Trasferimento

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TRASFERIMENTO

Sakura Haruno non riusciva a credere ai propri occhi. Il re di Konoha, Fugaku Uchiha se ne stava davanti la porta di casa sua in attesa di una sua parola.

"Lady Haruno, non so bene cosa sia successo tra lei, i miei figli e Lord Uzumaki affinché mi chiedessero di venirla a prendere di persona, ma la prego di non fare storie e di preparare le sue cose e per favore seguirmi!" la esortò il re.

"Vostra altezza, mi perdoni, ma non credo sia necessario tutto questo, mio cugino Naruto e leggermente iperprotettivo, ma rassicuratelo dicendogli che sto bene. Per favore io..."

"Non costringetemi ad ordinarvelo con la forza. Per favore Lady Haruno, probabilmente è la miglior cosa e inoltre siete diventata il medico personale di mio figlio, così facendo, abitando a palazzo non sarà necessario che ogni giorno fate il viaggio per giungere a palazzo." Esclamò che to il re.

Molti passanti rallentarono il passo per cercare di capire cosa ci facesse il re nell' umile dimore di una guaritrice di quartiere bisbigliando tra di loro.

Le guance di Sakura si imporporarono di rosso e si affrettò ad aprire la porta di casa e far accomodare il re che appena entrò si guardò intorno quasi meravigliato.

"Perdonate il disordine vostra altezza" sussurrò la donna in imbarazzo.

"No, al contrario Lady Haruno, siete molto ordinata. La vostra dimora è piccola e accogliente." Sussurrò il re facendola arrossire nuovamente.

"Vorrei chiedervi, se è possibile, perché mio cugino ha chiesto il vostro intervento?" chiese Sakura.

"Non posso proferir parola a tal proposito, ma le prometto che a palazzo non vi mancherà nulla. Sarete trattata con il massimo rispetto e avrete vitto e alloggio gratuito per tutto il tempo che rimarrete a palazzo come medico personale di mio figlio. Altro, le altre motivazioni per cui siete obbligata a trasferirvi a palazzo non posso dirvele." Concluse perentorio il re.

Sakura si guardò attorno nervosa sistemandosi meglio il foulard sulla testa. Sakura sapeva di non poter rifiutare quell' ordine, ma ciò significava autoflagellarsi dovendo vedere ogni giorno il principe di cui era perdutamente innamorata. Aveva un disperato bisogno di un supporto amico.

"Potrei avanzare una richiesta se mi devo trasferire a palazzo come medico?" chiese Sakura.

"Chiedete pure" la esortò il regnante.

"Da medico avrei bisogno della mia assistente e ovviamente mi dispiacerebbe farle fare ogni giorno il viaggio come dite voi dal paese al palazzo. Vorrei che anche Ino venisse con me" sussurrò imbarazzata e a disagio la giovane guaritrice.

Il re si fece un attimo pensieroso.

"È la giovane donna che vi ha accompagnato quando avete salvato la vita a mio figlio?" chiese il re.

"Si vostra altezza"

Il re annuì mesto.

"D'accordo, verrà anche la vostra assistente anche se non mi avevano chiesto questo, ma posso assecondarvi" asserì il re annuendo. Sakura sorrise mesta.

"Grazie vostra altezza" sussurrò Sakura.

Annuendo il re sorrise "Andate a dirle di prepararsi mia giovane lady, vi attendo qua!"

"Vado e torno. Ah, e grazie!" sussurrò Sakura correndo alla porta e dirigendosi alla porta accanto dove Ino si stava preparando una tazza di the.

"Ino...Ino...sbrigati prepara i bagagli. Devi venire con me!" esordì Sakura aprendo la porta.

"Eh? Ah sì buongiorno anche a te Sakura. Come stai? Io sto bene grazie!" la riproverò Ino facendo tutti i convenevoli di un saluto mattutino e che ovviamente Sakura si era scordata di fare.

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