Un guaio dopo l altro

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UN GUAIO DOPO L'ALTRO



Sakura lavorava ininterrottamente su Sasuke da oltre un'ora. Aveva scoperto, grazie al suo potere che gli occhi di Sasuke erano perfettamente sani, tranne per il fatto che sui nervi ottici che permettevano la vista c'erano degli strani organismi viventi, tipo virus, ma non erano virus, che si cibavano di questi nervi e che ne era certa a lungo andare li avrebbe distrutti. Sakura temeva che se non debellava quella sostanza, quella specie di virus oltre ad attaccare la vista del principe avrebbe potuto attaccare un altro organo e sta volta, un organo vitale. La giovane donna era terrorizzata all' idea di perdere Sasuke, quindi concentrò ogni sua forza nel curarlo anche se ciò significava che se un giorno Sasuke fosse guarito del tutto, lei non lo avrebbe più visto e sarebbe dovuta tornare ad amarlo di nascosto e a guardarlo a debita distanza.

Osservava attentamente ogni movimento, ogni respiro di Sasuke. Il corpo del principe era rigido e dolorante, il viso madido di sudore. Si era morso il labbro e da esso ne usciva un rivolo di sangue. Sakura sapeva perfettamente il dolore che il principe stava provando, perché con il suo chakra lavorava sui nervi ottici di quest'ultimo usando il proprio potere come bisturi per liberare i suoi occhi da quella sostanza strana e assurda.

Sasuke nel frattempo stringeva convulsamente le mani sul lenzuolo cercando di resistere a quella tortura, ma stranamente si fidava ciecamente del suo medico, e le lasciava fare il suo lavoro.

Sakura non aveva aperto bocca tutto il tempo e Sasuke desiderava disperatamente poter vedere il viso concentrato della giovane e sperava ardentemente che grazie a lei un giorno avrebbe potuto farlo.

Sasuke né era sicuro, un giorno la vista gli sarebbe tornata e allora non avrebbe dato più nulla per scontato e avrebbe scoperto che fine aveva fatto quella bambina dai capelli rosa e l'avrebbe trovata, anche solo per parlarle e vedere che donna era diventata, se si era sposata, se era felice, e che faceva nella vita. Insomma Sasuke avrebbe ritrovato quella bambina dai capelli rosa per istaurare con lei il rapporto d'amicizia che sin da piccolo aveva sempre desiderato. Perché sì, sin dalla prima volta che l'aveva vista, aveva sentito che quella bambina poteva spingerlo a migliorarsi sempre di più. Sapeva che avere il colore dei capelli che aveva quella bimba le avrebbe causato non pochi problemi con la società, ma era anche sicuro che anche grazie alle sue parole "di non farsi mettere i piedi in testa e di andare orgogliosa di ciò che era "lei non si era arresa continuando a vivere e Sasuke voleva sapere come aveva vissuto.

Sakura controllò i parametri vitali di Sasuke e si bloccò di scatto. Il cuore del principe batteva troppo velocemente per continuare le cure quel giorno.

Sasuke infatti sospirò di sollievo appena sentì che l'afflusso del chakra del suo medico si interruppe. Lentamente aprì gli occhi e la cecità lo invase di nuovo

"Perché hai interrotto donna!" dichiarò gelido e spietato Sasuke.

Sakura sussultò.

"Perché non posso continuare più vostra altezza. Il..."

"Puoi e continua!" ordinò l'Uchiha.

"Non posso"

"Sakura, maledizione continua, non voglio più essere cieco!" urlò l'Uchiha e Sakura perse la pazienza.

"Allora volete essere morto, vostra altezza? Perché se continuo il vostro cuore non reggerà! Il vostro apparato visivo ha subito traumi potenti a causa delle cure ed ha bisogno di riposarsi, inoltre il vostro cuore ha aumentato i battiti del doppio permesso e rischiavate un collasso cardiaco, ora come la vogliamo mettere!" esordì seria Sakura, tanto che Sasuke incassò il colpo e si zittì, ma non tolse la testa dalle gambe di Sakura.

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