata "Certo, tu sai tutto, giusto? Sei un filosofo, un sapiente che odia la guerra ma spara sugli innocenti."
"Allora avrei dovuto ammazzare anche il tuo caro amico Guido."
Il mio cuore quasi perse un battito sentendo quel nome.
Daniel sapeva di Robert, lo aveva scoperto ma non aveva fatto nulla.
"So che è ebreo." Disse, con voce ferma "L'ho capito fin dal primo momento che era quel ebreo, quello che tu amavi."
"Come fai a sapere che non lo amo ancora?"
Daniel accennò un sorriso, quasi sarcastico "Perché altrimenti ora saresti con lui e non con me."
Lo fissai, tenendo i miei occhi incatenati nei suoi come se fossi sotto l'effetto di una magia.
Non poteva avere ragione.
Per quanto potesse sembrare sensato io non potevo essere innamorata di lui.
"Sei fuori strada." Ribattei, irritata, facendo qualche passo indietro.
Daniel si avvicinò di rimando, e vidi il suo viso alterarsi "Ah si? Non sembrava che tu mi odiassi mentre mi baciavi, e nemmeno ora."
"Non ti sto baciando ora."
"Ma i tuoi occhi non mentono."
Non risposi, sentendomi come se fossi una preda in trappola.
Io ero stata intrappolata da lui fin dal primo momento, ed ora ero incatenata a lui con delle catene indistruttibili.
"Io ti odio."
Daniel scosse la testa, accarezzandomi le guance e appoggiando la sua fronte sulla mia, così da far sfiorare i nostri nasi.
"Ti amo."
Scossi la testa, ma le sue mani erano così morbide contro la mia pelle che non ero così sicura di volere che se ne andasse.
"Smettila."
"Io ti amo."
Sentii delle lacrime scorrermi lungo la guancia "Non è vero."
Daniel mi accarezzò i capelli, sorridendomi "Io ti amo."
Avevo il fiato pesante, e scoppiarmi sentivo il cuore martellarmi dentro la testa.
E fu forse per questo che lo feci, che decisi che ormai fingere che andasse tutto bene era inutile e che non potevo più pentire a me stessa.
Lo baciai, e finalmente tutto tornò ad avere un senso, e il mondo smise di girare dalla parte sbagliata.
Daniel strinse i miei fianchi contro il suo bacino, e approfondì il mio bacio quasi con disperazione.
Ci separammo solo quando divenne impossibile continuare, ma restammo ancora vicino, come uniti da una corda invisibile che legava le nostre anime.
"Non te ne andare." Sussurrai, quando la mia testa era ancora ancora contro il suo petto.
"Devo farlo." Disse, accarezzandomi piano i capelli.
Mi staccai un poco da lui, così da poterlo vedere in viso: eravamo a pezzi.
"Portami con te, allora."
Daniel mi accarezzò la guancia e vidi la sofferenza dietro il suo sguardo.
"Non posso, Amy." Disse, e sentivo tutto il peso di quelle parole "Hanno bisogno di noi per un po' in un campo, e sarebbe troppo rischioso portarti con me, o scappare."
Quindi non c'erano soluzioni: lo avrei perso in ogni caso.
"Devi tornare da me." Dissi, afferrando il colletto della sua uniforme "Ti prego, Daniel, devi tornare da me."
Lui annuì appena "Lo farò."
"Devi prometterlo!" Urlai, disperata.
Daniel mi strinse le spalle, guardandomi dritta negli occhi "Tornerò, Amélie, te lo prometto."
Guardai nei suoi occhi e mi sembrò di vede sincerità.
Forse fu per quello che decisi di lasciarlo andare, osservandolo raccogliere tutte le cose e sistemarle sulla sua moto prima di darmi un bacio a fior di labbra.
Gliene chiesi altre decine di quei baci, e lui mi accontentò fino a quando non divenne troppo tardi anche per quello.
Mi disse che mi amava e che sarebbe tornato eppure, mentre lo vedevo allontanarsi sulla sua moto, quello iniziava a sembrarmi sempre più un addio.
Angolo
Perdonate i vari errori ma sono stata tutto il giorno all'ospedale e non avevo abbastanza lucidità mentale per correggere alla perfezione
In ogni caso, il prossimo sarà l'ULTIMO capitolo, anche se con il finale che ho in mente ci potrebbe stare anche il sequel
Mah, chi lo sa
Ci vediamo presto e grazie a voi che seguite questa storia ❤️
Giulia
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God's not looking {d.s}
FanfictionLui era il nemico. Di lui dicevano che era cattivo, era spregevole, senza cuore. Un assassino. Allora perché ai miei occhi sembravamo così simili? {2* guerra mondiale, occupazione francese, Daniel Sharman}