Freddo.
Ecco com'era il clima fuori dall'abitazione di Yoongi.
Un freddo glaciale gli stava perforando il giubbotto rosso raggiungendo la pelle grezza del ragazzo, provocandogli fastidiosi brividi lungo tutto il corpo.
Camminava da circa un quarto d'ora, tra i dieci centimetri di neve candida e soffice che continuava a cadere dal cielo coperto da delle nuvole anch'esse bianche.
In quella via secondaria si sentiva solo il rumore della neve che si comprimeva sotto le suole del ragazzo, che rimbombava alle sue orecchie arrossate.
<Maledetto Park.>Il corvetto si stava dirigendo verso la casa del ragazzo, migliore amico e compagno di classe, Park Jimin.
Tremante, si intrufoló nel vialetto della casa del minore per poi raggiungere la porta e bussarci una dozzina di volte.
Yoongi era un ragazzo pigro.
Talmente pigro che quella visita dal suo migliore amico non la voleva neanche fare e preferiva rimanere nel suo letto tra le coperte calde.
Il ragazzo dai capelli neri stava letteralmente andando in ibernazione davanti alla casa del ragazzo, aspettando che quest'ultimo gli aprisse la porta.
<Maledetto Park e il suo raffreddore di me->La porta in legno d'acero si aprì e una chioma grigia coperta da un piumone giallo sbucò da dietro lo stipite.
<Entra Yoon>Yoongi non se lo fece ripetere due volte e si precipitò in casa del grigetto, togliendosi successivamente le scarpe coperte da un sottile velo di neve candida.
<La Choi ha dato anche il modulo per la gita scolastica stamattina>Glielo porse insieme ad un altro foglio stropicciato.
<L'altro è quello dei compiti che ci hanno dato da fare durante le vacanze di Natale>Jimin arricciò il naso.
<Tutta questa roba?>Yoongi accennò un tenero sorriso, raro data la sua espressione sempre e costantemente seria.
<La maggior parte sono facoltativi, quindi non farli>
Ritornò serio.
<Torno a casa, mia madre vuole che la aiuti a sistemare gli scatoloni>Jimin sollevò il suo piccolo e paffuto naso dalla punta arrossata che, a parere di Yoongi, sembrava una ciliegia.
<Quindi te ne vai davvero?>
Sollevò il capo facendo ricadere sulle sue spalle il piumone giallo, spettinandogli la chioma color cenere.Un sospiro uscì dalla bocca pallida e fredda del corvino, facendogli provare un leggero tepore sulle labbra secche e ancora tremolanti a causa del freddo che continuava a circolare anche nella casa del minore; ma era comunque più sopportabile.
<Credo di sì, mia madre vuole abitare vicino alla sua azienda a Seul e mi vuole trascinare con sè>Chim alzò il viso sexy seppur teneramente paffuto posando il suo sguardo sulle labbra del maggiore, poi sugli occhi assonnati.
<Uffa>
Si avvolse nel tessuto giallo.
<Mi mancherà averti accanto a me>
Una mano gelida passò attraverso le sue ciocche tinteggiate, per poi scompigliarle con una risatina in sottofondo.<Mancherai anche a me Jimin>
Gli diede un bacio sulla fronte muovendo leggermente le falangi tra la chioma dell'amico.
<Ti verrò a trovare><Me lo prometti?>
Domandò Jimin, alzandosi sulle punte per raggiungere il viso del ragazzo pallido.<Mhmh>
Rispose Yoongi, ritraendo la mano e prendendogli i lembi del piumone sovrapponendoli sotto il mento del ragazzo più basso, coprendolo bene.
<Ogni settimana><Ok>
Sussurrò il grigio, sorridendo teneramente al gesto materno dell'altro.
Agitò la mano da sotto il tessuto giallo.
<A domani~><A domani>
Disse il ragazzo dalla chioma color pece.Dopo essersi salutati a vicenda si avviò verso la propria casa, chiudendosi la porta d'acero alle spalle.
Abbassò lo sguardo mentre camminava per il parco, una scorciatoia per lui, guardando attentamente la neve sprofondare sotto le sue scarpe nere.<Che freddo>
Rabbrividí e entrò in casa sua, tirando un sospiro di sollievo sentendosi avvolto in un gradevole tepore.