Dopo aver sistemato Aslan e avermi preparato una valigia con tutto l'occorrente partì con Moira, Charles e Raven per il porto dove un agente alleato dei mutanti ci avrebbe permessi di raggiungere il mutante malvagio sulla sua imbarcazione e fermarlo, non ho mai lasciato la mia casa e nemmeno partecipato a una missione di tale portata dove il destino della razza umana e quella mutante sono a rischio per questo fanatico e questa responsabilità ricade su di me ora...non posso fallire.
Ero in auto guardando pensierosa fuori dal finestrino che non mi accorsi che Raven mi chiese -Rachel ora siamo agenti della CIA?-.
Io la guardai assente e chiesi a mia volta
-Cosa dici Raven?-.
-Se siamo agenti della CIA?-.
-Credo di si ma chiedi a mia sorella, lei è nella CIA-.
Quando glielo chiese Moira che era al volante rispose -Non siete propriamente nella CIA Raven perché avete visto com'è andata a finire, ma potete considerarvi...che ne so...ragazzi aiutino!-.
Dopo un pò di silenzio dissi -Agenti X-.
Raven guardandomi sorridente disse
-Mi piace! Hai una mente geniale Rachel-.
Risi e dissi -Non esagerare-.
Moira disse -Mia sorella gli piace fare la modesta ma lei è molto intelligente-.
-Lo sei anche tu Moira-.
-Se lo dici tu-.
Ad un certo punto nella mia testa sentì la voce di Charles dire "Vedrai Rachel non fallirai".
"Charles lo sai che detesto che mi leggi la mente".
"Scusa".
"Non importa, comunque sicuro che sia all'altezza della missione?".
"Sicuro, hai capacità incredibili Rachel e siamo fortunati ad averti con noi".
"Grazie Charles non sono abituata a tutto questo, avere responsabilità sulle tue spalle e avere sopratutto quella di dover salvare il mondo".
"Nemmeno io sono abituato a tutto questo ma ho il potere di impedire una terza guerra mondiale e non ho nessun diritto di voltare la testa dall'altra parte".
"Se per questo nemmeno io Charles, sono solo preoccupata di fallire tutto qui".
"Non accadrà Rachel te lo prometto".
"Ora tocca a te spifferarmi cosa ti ronza in testa".
"Io? Non mi ronza in testa niente".
"Puoi darla a bere a Moira ma non a me, sarò stata pensierosa e assente anche io ma anche tu non eri di compagnia, lo dici con le buone o devo pensarci io?".
"Okey te lo dico".
"Alleluja, allora di che si tratta?".
"Più ci stiamo avvicinando al porto più sento una strana presenza".
"Presenza? Di che tipo?".
"Non lo so".
"È un essere umano almeno?".
"Si ma è come ho percepito te quando sei entrata nel bar".
"È un mutante allora".
"A quanto pare si".
"Non è che sia quello che cerchiamo?".
"No, lui lo percepisco diversamente dall'altro mutante".
"Dobbiamo sbrigarci allora".
"Già, sta diventando buio".
Io guardando mia sorella dissi
-Dovremmo sbrigarci Moira-.
-Sto accelerando, non vedi l'ora di arrivare?-.
Charles disse con un sorrisetto -Il tempo stringe agente MacTaggert ed è vitale arrivare in tempo-.
-Perché?-.
-Ho percepito qualcosa-.
-E cosa?-.
-Lo vediamo quando arriviamo-.
-Sei sempre così criptico Charles?-.
-A volte, porti pazienza Moira tutto a tempo debito- io feci un risolino divertito e poi per tutto il viaggio parlai con Raven.
Arrivati al porto trovammo l'agente della CIA Jason Owen che con le mani dentro le tasche del cappotto nero parlare con dei uomini per poi avvicinarci a noi sorridente e disse
-Eccovi qui finalmente-.
L'Agente Jason Owen era un uomo come dire...grasso, capelli corti e riccuoluti di un nero pece,guance paffute, occhi castano scuro, labbra carnose e vestito in giacca e cravatta come un vero agente.
Moira anche lei con le mani dentro il cappotto nero disse -Scusa il ritardo Jason, ho recuperato un altro membro per la Divisione X-.
-Davvero Moira?-.
-Si-.
-Chi sarebbe?-.
Moira guardandomi mi indicò con la mano e disse -Lei è Rachel MacTaggert mia sorella minore-.
Lui mi guardò sorridendo e chiese -Ed è una mutante?-.
Moira sorridendo rispose -Si-.
-Hai sempre avuto una mutante vicino a te e non me lo hai mai detto?-.
-Non potevo Jason, dovevo mantenere il suo segreto-.
-Non ci avevo pensato-.
Guardandomi eccitato disse -Per me è un onore conoscerla Rachel MacTaggert e lascia che ti dia il benvenuto nella Divisione X-.
Io ricambiando il sorriso risposi
-Anche per me conoscere lei agente Owen e grazie per il benvenuto- guardai Charles e nella mente chiesi "Che ha? Sta bene? Mi ha guardato come se fossi dio in terra".
Lui sorrise e rispose "Sta bene solo che...come dire...venera i mutanti, ne e affascinato".
"Oh! È il primo umano che trovo che gli piace un mutante".
"Bè a quanto pare lui gli piacciono i mutanti, lo so che sembra strano ma è un brav uomo".
"Ne sono sicura" poi guardando Jason dissi
-Sono felice di poter avere la possibilità di salvare delle vite-.
-E noi di averla dalla nostra parte signorina MacTaggert, avere tre mutanti nella Divisione X è un grande traguardo e soprattutto con dei bellissimi poteri come i vostri-.
-Lei è troppo gentile agente Owen-.
Moira sorridendo disse -È il suo pregio più grande-.
Charles disse -Non per rovinare l'atmosfera ma se non ci sbrighiamo rischiamo di perderlo-.
Moira disse -Charles ha ragione sarà meglio sbrigarci-.
Jason si voltò verso gli uomini che erano nel porto e gridò –Ragazzi tutti sulla nave sgomberiamo!- e ci avviammo tutti e cinque sulla nave della Divisione X.
Piano piano che ci avvicinavamo allo yacht del mutante la ansia cresceva in me sempre di più, mi trovavo sul ponte con Charles, Raven, Moira e Jason a guardare il nostro obbiettivo avvicinarsi sempre di più con le mani dentro le tasche del cappotto cercando un po di calore essendo che l'aria marina mi solleticava le guance e dissi -Dovremmo esserci, Charles puoi sapere cosa ci aspetta?-.
Lui che abbracciava Raven per trasmetterli calore rispose -Sto già provedendo- e finite queste parole il capitano della nave puntò i fari verso lo yacht e gridò -Questa è la marina degli Stati Uniti d'America restate dove siete!-.
Dopo pochi secondi da questo avvertimento Charles si premette i palmi sulle tempie facendo versi di dolore e quando tornò normale chiesi andandogli vicino -Tutto bene Charles?-.
-Si tranquilla-.
-Allora che succede su quel maledetto yacht? Lo hai trovato?-.
-Si era li ma sono stato tagliato fuori-.
-In che senso?-.
-Con lui c'è una telepate-.
Jason chiese -Una telepate Charles? Ne è sicuro?-.
-Sicurissimo agente Owen, mi dispiace ma non sarò di grande aiuto questa volta-.
Raven disse -Non è colpa tua-.
Io dissi -Già non potevi saperlo-.
Moira avvicinandosi a noi disse -Non siamo di alcun aiuto qui, rientriamo- dette queste parole dallo yacht si formarono due potenti tornadi che si stavano avvicinando a noi minacciosamente quindi corremmo dentro la nave per ripararci dall'impatto che fu imminente e che mi fece sbattere violentemente contro la parete di ferro della nave facendomi per pochi secondi tutto sfocato per poi sentire due mani prendermi i bracci e alzarmi, guardai il proprietario e vidi Moira guardarmi preoccupata per poi chiedermi -Mio Dio Rachel! Tutto bene?-.
-S...Si sto bene-.
-Mi hai fatto preoccupare a morte-.
-Chi è il defficente che ha creato quei tornadi? Non sono per niente normali-.
Charles venendomi vicino rispose
-Infatti non lo sono, gli ha creati un mutante e si trova con quello per cui siamo venuti-.
-Si sono messi in società a quanto pare-.
Jason che era dietro di noi disse
-Sicuramente sarà così signorina MacTaggert ma senza Charles non riusciremo a capire cosa succede quindi propongo di lasciar fare agli uomini che ci hanno accompagnato-.
Raven che era davanti a lui annuì e disse
-Concordo-.
Non avendo scelta stavamo per scendere in sottocoperta ma ad un certo punto Charles si fermò a metà strada e con due dita sulle tempie disse -Fermi!Fermi!-.
Io preoccupata chiesi -Cosa succede?-.
-C'è li ho!-.
Moira chiese speranzosa -Dici sul serio?-.
Lui sorridendo rispose -Si...-poi si fece stranamente serio e continuò -C'è qualcun'altro in mare!-.
Io chiesi -Cosa?-.
-C'è una persona in mare ed è il mutante che ho percepito-.
-Ne sei sicuro?-.
-Si- senza farcelo ripetere io e Charles tornammo fuori con i nostri amici alle calcagna.
Arrivata al parapetto vedi un sottomarino scendere sempre più in profondità e chiesi
-Cosa cavolo è?-.
Charles con le dita sulle tempie disse
-Il mutante è nel sottomarino! Sta scappando-.
Raven aggiornse -Dobbiamo fermarlo!-.
Jason gridando al capitano
-Fermatelo!-.
Durante questo trambusto di ordini vidi dietro al sottomarino una scia strana e guardando bene vidi che era un uomo con la tuta da sub e le mani tese verso il sottomarino ma si stava immergendo con lui quindi dissi
-Charles guarda in acqua, c'è un uomo-.
A queste parole si voltarono e Moira chiese
-Un uomo?-.
Io risposi -Si e si sta immergendo con il sottomarino, guardate-.
Tutti guardarono verso lo strano uomo in mare e Charles dopo aver tolto le due dita dalle tempie gridò
-Lascialo andare! Lascialo andare!-.
Io chiesi -Come lasciarlo andare?-.
Lui mi guardò e rispose –Se non lo fa morirà-.
Moira disse -Ma così lo perderemo-.
Io dissi -Come l'abbiamo trovato una volta lo troveremo ancora, l'importante è salvare quel sconsiderato-.
Quando mi voltai vidi Charles che si stava togliendo il cappotto e chiesi
-Cosa fai?-.
-Mi butto, non molla la presa- e si avviò di corsa verso una specie di trampolino di ferro e andandogli dietro dissi -Ma rischi di fare la sua stessa fine Charles-.
-Non ho scelta Rachel- e detto questo si buttò senza darmi modo di ribattere.
Ero così attenta alla situazione di Charles e quell'uomo che non mi accorsi che Moira e Raven erano al mio fianco e mi sorella disse -Ci mettono tanto-.
Io guardandola dissi -È questo che mi preoccupa-.
Raven disse -Charles si sente in dovere di salvare tutti, anche chi non cosce compresa la sottoscritta-.
Io chiesi –Come mai dici questo?-.
-Fino all'età di dieci anni ero una vagabonda che andava in cerca di cibo nelle case perché i miei genitori mi avevano abbandonata per quello che sono e grazie a questo potere ero riuscita sempre a farla franca sempre ma non ci riuscì con Charles, lui ha capito che non ero sua madre e mi ha svelato che non ero l'unica al mondo...- sospirò e continuò
-Lui e sua madre mi hanno preso con loro e sono diventata una figlia per sua madre e una sorella per Charles, io e lui ci vogliamo bene-.
Sorrisi e dissi -Lo vedo, credimi a te ti è andata meglio Raven-.
-È per tuo padre che dici questo?-.
Io annuì -Per tutta la vita mi ha trattata come un abominio e solo mia madre e Moira mi hanno trattata come una persona-.
-Mi dispiace Rachel-.
-È acqua passata-.
Ad un certo punto vidi Charles tenere l'uomo ancora con le mani alzate da dietro per trattenerlo e poi lo sconosciuto dopo essersi arreso lo spinse via da lui quasi in malo modo dicendo una cosa a me sconosciuta e Moira guardando il mare disse -Ormai lo abbiamo perso, il sottomarino se ne sta andando-.
Io guardandola dissi -Ormai non ci possiamo fare più niente Moira, però possiamo...- mi bloccai a metà frase perché sicuramente a causa della scia lasciata dal sottomarino Charles e l'uomo furono trascinati sott'acqua verso il fondo dell'oceano e gridai
-CHARLES!-.
Dopo un pò di riflessione constatai di avere la capacità di salvarli e le grida disperate di Raven mi fecero prendere una decisione quindi trascinai Moira lontano dal parapetto per potergli parlare da sola e dissi
-Vado a salvarli-.
-Cosa? E come...- si bloccò intuendo cosa volevo fare e continuò -No Rachel ti prego non lo fare-.
-Vuoi che muoiano Moira perché solo così cambierò idea-.
-Certo che non voglio che muoiano-.
-Allora devo farlo, non ho scelta sorella-.
-Hai una scelta-.
-Qual'è?-.
-Lasciare fare a questi uomini-.
-Allora sono già morti, lo sai anche tu che l'unico modo per salvarli è che usi il teletrasporto-.
-Ma lo sai cosa ti accade quando usi quel potere-.
-LO SO DIAMINE!...Moira sono pronta ad accettare le conseguenze ma ricorda che più tempo perdiamo a discutere più rischiano di morire-.
Lei sospirò e disse - Da sorella maggiore dovrei proibirti di fare questa cosa ma Charles e quell'uomo sono in pericolo, vai-.
Raven si avvicinò e chiese -Che fai Rachel?-.
Io togliendomi il cappotto nero risposi -Vado a riportare il culo di Charles e quell'uomo all'asciutto-.
-E come farai?-.
Io passando il cappotto a Moira restando solo con la camicia azzurra, gonna di pelle nera e stivali lunghi di pelle dissi -Semplice Raven...Teletrasporto- e detto questo nella mia mente mi immaginai Charles e quell'uomo in acqua molto nitidamente e poi scoparsi diventando completamente invisibile.
Dopo pochissimi secondi riapparsi in acqua vicinissima hai due e dopo avergli agguantati nella mia mente mi immaginai il ponte della nave lontano da occhi indiscreti e riscomparii un'altra volta portandomi dietro i due naufraghi.
L'atterraggio fu più brusco di quello che mi aspettavo, atterrammo tutti e tre sul ponte di legno della nave tutti fradici e inzuppati di acqua marina e dissi -Povero il mio sedere, per fortuna che so nuotare-.
Charles un pò boccheggiando chiese
-Che diamine è successo?-.
Io guardandolo risposi -Cosa vuoi sia successo Xavier, ho usato il teletrasporto e sono venuta a riportare le vostre chiappe all'asciutto-.
-Un esperienza...strana-.
-La prima volta è così-.
-Grazie-.
-Figurati-.
Poi portai l'attenzione sull'uomo sconosciuto: era alto 1,83, doveva avere sui ventotto anni, capelli corti con la riga sul lato destro di un castano chiaro, occhi di un grigio metallo, labbra sottili, niente barba, corpo muscoloso e ben formato e portava una tuta da sub nera bagnata fino all'osso,ero così impegnata a guardarlo che non mi accorsi che anche lui mi guardava e chiese
-Chi...siete voi?-.
Charles dopo essersi ripreso rispose
-Mi chiamo Charles Xavier-.
Io dopo di lui risposi -Rachel MacTaggert, tocca a te dirci chi sei-.
Lui dopo essersi seduto rispose -Mi chiamo Erik Lehnsherr...- dopo pochi secondi continuò -Pensavo di essere l'unico-.
Dopo che ci fummo alzati Charles disse -Bè non lo sei, non lo sei mai stato-.
Lui dopo un impercettibile sorriso disse
-Siete mutanti quindi... che poteri avete?-.
Charles rispose -Io sono un telepate, possiedo la capacità di leggere nella mente e tutto quello che riguarda quel campo-.
Io risposi -Io posso creare elettricità dalle mani a una potenza illimitata, posso creare i terremoti e posso teletrasportarmi dove desidero-.
A quelle parole lui sgranò gli occhi e disse
-Tre poteri? Com'è possibile?-.
Io dissi -Sono nata così-.
Charles aggiunse -Rachel possiede una tripla mutazione, possiamo definirla speciale e unica...ora vorremmo sapere il tuo di potere-.
Lui continuando a guardarmi rispose
-Controllo i metalli e i campi magnetici,posso creare campi di forza magnetici e posso volare grazie hai poli magnetici-.
Io dissi -Insomma sei un...Signore del Magnetismo-.
-Se vuoi chiamarmi così non mi dispiace affatto- per poi rivolgermi un sorriso malizioso che rendeva le sue labbra sottili perfette e tentatrici.
Scossi la testa e dissi -Insomma volevi impedire che quel mutante scappasse e per farlo mi sono dovuta fare il bagno prima del previsto-.
-Mi diapiace la mia testardaggine non ha limiti-.
-Bè la prossima volta avverti prima delle tue intenzioni così...- ad un certo punto notai che la faccia di Erik si era trasformata in una maschera di preoccupazione e non solo la sua ma anche quella di Charles che disse
-Rachel ti sanguina il naso!-.
Con le mie dita sottili toccai il liquido rosso che scendeva dal mio naso e feci appena in tempo a portarmi la mano davanti agli occhi che vidi i due uomini vorticare su se stessi per poi diventare completamente nero.
Il prezzo da pagare per aver usato il teletrasporto è questo e devo pagarne le conseguenze.
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X-Men: The Arrow.
FanfictionEssere considerati diversi non è mai una bella cosa ma la cosa peggiore è quando la paura ti condiziona per poi tramutarsi in rabbia, l'essere umano a paura di ciò che è diverso quindi questa paura si tramuta in odio verso coloro che sono diversi. P...