Arrivati davanti a casa mia il taxi si fermò con una brusca fermata e dopo aver pagato il tassista scendemmo dalla vettura un po storditi,infatti Raven disse -Non ho mai visto in tassista come lui diamine, correva come un matto-.
Moira si massaggiò la nuca e disse -Infatti pareva che dovesse arrivare per primo e mi sono beccata una testata sulla nuca, che cafone-.
Io chiesi -Charles tu hai qualcosa da lamentarti?-.
Lui si rimise a posto la giacca e mi guardò sorridendo -No tutto apposto, mi gira la testa ma per il resto sto bene-.
Io li guardai e dissi colpevole -Mi dispiace, sono molto dispiaciuta per l'accaduto-.
Charles disse -Non potevi sapere che avremmo trovato un aspirante pilota di velocità su strada-.
Io risi e dissi -Tu lo sapevi?-.
-Ero in seria difficoltà a capirlo così non vi ho detto niente-.
Raven chiese affiancandomi -Da quanto abiti qui?-.
-Da diciotto anni-.
-Da sola?-.
-Ho un gatto-.
-Davvero?Come si chiama?-.
-Aslan-.
-Come il leone delle Cronache di Narnia?-.
-Si e prima che me lo chiedi leggo molto-.
-È rosso?-.
-Si, adoro i gatti rossi-.
-Ultima domanda: non sei fidanzata?-.
Charles disse -Raven!-.
Lei lo guardò e chiese -Che c'è?-.
-Non mi pare il caso-.
Io intervenni -Non preoccuparti Charles non serve che la riprendi- poi guardai Raven e dissi -No non sono fidanzata-.
-Scelta tua?-.
Annuì e dissi -Se iniziassi una relazione prima o poi scoprirebbe i miei poteri e non voglio rimanere delusa e derisa, non voglio che mi consideri un mostro invece di considerarmi una donna con molto da offrire e credimi io vorrei ardentemente formare una famiglia ma credo che per quelli come me sarà difficile poter realizzare questo sogno-.
-Non è detto sai, Charles quando può ci prova con qualsiasi ragazza-.
Il diretto interessato arrossì imbarazzato ed esclamò esasperato -Raven!-.
Lei si girò -Che c'è? È vero-.
Io risi e dissi -Per lui è diverso, la sua mutazione è facile da nascondere ma la mia no, sto bene così: ho il mio gatto,Moira e mia madre-.
Charles disse -Non auto-isolarti Rachel,non è un bene per te e nemmeno per i tuoi poteri-.
Moira intervenne -È quello che gli dico io continuamente-.
Io la guardai -Tu non hai il mio problema Moira, per te è facile-.
-Non è questo il punto Rachel, è della tua vita che parliamo e Charles ha ragione-.
-Infatti è della mia vita che parliamo e io sto bene così, poi non saprei con chi uscire-.
-Ne hai di pretendenti, che mi dici di David Turner?-.
-Il mio vicino di casa?-.
-Si-.
-E perché mai dovrei uscire con lui?-.
-Perché,genio,quello ha una bella cotta per te da tanto ormai-.
-Cosa? Stai scherzando-.
-No,ho colto tutti i segnali e dicono che ha una cottarella per te sorellina-.
-Se è come dici anche tu però hai un pretendente-.
-E chi?-.
-Levene Carter-.
-Il mio partner nella CIA?-.
Io annuì -Si vede che è pazzo di te, stando attaccati così a lavoro specialmente tra maschio e femmina si finisce per provare qualcosa per il partner-.
-Bè io non provo niente per lui, ma almeno io sono uscita con qualcuno invece tu no-.
-Devo dissentire-.
Lei mi guardò con un cipiglio interrogativo quindi continuai -Sono uscito con uno due anni fa, l'avevo conosciuto in una libreria a New York e ci siamo trovati con li stessi gusti, siamo usciti tre volte ma l'ultima ha detto apertamente di odiare i mutanti quindi lo silurato e da allora non esco con nessuno-.
-Perché non mi hai detto niente?-.
-Non me l'avevi chiesto e poi è acqua passata-.
Prima che Moira potesse ribattere mi rivolsi a i miei nuovi amici -Scusate-.
Charles chiese -Per cosa?-.
-Per la diversità d'opinione tra me e Moira-.
-Non preoccuparti Rachel anche tra me e Raven non è sempre rosa e fiori-.
Ad un certo punto sentì una voce maschile alle mie spalle -Ciao Rachel-.
La riconobbi e mi girai con un sorriso tra il sincero e il tirato -Ciao David-.
-Tutto bene?-.
-Si tu?-.
-Alla grande...- accorgendosi di Moira e gli altri disse -Non mi ero accorto che eri in compagnia-.
-Lei è mia sorella Moira MacTaggert agente della CIA-.
David sorrise e fece il saluto militare
-Signora al vostro servizio- Moira sorrise e lui continuò -Vi assomigliate parecchio-.
Io dissi -Siamo sorelle, comunque loro sono Charles Xavier e Raven Darkhölme miei...colleghi di lavoro-.
-Piacere-.
Charles e Raven alzarono la mano in segno di saluto e David chiese -Sono scrittori anche loro?-.
-Diciamo di si, mi stanno aiutando con un libro-.
-Sei a buon punto?-.
-Si...David non per essere scortese ma ora avrei da fare-.
-Devo solo dirti una cosa e poi basta-.
Dentro di me sospirai e annuì, poi guardai i miei amici e dissi -Aspettate vicino all'ingresso arrivo subito- loro annuirono e così io e David restammo da soli.
David era un uomo sui quarant'anni, capelli castani chiari corti, occhi azzurro cielo, un naso concavo e delle labbra sottili, si vestiva sempre con delle camicie allo stile cow-boy con i jeans e stivali di pelle, dovevo ammettere che era un bell uomo ed è sempre gentile e disponibile per me da quando mi sono trasferita qui,anche lui si era trasferito qui da un mese dopo la separazione con sua moglie che si era trasferita a Boston che li concesse di vedere la loro figlia una volta alla settimana quindi ci siamo trovati subito ma non è il mio tipo e sicuramente se scoprisse che sono una mutante non avrebbe più queste attenzioni per me, potrei sbagliarmi ma dopo tutto quello che è successo nella mia vita diffido delle persone.
David si grattò la testa e poi disse -Mi dispiace che ti disturbo-.
-No non mi disturbi David, allora che dovevi dirmi?-.
Sul suo viso si stampò un sorriso e disse -Ci sono novità-.
Anche io sorrisi e chiesi -Del tipo?-.
-Allora sai che avevo fatto domanda per uno studio legale di New York quasi un mese fa?-.
-Si eri euforico e deciso a diventare un avvocato-.
-Bè ho studiato legge ad Harvard, comunque stamattina mi è arrivata una lettera dallo studio-.
-Allora? Non tenermi sulle spine-.
-Mi hanno assunto, inizio da domani-.
-David sono così felice per te, te lo meriti-.
-Tracy mi ha detto che potrò vederla anche due volte alla settimana se tutto va bene e così posso pagarli una borsa di studio per la scuola in cui deciderà di andare quando raggiungerà l'età-.
-È una bella idea, si chiama Alison vero?-.
-Si-.
-Quanti anni ha?-.
-Quest'anno ne compie sei-.
-Bè a tempo per decidere dove andare, c'è altro?-.
Lui mi guardò sempre sorridendo -No...Si...-.
-Si o no?-.
-Si-.
-Parla dunque-.
-Volevo chiederti se...se stasera usciresti con me a bere qualcosa per festeggiare l'evento-.
Moira aveva ragione, David prova qualcosa per me ma io non provo niente per lui se non amicizia e se adesso accetto vorrà ancora uscire con me e io non voglio ferire i suoi sentimenti in pubblico, non voglio farlo nemmeno ora se devo essere sincera, lo guardai negli occhi e dissi -David da quando sono arrivata qui sei stato l'unico che mi ha dimostrato solidarietà e amicizia e non voglio ferire i tuoi sentimenti ma...credo che tu provi qualcosa per me ma io non provo niente per te in senso romantico e non potrebbe durare e non voglio ferirti, sei il mio migliore amico e mi sei stato vicino in momenti di grande dolore per me e sinceramente non vado bene per te, meriti di meglio e quella non sono io-.
Lui mi fissò con la delusione negli occhi e questo l'avevo messo in campo quando decisi di troncare sul nascere la cosa e dopo qualche altro secondo di silenzio disse -Va bene,non pensavo che i miei sentimenti nei tuoi confronti ti creasse fastidio-.
-Non mi da fastidio Dave, sono lusingata dei tuoi sentimenti per me semplicemente non provo per te la stessa cosa, spero che non cambi niente tra noi-.
-No certo che no-.
-Sono contenta, vedrai troverai la donna giusta per te e comunque la prossima volta che Alison viene a trovarti vorrei conoscerla-.
-Sarà fatto...va tranquilla mi ero preparato a un eventuale rifiuto-.
-Scusami ancora...Ahn!Prova ad andare da Clarissa-.
-Perché?-.
-Un uccellino mi ha detto che ha una gran cotta per te, adora le tue camice-.
Lui rise diventando rosso in viso e chiese -E questo uccellino a un nome?-.
-Può essere ma io non faccio la spia, provaci comunque è una brava ragazza-.
-Ci farò un pensierino, ci si vede Rachel-.
-Sicuramente! Ciao David- dopo avermi rivolto un sorriso a trentadue denti si voltò per tornare verso casa sua e quando arrivò alla porta mi salutò con la mano ed entrò.
Feci accomodare i miei nuovi amici e mentre mi toglievo il cappotto Aslan si strusciò sulle gambe di Charles che sorridendo cominciò ad accarezzarlo e disse -Tu devi essere Aslan-.
Gli andai vicino e dissi -Gli piaci e dovresti esserne onorato, sono in pochi a piacergli-.
-Allora lo sono-.
Sorrisi e poi prendendo in braccio il mio gatto dissi portandolo nella sua cuccia in salotto e dissi -Lascia in pace Charles tesoro hai sentito il veterinario, devi riposare-.
Raven chiese –Cosa gli è accaduto?-.
Io posando Aslan sull'cuscino morbido della cuccia risposi -Questo birbante è stato preso sotto la macchina, per fortuna che gli ha colpito le gambe perché se lo colpiva più indietro era spacciato-.
Moira affiancandomi disse -Mi ricordo come eri disperata per Aslan-.
-Bè sorellina li voglio bene-.
-Non ne avevo dubbi-.
Quando tutti e quattro fummo seduti sul soffice divano dissi -Ora che siamo soli e lontani da occhi indiscreti mi dite cos'è questa minaccia alla sicurezza nazionale?-.
Charles annuì e poi guardando mia sorella disse -Credo che sia meglio che inizi tu Moira-.
Lei annuì e poi guardandomi disse –Ieri io e Levine eravamo in missione a Los Angeles-.
-E di che missione si trattava?-.
-Stavamo seguendo il Generale Robert Hendry-.
-E perché? Non è una persona importante nell'esercito americano-.
-Si ed è per questo che lo tenevamo d'occhio, con la sua carica può decidere le sorti del mondo e quindi può mettersi in affari con gente non raccomandabile-.
-Ed è così?-.
Lei annuì e disse –L'ho seguito dentro lo Strip Club...- a quelle parole la guardai e lei disse -Non è colpa mia se è entrato li, comunque l'ho seguito ed ho scoperto che parlava di missili nucleari a Cuba con quattro persone: tre uomini e una femmina che poi ho scoperto essere mutanti-.
A quelle parole sgranai gli occhi e dissi
–Mutanti?-.
-Si e Charles mi ha dato la conferma-.
-Sapete chi sono?-.
-No-.
-Le sue intenzioni?-.
-Di sicuro bellicose ma specificamente non ne abbiamo idea-.
-Bene ora arriviamo alla domanda che mi preme da quando eravamo al bar, cosa volete da me?-.
Si guardarono e Moira disse -Dobbiamo fermarlo ma per farlo ci servono i mutanti quindi volevamo chiederti di unirti alla Divisione X-.
Io guardandola chiesi -Cosa? Volete che mi unisca a voi?-.
Mia sorella annuì e disse –Non possiamo sconfiggerlo nei modi tradizionali Rachel e Charles e Raven non possono combatterlo da soli, lo so che tendi a nascondere i tuoi poteri ma se riescono a convivere Hendry ad installare le testate nucleari a Cuba la Guerra Fredda sarà inevitabile e chi sa cosa faranno questi mutanti ostili, i tuoi poteri serviranno a tenere al sicuro tutta l’umanità-.
Io guardandomi le mani dissi -Moira non metto in dubbio che quei mutanti vogliano scatenare una guerra ma è degli esseri umani che mi preoccupo, che ne sai che quando scoprono cosa sappiamo fare non si rivolteranno contro di noi? Non sono mai stati capaci di comprendere chi è diverso da loro-.
-Lo ammetto e non posso garantirti che non si rivolteranno ma non tutti sono cattivi, ci sono gente innocente come nostra madre che pensa che voi mutanti siate gente speciale e che avete il loro stesso diritto, a questo non pensi?-.
-Certo che ci penso Moira, non sono insensibile-.
-Allora come mai sei restia ad aiutarci?-.
-Lo sai il motivo e non voglio parlarne-.
-Non sono come lui-.
Charles chiese -Lui?-.
Io risposi -Te lo dico ma non voglio approfondire, parliamo di nostro padre che non è stato proprio un bravo padre...-lo guardai e dissi –Non cercare di leggere la mia mente-.
Lui alzò le mani in segno di resa e disse -Non possiamo costringerti ad accettare ma vorrei che pensassi a bene a questa decisione, non vorrei che guardando la TV vedi che si è scatenata una guerra sapendo che tu potevi evitarla-.
Queste parole mi rimbombano in testa come un eco assillante, non sono mai stata una che sta a guardare mentre un uomo con propositi poco raccomandabili minaccia il mondo quindi questa è la mia occasione per fare del bene, questa è la mia decisione decisiva quindi dissi -Va bene, mi unirò alla Divisione X per fermare questo tizio e poi senza di me sareste perduti-.
Si guardarono contenti e Moira venne ad abbracciarmi dicendo -La mia sorellina combatte insieme a me, che bello!-.
-Moira! Mi stritoli così, ho capito che mi vuoi bene-.
Ridemmo e staccandosi Moira disse -Bene quando vuoi partiamo-.
-Cosa? Dobbiamo partire subito?-.
-Si, dobbiamo raggiungere il porto di New York prima di sera-.
-Perché?-.
-Il nostro uomo e la sua barca sono ammainati poco distante dal porto e volgiamo catturarlo-.
-Che botta di fortuna-.
-Già, Jason ci aspetta al porto con una nave quindi Rachel preparati che insieme a Charles e Raven cercherete di acciuffarlo-.
-Va bene sorellona ma chi è Jason?-.
-L'Agente Jason Owen è a capo diciamo della Divisione X, lui ne è il fondatore e ha salvato dalla prigione Charles e Raven-.
Guardai i diretti interessati e chiesi
-Prigione?-.
Charles disse -Lunga storia, siamo andati dai capi della CIA per informarli del pericolo ma scoprendo cosa sappiamo fare volevano sbatterci in gatta buia, che storia-.
-Già, comunque mi posso fidare di lui?-.
Moira rispose -Non c'è nessuno meglio di lui che ti può donare la sua fiducia, possiamo fidarci-.
-Bene allora, lascia che sistemi Aslan con David e a preparare una borsa con le mie cose e poi andiamo, voi se volete prendetevi qualcosa da bere- detto questo mi avviai a fare queste cose, chi l'avrebbe mai detto che questa visita mi avrebbe cambiato la vita per sempre e non sono pentita minimamente perché mi ha portato a conoscere lui, il possessore del mio cuore e alla nascita di un gruppo straordinario.Personaggi e Interpreti:
-David "Dave" Turner = Bradley Cooper.
Angolo Autrice:Buongiorno fratelli mutanti.
Ecco a voi il secondo capitolo.
Rachel finalmente ha scoperto l’esistenza di Sebastian Shaw e il motivo perché Moira, Charles e Raven volevano parlare con lei, diffidente verso la razza umana decide ugualmente di unirsi alla Divisione X per fermare Shaw e i suoi piani.
Poi Rachy ha un pretendente ma il suo cuore appartiene a...non ve lo dico.
Al prossimo capitolo.
STAI LEGGENDO
X-Men: The Arrow.
ФанфикEssere considerati diversi non è mai una bella cosa ma la cosa peggiore è quando la paura ti condiziona per poi tramutarsi in rabbia, l'essere umano a paura di ciò che è diverso quindi questa paura si tramuta in odio verso coloro che sono diversi. P...