Quando ero partita dalla mia casa a Brooklyn per impedire a un pazzo di distruggere il mondo non pensavo che avrei incontrato altre persone come me, invece ho incontrato Charles, Raven e adesso Erik, un uomo affascinante in grado di controllare i metalli e che per me aveva un attrazione magnetica...non so cosa mi stava succedendo.
Dopo avermi fatto una doccia per togliermi via la salsedine ed essermi vestita con un vestito nero e stivali lunghi di pelle nera decisi di salire in coperta per prendere un pò d'aria per schiarire le idee ancora annebbiate per quanto successo ma per mia sfortuna ad aspettarmi c'era Moira che mi fece il terzo grado e finalmente quando riuscì a rassicurarla delle mie condizioni mi avviai a prua e restai appoggiata al parapetto persa nei miei pensieri...è una mia abitudine quando sono agitata per qualcosa.
Non so quanto tempo ero lì a bearmi dell'aria che mi scompigliava i capelli ma ad un certo punto sentì Charles dire -Rachel finalmente ti abbiamo trovato-.
Mi voltai e lo vidi che veniva verso di me sorridente insieme a un serio Erik e quando si avvicinò dissi -Volevo restare da sola con i miei pensieri-.
Erik chiese -Ti capita spesso di stare da sola con i tuoi pensieri?-.
Lo guardai e risposi -Mi piace la solitudine-.
Mi sorrise e disse -Ti capisco, piace anche a me-.
Ricambiai il sorriso e poi accorgendomi della faccia strana del telepate chiesi -Charles tutto bene?-.
-Si...perché me lo chiedi?-.
-Bè hai una faccia da funerale per dire un eufemismo e poi non serve essere un telepate per capire che hai qualcosa che non va-.
Lui ed Erik si guardarono, cosa che mi fece insosspettire, e il primo disse -C'è qualcosa-.
-Allora parla non ti mangio mica-.
Lui sospirò e disse -Ci preoccupa cosa ti è successo prima-.
-E perché mai?-.
Erik disse –Che domanda, quello che ti è successo non è normale e tu la prendi con leggerezza- pareva un pò irritato e non so il motivo.
Charles lo guardò scuotendo la testa e disse –Quello che Erik intende dire è che non ho mai visto nessuno svenire in quel modo e vorremmo sapere il motivo-.
Guardai le onde infrngersi sulla prua e sospirando dissi -Da che ho memoria mi succede sempre-.
-Perché? Qual'è la causa?-.
Li guardai e risposi -Mi succede ogni volta che uso il teletrasporto, non so perché mi capita ma Moira cerca sempre di non farmelo usare-.
-Ti capita anche con gli altri poteri?-
Scossi la testa e risposi -Con i fulmini e il terremoto non ho mai avuto nessun problema, solo con questo-.
-Sarà sicuramente perché non sei abituata ad usarlo-.
Erik incociando le braccia al petto disse -Se poi lo sopprimi è anche peggio, non ascoltare tua sorella-.
Lo guardai e chiesi -Perché non dovrei ascoltare mia sorella?-.
-Se non è una mutante non può capire-.
-Hai ragione, non è una mutante però è l'unica che mi è stata accanto quando tutti mi avevano abbandonata quindi gli devo molto-.
Lui abbassò gli occhi e disse -Scusa non volevo offendere tua sorella, intendevo che sopprimere così a lungo questo potere ti ha fatto molto male quindi o ti abitui a usarlo o non usarlo affatto-.
Charles sospirò e disse -Concordo con Erik anche se non ha tatto quando si parla di comunicare con altre persone-.
Erik sbuffò e sorridendo dissi -Vedrò cosa fare, per ora voglio solo tornare a terra-.
-A chi lo dici amica mia, comunque siamo qui per ringraziarti per averci salvato anche se sei stata male-.
Sorrisi hai due e dissi -Per me è stato un piacere, farei questo e altro per i miei amici- guardai il mare e poi continuai -Dove andiamo quando attracchiamo?-.
Charles rispose -Andiamo alla Divisione X, dobbiamo trovare Shaw prima che faccia qualcosa di disastroso-.
Erik annuì e disse -Lo farà di certo-.
Lo guardai e chiesi -Cosa te lo fa credere?-
Mi guardò e rispose –Perché lo conosco e molto da vicino-.
Charles disse -Un motivo in più per trovarlo-.
Io che volevo constatare una cosa chiesi -E quando lo avremmo trovato? Di certo non possiamo lasciarlo in libertà dopo quello che ha fatto-.
Charles rispose -Lo arrestiamo-.
Erik scosse la testa e arrabbiato disse -Così che può evadere? No no lo uccidiamo-.
Charles lo guardò sconcertato e disse
-Ammazzarlo non ti ridarà ciò che hai perso Erik e non è la soluzione-.
L'altro lo feomteggiò e disse -Hai ragione non riavrò ciò che ho perso ma avrò la vendetta che cerco ed è la soluzione, un parassita in meno a cui pensare-.
-La vendetta ti porterà altro che male nella tua vita, dovresti lasciartela alle spalle-.
-Non posso-.
Io sbuffai e dissi -Se permettete ci sarei anche io qui-.
Charles mi guardò e disse –Scusa non...-.
L'altro lo interruppe -Rachel tu che ne pensi?- mi piaceva come diceva il mio nome.
Li guardai e dopo un attimo di riflessione risposi -Per quanto uccidere non è nel mio stile perché penso fermamente che togliere la vita ad un altra persona è la cosa più sbagliata che si possa fare devo dare ragione a Erik, se fosse umano non ci sarebbe nessun problema ma è un mutante e ho visto di che forze dispone-.
Erik mi sorrise grato e Charles stava per ribattere ma venimmo interrotti da un marinaio che disse -Scusate il disturbo ma l'agente Owens mi ha detto di avvisarvi che stiamo per attracchare-.
Charles si mise le mani nelle tasche dei pantaloni e dissi -Grazie per averci avvisato marinaio- quello mi guardò sorridendo e se ne andò facendo sbuffare Erik, stare qui a discutere mi ha portato via la condizione del tempo.
Arrivammo alla Divisione X la mattina dopo ore di macchina in cui l'ho passata tra Moira e Erik che è rimasto taciturno per quasi tutto il viaggio anche se nemmeno io ero tanto loquace ma lasciamo perdere, quell'uomo era avvolto dal mistero che mi aveva attratta appena posai gli occhi su di lui ma c'era molta rabbia in lui che mi faceva preoccupare, era completamente diverso da Charles per molte sfaccettature ma ognuno è fatto come è fatto quindi non posso giudicare e poi scoprirò il mistero che cela dietro Erik Lehnsherr...sono brava in questo.
Appena scesi dall'auto vidi un grande stabile di cemento grigio chiaro e Jason disse -Ecco il mio laboratorio!-.
Io dissi -È molto...carino-.
Erik al mio fianco commentò -Fantastico-.
Jason ignorandolo disse -Ora seguitemi, abbiamo molto da fare-.
Noi non obbiettammo e seguendolo continuò -Il mio compito era quello di investigare sull'applicazione di poteri paranormali alla difesa militare-.
Erik disse - O all'attacco-.
Io guardandolo dissi –Cercheremo di essere più discreti possibili così non attireremo l'attenzione degli umani, attaccare non ci serve-.
Erik mi guardò a sua volta e disse –È quello che punterà lui-.
Charles intervenne -Allora glielo impediremo-.
Lui lo guardò e disse -Ci ho già provato più di una volta Charles e non ha funzionato-.
Io dissi -Forse perché eri da solo, ora siamo più di uno-.
Raven aggiunse -Insieme si è più forti-.
Erik si mise le mani in tasca e disse -Come volete-.
Lo fissai e dissi -Sei poco propenso a collaborare vedo-.
-Non mi fido delle persone che conosco da poche ore-.
-Pensavo che averti salvato la vita mi avesse fatto ottenere un punto in più della tua fiducia-.
-Tu sei un caso a parte, mi fido più di te in questo momento fiorellino-.
A quelle parole arrossì e sorridendo dissi
-Bè...grazie-.
-Non c'è di che- e mi sorrise cosa che mi fece arrossire ancora di più.
Jason disse -Il signor Shaw, o "Schmidt" come preferite chiamarlo, lavora con i russi-.
Io commentai -Di bene in meglio-.
Lui mi sorrise e continuò -Ci servirà il vostro aiuto per fermarlo-.
Charles disse -Meraviglioso, così noi saremo la nuova "divisione mutanti" della CIA?-.
Jason lo guardò e rispose -Qualcosa del genere-.
Entrammo nell'edificio e l'atrio era spazioso con il segno della Divisione X sul pavimento lucido e due rampe di scale che portavano al piano superiore, poi vidi un lungo corridoio che portava da qualche parte e stranamente Jason ci condusse li e disse
-Come ho detto avrete la tecnologia per trovare Shaw e non sarebbe stato possibile senza una persona, ora ve la faccio conoscere- io e io miei amici ci guardammo e lo seguimmo.
Il corridoio portava in una grande stanza tutta scura e Jason disse -Questo è il Laboratorio-.
Io dissi -Bello ma devo dire che è poco illuminato-.
Ad un certo punto una voce maschile disse
-È quello che ripeto sempre all'agente Owens ma le mie parole sono andate sempre al vento-.
Ci voltammo e vidi un ragazzo sorridente che ci guardava e quando si avvicinò Jason disse -Ecco la persona di cui vi parlavo-.
Lui ci sorrise e disse -E' un piacere conoscervi-.
Io in modo gentile dissi -Piacere di conoscerti anche per noi-.
Lui arrossì sorridendo ed Erik al mio fianco sbuffò di nuovo così piano gli chiesi -Tutto bene Erik? È la seconda volta che sbuffi oggi-.
-Sto bene non preoccuparti...è che è il secondo ragazzo che ti guarda con gli occhi fuori dalle orbite-.
Ridacchiai a queste parole e chiesi -Geloso per caso?-.
-Geloso? Io? Fammi il favore-.
Abbassai gli occhi e chiesi -Quindi non mi ritieni abbastanza bella per essere geloso dei loro sguardi?-.
-Cosa? Sei bellissima...non...non...- sospirò e continuò -Scusami per prima, mi sono espresso male-.
-E cosa volevi dire?-.
-Ti trovo bellissima ma ti ho appena conosciuta però sento che posso fidarmi di te e che quindi, a rigor di logica, siamo amici-.
Risi e dissi -A rigor di logica ci siamo appena conosciuti Erik Lehnsherr ma chiuderò un occhio-.
-Te ne sono grato-.
Ad un certo punto nella mia testa si insinuò la voce di Charles "Vedo che state legando".
"Sei ancora qui Charles?".
"Pensavi che me ne fossi andato?"
"No che pensi".
"Percepisco una certa nota di ironia nella tua voce".
"Sei perspicace".
"Rachel!".
"Scusa".
"Non importa, ci stiamo muovendo se te ne sei accorta?".
"Cosa?" in quel momento vidi che lui,Raven, Moira e Jason che seguivano il ragazzo in un altro corridoio così guardai Erik e chiesi
-Perché non sei andato con loro?-.
-Volevo aspettarti-.
-Che gentiluomo-.
-Lo sono con le belle signorine-.
-Dai cammina cupido- lui rise e insieme raggiungemmo i nostri compagni.
Arrivammo in una specie di hangar illuminato con delle grosse lampade e quando mi posai sulla ringhiera dissi-Almeno qui è illuminato-.
Lui mi guardò e disse -È il mio posto preferito-.
Erik posato sulla ringhiera di fianco a me commentò -Contento tu-.
Hank lo ignorò e disse -Ho saputo che avrete bisogno di tecnologia per dare la caccia a quel mutante pazzo-.
Guardai in alto e vidi appeso al soffitto un modellino di un aereo nero e chiesi -Che aereo è quello? È bellissimo-.
Gli altri guardarono a sua volta e dopo aver abbassato gli occhi vidi il ragazzo sorridere e disse -L'hai notato vedo-.
Io eccitata dissi -Come non potrei è...stupendo-.
Lui arrossì e chiese -Vuoi che ti spiego che aereo è?-.
-Si per favore-.
Mi sorrise e disse -È supersonico, l'aereo più all'avanguardia mai costruito- lo guardò sorridendo e continuò -Dovreste vederlo in azione...è incredibile-.
Gli sorrisi e dissi -È veramente incredibile...ehm!-.
Jason capendo che non ci eravamo presentati disse -Hank, loro sono le nuove reclute speciali di cui ti parlavo: Charles Xavier, Raven Darkhölme, Erik Lehnsherr e Rachel MacTaggert e in più l'agente della CIA Moira MacTaggert...- lui ci salutò e Owens continuò –Lui è Hank McCoy, è uno dei nostri giovani ricercatori di maggiore talento-.
Lui mi fissava sorridendo ma si vedeva che era un ragazzo timido e dissi -Il più giovane ricercatore di maggior talento è? Se hai creato tu l'aereo le parole di Jason sono vere Hank-.
Arrossì e disse -G...Grazie signorina MacTaggert-.
-Chiamami Rachel-.
-Rachel...okey-.
Ad un certo punto Charles gli strinse la mano e sorridendo disse -È una meraviglia! Un altro mutante è già qui...- guardò Jason e continuò -Perché non c'è l'ha detto?-.
Owens lo guardò stranito e chiese -Detto cosa?-.
Charles capì che nessuno sapeva il suo segreto e disse -Perché non lo sapeva...- sospirò e guardando Hank continuò -Sono terribilmente mortificato-.
Lui annuì con lo sguardo per terra e Jason avvicinandosi esclamò -Hank...-.
-Non l'ha chiesto così io non l'ho detto-.
Io posandogli una mano sulla spalla dissi
-Molti vogliono nascondere di essere mutanti e non sei l'unico, anche io l'ho fatto finché ho scoperto ciò che sono ed è stato Charles ha fammi capire che sbagliavo-.
Ad un certo punto Raven chiese -E la tua mutazione qual'è? Che sei super intelligente?-.
Hank spostò lo sguardo su di lei che vedendola si trasformò in uno sguardo innamorato vedendo il sorriso della mia amica e sorrisi anche io, quei due sarebbero perfetti insieme.
Charles disse -Direi di si, Hank si è laureato ad Harvard a sedici anni-.
Lui abbassò gli occhi e disse -Vorrei fosse solo questo-.
-Sei fra amici adesso Hank, puoi mostrarti-.
Io dissi -Non temere, nessuno qui ti può giudicare-.
Lui annuì e dopo essersi tolto le scarpe vidi il motivo per cui era restio a mostrarsi: i suoi piedi erano come le scimmie ma erano di colore umano e io e Charles esclamammo insieme -Splendido!-.
Hank ci sorrise e avvicinandosi all'aero disse -Scusate...- fece un salto acrobatico e si appese con i piedi a un'ala ed esclamò
-Ta-dà-.
Io risi e dissi -Cavolo sei bravo-.
-Grazie Rachel-.
Raven si avvicinò a lui e disse -Sei fantastico-.
Io dissi -Sottoscrivo in pieno-.
Lui ci guardò e chiese -Davvero?-.
Raven ed io rispondemmo -Davvero- e guardandoci scoppiammo a ridere.
Jason con le mani dentro le tasche dei pantaloni disse -Hank ti sei fatto dei nuovi amici-.
-A quanto pare si signore-.
-Bè essendo che abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile vorrei inseriti nella Divisione X, ti andrebbe?-.
Lui ci guardò e raggiante rispose -Per me sarà un onore signore-.
-Bene allora benvenuto Hank alla Divisione X della CIA Hank ed ora vi mostro dove alloggerete-.
Io a quelle parole chiesi -Dobbiamo alloggiare qui?-.
Jason mi guardò e rispose -Si, non potete uscire-.
-Cosa? Perché mai?-.
-I miei superiori volevano sbattervi in cella ma sono riuscito ad avere la vostra custodia a patto che non ve ne andiate in giro come se niente fosse-.
-Fantastico! Sono una carcerata-.
-No signorina MacTaggert solo non può uscire senza un motivo, perché gli interessa?-.
-Per Aslan-.
Erik chiese -Chi è Aslan?-.
Lo guardai e risposi -Il mio gatto-.
Jason sospirò e disse -Senta lei deve stare qui però potrà andare dal suo gatto appena possibile-.
-Grazie agente Owens-.
-Di nulla, adesso seguitemi- e con la prospettiva che sarei andata da Aslan al più presto seguì Jason verso i nostri alloggi.
La mia camera era vicina a quella di Erik e davanti avevo quella di Charles, Raven, Hank e Moira che erano entusiasti delle loro camere e lo ero anche io, quando uscì dalla stanza trovai Erik e Charles ad attendermi e sorpresa chiesi -Ragazzi come mai qui?-.
Charles sorridendo rispose -Raven è con Hank vicino al modellino dell'aereo e Moira è ad un breafing quindi siamo rimasti solo noi tre, ti va di mangiare qualcosa in mensa con noi?-.
Raggiante per l'invito risposi -Certo andiamo, ho voglia di un bel brioches alla crema-.
Erik disse -Io uno con la cioccolata-.
Charles sorridendo aggiunse -Anche io quindi andiamo e abbuffiamoci-.
Io ed Erik ci guardammo e dissi -Ci stiamo- e insieme andammo in mensa a fare colazione.
Dopo quasi due ore in mensa a parlare un pò di tutto Charles fu chiamato da Jason e Moira per una riunione quindi io ed Erik restammo da soli e in silenzio quando lui disse -Ti va di fare un giro?-.
Lo guardai e chiesi -Dove?-.
-Qui nella base-.
Curiosa di conoscerlo un pò risposi sorridendo -Mi andrebbe molto-.
Lui mi sorrise e disse -Vorrei che potessimo andare in un posto più bello però...-.
Lo interruppi -Però va bene così, sono curiosa di scoprire i segreti che si celano nella Divisione X-.
-Andiamo allora- e ci avviammo in un corridoio per fare la nostra passeggiata.
Dalla nostra partenza dalla mensa passò un ora e insieme scoprimmo che c'era una biblioteca, una zona relax, una cucina, una palestra e una sala per delle riunioni che a quanto pare era tutta per noi, stavamo per tornare al hangar quando dissi -Questo posto è immenso, qui Aslan si divertirebbe un mondo-.
-Aslan è il tuo gatto vero?-.
-Si e gli piace esplorare-.
-Ti piacciono i gatti vedo-.
-Si, sono sottovalutati e poi sono amici fedeli-.
Mi guardò e chiese -Dove abiti?-.
-Come?-.
-Eri un pò preoccupata di restare qui quindi devi abitare da sola-.
-Indovinato, abito a Brooklyn Heights-.
-Da sola?-.
-Si perché ti sorprendi tanto?-.
-Bè pensavo che una ragazza bella come te avesse un fidanzato-.
-Non ce l'ho, quelli come me è meglio che non si leghino a nessuno-.
-Non sei mica un mostro, devi essere fiera di essere ciò che sei-.
-Una bella convinzione ma per me è stato un inferno vivere con questi poteri, non avevo amici e l'unica che mi stava vicino è Moira, avrei voluto essere normale-.
-Avere questi poteri è una benedizione invece-.
-E perché?-.
-Siamo più evoluti-.
-E quindi?-.
-Siamo superiori a chi invece non li possiede-.
-Dei bei pensieri ma per chi come me questi poteri gli hanno rovinato la vita vorrei non averli-.
-Forse perché non li controlli-.
-Bè avere tre poteri è difficile, controllo i fulmini e il terremoto ma per il teletrasporto mi succede quello che hai visto-.
-Non ti sto giudicando e posso capirti, vedrai che riuscirai a controllarlo-.
-Speriamo, non voglio essere una mina vagante-.
-Non succederà-.
-E come ne sei sicuro?-.
-Perché ci sarò io a impedirlo-.
-Che premuroso- e ridemmo.
Ad un certo punto arrivammo all'hangar di prima vicino al grosso ventilatore d'aria fermo chi sa da quanto e sentimmo le voci di Raven e Hank che parlavano chi sa di cosa così mormorai –Andiamo a sentire-.
-Mi hai tolto le parole di bocca- e di soppiatto ci accostammo al muro per sentire la conversazione.
Sentì Hank dire -Mi ero ripromesso di trovare una cura sin da quando ero piccolo...- sospirò e continuò -Non...Non hai idea di che cosa darei per sentirmi...-.
Raven lo interruppe -Normale-.
Risero e dissero -Si!-.
Dentro di me la pensavo esattamente come loro.
Quando riportai l'attenzione sulla loro conversazione sentì Raven dire -Charles non lo ha mai capito...lui è diverso ma...non ha mai dovuto nasconderlo-.
-Come Rachel-.
-Si ma credo che anche lei si senta diversa anche se la mutazione non è esteriore come la nostra, avere tre poteri è difficile-.
-Una mutazione tripla?-.
-Si-.
-È raro se non unico-.
-Guarda che non è un animale dello zoo-.
-Non intendevo quello...è la prima volta che vedo una mutante con una mutazione tripla e devo dire che è molto bella-.
Sentì Erik sussultare al mio fianco ma non ci badai e continuai ad ascoltare Raven che disse -Devo ammetterlo anche io, non so come non può avere il ragazzo-.
-È single?-.
-Si da non crederci vero?-.
Erik al mio fianco disse -Sembra un agenzia matrimoniale, fra poco vorranno farti accoppiare con il presidente degli Stati Uniti d'America-.
Io ridacchiai e dissi -Non farmi ridere se no ci scoprono-.
Riportai la mia attenzione sulla conversazioni e sentì di nuovo Raven dire
-Hank, questo siero che stai preparando non ha effetto sulle capacità vero? Solo sull'aspetto? Lo normalizza?-.
-Si...-.
-...Credi che funzionerebbe su di me?-.
-Bè, posso studiarlo se vuoi...è il minimo che possa fare dopo averti fatta venire qui con una richiesta strana!-.
-Bè devo ammetterlo, di solito quando un uomo mi invita non vuole il mio sangue!-.
-S...Scusa, n...non intendevo essere sfacciato era solo...bè, ero emozionato! P...Per la natura della tua mutazione! Se ci sono dei geni che contengono la chiave per il cambiamento dell'aspetto sono i tuoi!-.
-Hank non sei stato sfacciato, è questo che intendevo-.
-No? Ma...Mi dispiace se hai pensato che lo fossi-.
-E a me dispiace che tu non lo sia stato...il siero potrebbe aiutare anche Rachel?-.
-Per cosa scusa?-.
-Per agevolarla nel controllo o per toglierli-.
-Cosa? È stata lei a chiedertelo?-.
-No ma vedo che soffre nel avere quei poteri...come me-.
-Non è pensato per questo però potrei sitentizzare una cura apposita se lei è d'accordo-.
Prima che potessi fare qualcosa Erik saltò fuori, io lo seguì per fermarlo ma troppo tardi, con un tono quasi arrabbiato disse -Se usi metà della tua concentrazione per apparire normale, poni soltanto metà della tua attenzione a tutte le altre cose che fai...- mise le mani in tasca e continuò –Lo sottolineo perché potrebbe salvarti la vita e voglio chiarire una cosa, a Rachel non serve quel maledetto siero ragazzo quindi toglietelo dalla testa perché è in grado di gestirli da sola-.
Raven alzandosi disse -Non hai il diritto di intrometterti nelle sue decisioni-.
-E tu cosa hai fatto poco fa Raven? Volevo somministrargli un siero per togliergli i poteri, non mi sembra che ti sia fatta gli affari tuoi, se scopro che volete dargli il siero ve ne pentirete-.
Lo guardai ed esclamai -Erik!- ma lui non badò minimamente al mio richiamo che si fiondò di gran carriera la porta per uscire dal l'hangar e a perdifiato lo seguì.
Riuscì finalmente a raggiungerlo nell'atrio dopo aver corso come una matta e prendendolo per il braccio destro dissi -Erik per favore ti vuoi fermare?-.
Lui si voltò verso di me con uno sguardo serio e chiese -Perché mai?-.
-Cosa ti è preso?-.
-Niente-.
-Niente? Hai aggredito Raven e Hank-.
-Per un buon motivo, se vogliono togliersi i poteri facciano pure ma che pensano a toglierteli a te senza consultarti mi ha fatto arrabbiare-.
-Su questo hai ragione, si devono fare gli affari loro però...non hanno torto-.
Lui mi guardò sbigottito e chiese -Cosa?-.
-Se riuscissero a rendermi una donna normale sarebbe una bella cosa per me-.
-Una bella cosa? Fammi il favore-.
-Erik...-.
-Tu sei perfetta come sei Rachel e non dovresti cercare di essere ciò che non sei-.
-Forse non mi sento perfetta Erik, forse vorrei fare cose che io non posso fare-.
-Puoi farle ma tu ti consideri un mostro a causa dei doni che hai, devi capire che sono una benedizione!-.
-Per me no! La mia vita sarebbe stata migliore se non li avessi avuti e questo tu non potrai mai capirlo, non puoi capire cosa vuol dire perdere qualcosa che ami di più al mondo senza poter fare niente!-.
Mi guardò inespressivo e disse -Lo capisco assai bene MacTaggert, ho perso mia madre per colpa di Shaw-.
Abbassai gli occhi con vergogna e dissi -Erik mi diapiace...non lo sapevo-.
-No infatti non lo sai, ora ho da fare- e spedito se ne andò verso li alloggi lasciandomi da sola sull'atrio piena di vergogna per quello che avevo fatto...credo di aver rotto la fiducia che Erik aveva in me e non me ne capacitavo.
Forse dovevo solo accettarmi come sono senza voler essere qualcosa che non potrei mai essere, dovevo solo fare i conti con il mio passato prima di dedicarmi totalmente alla missione e dovevo parlarne con qualcuno...potrei farlo con Erik in modo da riconquistarmi la sua fiducia ma devo chiedere a Charles cosa ne pensa.
Ho fatto nuove conoscenze tra cui un nuovo membro della nostra strampalata banda di mutanti e posso dire di poterla considerare la mia nuova famiglia...farò di tutto perché funzioni.
Hank McCoy e la Divisione X erano le nuove novità della mia vita e non mi dispiaceva affatto.Personaggi e Interpreti:
- Henry Philip "Hank" McCoy = Nicholas Hoult.
Angolo Autrice:Buongiorno Fratelli Mutanti.
Eccomi qui con un nuovo capitolo sui nostri X-men dopo tanto tempo.
Rachel vorrebbe essere una donna normale mentre Erik vorrebbe che restasse così, sono diversi si ma sono anche simili essendo che hanno un passato molto burrascoso con cui devono ancora fare i conti.
Hank McCoy è qui gente!.
Li piace Raven ma ho altri piani per lei.
Alla prossima.
Mutanti e Fieri.
STAI LEGGENDO
X-Men: The Arrow.
FanfictionEssere considerati diversi non è mai una bella cosa ma la cosa peggiore è quando la paura ti condiziona per poi tramutarsi in rabbia, l'essere umano a paura di ciò che è diverso quindi questa paura si tramuta in odio verso coloro che sono diversi. P...