Capitolo 16: Sensazioni

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R:"Perchè mi cercavi?" dico io trattenendo le lacrime
D:"Non eri a casa e tua madre mi ha detto che non sei mai tornata da scuola"
R:"e tu perché eri a casa mia? Non ti è bastato sbattermi in faccia la tua nuova ragazza? Volevi presentarmela di persona?!" dico io alzando la voce mentre vado contro di lui puntandogli un dito contro e con le lacrime agli occhi
R:"prima mi hai baciato e dopo cinque minuti te ne esci bello fresco da scuola con quella pseudo ragazza mentre vi baciate?! Sai cosa? Vaffanculo professor Hale" solo dopo aver finito di pronunciare le ultime parole, mi rendo conto che sono a pochi centimetri da lui con il mio indice posato sul suo petto. Riesco a sentire il suo battito, anche se non so bene come io faccia. Il suo cuore batte regolarmente e riesce quasi a calmarmi, un po' come una di quelle canzoni che ti cantano da piccola per farti addormentare
D:"Ti amo" perché me lo dice? Perché mi fa questo?
R:"No, tu non puoi venire qua, farmi vedere che ti baci un'altra e poi dirmi che mi ami! Mi sono stancata di te, dei tuoi giochetti. Io non ti conosco nemmeno, dovrei odiarti!"
D:"tu mi ami"
R:"perchè ne sei così convinto? Tu non dovresti essere nessuno per me"
D:"Non dovrei, ma lo sono e mi dispiace"
R:"smettila cazzo! Smettila di chiedere scusa! Ti odio e tu non sei niente per me! NIENTE!" dico queste parole urlando mentre sento che le lacrime mi solcano il viso
D:"SAI COSA? VAFFANCULO! IO TI AMO, IO TI HO SALVATO DA MORTE CERTA E TU.." si ferma prima di finire la frase e lo vedo sia arrabbiato che triste
R:"io cosa? avanti sentiamo, sono curiosa"
D:"tu mi tratti come se io non fossi mai stato niente, come se non fossi mai esistito" dice lui abbassando il tono di voce
R:"Sai cosa? Hai ragione tu per me non esisti" dopo aver detto queste parole mi giro di schiena e mi incammino verso l'uscita, verso l'uscita della vita di Derek. Lui rimane immobile a fissarmi mentre me ne vado, non prova neanche a fermarmi perché sa che provocherebbe solo più dolore.
Cammino con il vento tra i capelli e le cuffiette nelle orecchie e presto mi ritrovo in mezzo al bosco, sperduta, come un pinguino in mezzo al deserto. Mi sento sola, decido di tornare a casa e che oggi non andrò a scuola. Aspetto che mia madre esca per andare a lavoro e poi mi intrufolo dentro casa e salgo subito in camera mia, mi siedo sul letto e osservo la mia stanza. Decido di fare un po' di pulizie e di riordinare siccome qua sembra un porcile, inizio dai vestiti, poi il letto, la scrivania e in fine i cassetti. Gli svuoto tutti, uno alla volta, nel secondo cassetto, sotto tutta la roba, trovo una busta di carta chiusa e conservata lì. Prendo la busta e mi siedo sul letto, la apro lentamente e inizio a leggere le prime righe, riconosco subito la mia calligrafia. Leggo il tutto ad alta voce
" Forse non sono importante, forse non sono perfetta, forse non sono bella, forse ho sbagliato qualcosa o forse tu hai sbagliato qualcosa, forse tutti voi avete sbagliato qualcosa, forse voi mi avete fatto diventare così, forse voi mi avete fatto diventare il mostro che sono, forse voi mi avete distrutto, forse mi sono fidata troppo di voi, vi ho voluto troppo bene in troppo poco tempo, forse mi sono distrutta da sola.
Ma la verità è che io non ce la faccio più, mi chiudo in casa, nel mio piccolo guscio con il mio computer o con un libro, alcune volte non esco per giorni, ci sono giorni in cui magari non mangio niente o altri in cui mangio come se non ci fosse un domani, cerco di resistere,cerco di restare in piedi ma le persone mi stanno distruggendo, anche quando non fanno niente, anzi, forse è proprio quello che mi distrugge di più, quando non mi cercano, quando non rispondono ai messaggi, quando parlano con altre persone e mi ignorano, sento che è quello che fa più male.
Mi sento sola, un vuoto incolmabile che mi sono fatta da sola, chiudedomi in me stessa. Le persone smettono di cercarmi, non gli importa più niente di me, odio tutti, odio il modo in cui mi guardano quando la notte non ho dormito e la mattina dopo ho le occhiaie, odio quando mi guardano e le vedo ridere, odio vederle felici con dei ragazzi, perchè io non ho un ragazzo, nessuno mi ama e nessuno potrà mai amarmi.
Ho deciso di farla finita, ho deciso di porre fine alla mia vita, alla mia inutile vita senza senso. Non ho più una sola ragione per restare in vita, per continuare a combattere, io non voglio più resistere, in questa vita si dovrebbe vivere non sopravvivere. Non è giusto, questa vita non è giusta, ho perso mio padre, mia sorella, mia nonna e mia madre...Non lo so, lei non e piú come prima, alcune volte mi guarda come se fosse colpa mia, con quello sguardo come se volesse uccidermi, provo a capirla ma non ci riesco, lei non vuole capire me, non vuole capire che sto male, che non voglio più vivere, lei non capisce.
Odio. Odio tutto e tutti. Nel mio cuore c'è solo odio, è come un guscio di pietra vuoto, odio la mia vita, odio me.
Spero sarete contenti adesso, mi avete distrutto. Addio.

Bianco e Nero {Derek Hale}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora