Promessa

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Se cadesse una piuma, in questo momento, in questa classe, crerebbe un rumore assordante.

Tutti, e dico tutti, ci stanno fissando.

Che cosa hanno da fissare?

Forse è meglio se mi comporti come se niente fosse. Perciò, sempre stringendo la mano di Charlie, inizio a fissare il quanderno continuando a disegnare i miei cari scarabbocchi.

Più passa il tempo, più sono convinta che si siano tutti congelati.

*Clink*

Oh, che sollievo. È caduta una matita. Ora almeno non ci fissano più. Alzo lo sguardo verso Charlie e noti con piacere che mi sta già fissando.
Avvicina la sua bocca alla mia. Io mi protendo verso di lui e quando le nostre bocche sono a mezzo centimetro di distanza...

"Credevo non si sarebbero più mossi"

Mi sfugge una risata. Ma mi copro subito la bocca con la mano. Per non riattivare l'attenzione su di noi. Quando mi è passato l'attimo da risata mi avvicino ancora di più a lui e sussurro.

"Mi sembrava di essere tornati alle elementari, quando giocavo ad un due tre stella"

Ride. Che bello.
Non vorrei essere qui.
Proprio no.
Mancano pochi minuti e potremmo andare via. E lui non aspetta altro, perché come me, sta fissando l'orologio spesso sopra alla cattedra.
Ancora 40 secondi....
Le nostre mani sono ancora intrecciate sotto al banco... e as ogni secondo che passa, aumento la stretta. Non so perché, ma ho la sensazione che possa scappare via dall'aula appena suoni. Come fece la prima volta che ci siamo visti.

"Tranquilla. Non scappo più"

Mi sussurra in un orecchio. Wow. Sono davvero così prevedibile? Di riflesso, lasciò cadere la sua mano ed incrocio le mie braccia. Lui ride e sposta lo sguardo verso il basso.

8 secondi....
Lo zaino è già pronto. Devo solo metterlo in spalla e scappare.
3 secondi...
Un momento.. e se..

*DRIIINNNNN*

Non c'è tempo ora.
Mi alzo, mi sistemo lo zaino sulle spalle e cerco la mano di Charlie. Non la trovo. Mi volto e lui non c'è. È scappato. Di nuovo. Vedo il suo zaino sparire dietro la porta. Come una gazzella. È scappato di nuovo. Non posso crederci. Cosa ho fatto stavolta? Mi stanno salendo le lacrime agli occhi. Tiro su il cappuccio e cammino a testa bassa, così non si nota.
Esco da scuola. Lui non c'è. Si è volatilizzato. Come cazzo ha fatto?
Vado verso la fermata dell'autobus. Svolto l'angolo....e secoli li. Appoggiato ad un palo. Come se niente fosse. Con le cuffie. Accelero il passo verso di lui. Lui alza lo sguardo e mi sorride, si toglie le cuffie.

"Ehi..ma che.."

Non lo lascio finire. Lo spingo contro il muro.

"Perché te ne sei andato?"

"Cosa?"

"Avevi detto 'tranquilla. Non scappo più' mi sono girata e tu non c'eri"

"Sarah..calmati."

"Non puoi fare così"

Mi mette una mano sulla guancia.

"Ehi..."

Non lo faccio finire. Scappo via. Me la farò a piedi.
Non so perché ho reagito così. In fondo non ha ucciso nessuno. È solo che...nella foga del momento.... io l'ho cercato. Lui non si è neanche degnato di aspettarmi. Non è niente di che, ma mi ha dato fastidio.
Sto passando davanti casa sua. E solo adesso mi rendo conto di stare correndo. E di non avere più neanche una molecola du ossigeno nei polmoni. Perciò rallento.
Sono quasi arrivata a casa.
Mancano pochi minuti.
Se solo potessi...

Aiha! Qualcosa mi ha colpito dietro il collo. Mi volto e guardo a terra. Una pallina di carta? La raccolgo da terra. La apro.

"Voltati deficente"

Obbedisco. E Charlie è davanti a me. Sembra arrabbiato.

"MI SPIEGHI COSA CAZZO TI È PRESO?"

Lui sta alzando la voce con me?
Oh no...non può farlo.

"A ME? SE TU QUELLO CHE SE NE È ANDATO"

"IO NON ME NE SONO ANDATO"

Ha fatto un passo verso di me.
Avvio altrettanto.

"SI INVECE, MI AVEVI DETTO CHE NON LO AVRESTI FATTO. MI SONO FIDATA"

"TI HO SOLO PERSO DI VISTA. NON SONO MICA ANDATO A PUTTANE!"

"NO, NON CAPISCI. IO MI SOMO FIDATA. NON LO FACCIO MAI. PER UNA VOLTA CHE HO PENSATO 'MA SI, SARAH, FALLO. CHE TI COSTA'
CI SOMO RIMASTA MALE. NON È UNA COSA GRAVE QUELLA CHE HAI FATTO. LO SO. NON PRETENDO DI STARTI ATTACCATA SEMPRE, ANCHE PERCHÉ NON SONO NESSUNO, MA COSÌ CI SONO RIMASTA MALE"

Senza rendermene conto ho fatto altri tre passi verso di lui. Ora siamo a pochi centimetri di distanza. Anche se mi mettessi sulle punte non riuscirei ad essere alta come lui.
Non sta rispondendo. Si sta limitando a fissarmi a bocca aperta. Non mi piace. Io incrocio le braccia ed inizio a fissarmi i piedi.
Sembra passata una vita. E lui ancora non risponde. Mi fanno male le gambe. Mi siedo. Si, mi siedo nel bel mezzo della strada. Non mi interessa. Ci vuole qualche minuto ma alla fine lui si siede accanto a me.

"Hai intenzione di dire qualcosa o..."

"Mi dispiace."

Cosa?

"Mi dispiace. Non avevo idea che fosse una cosa così importante per te."

"Ehi, senti lascia stare. Non voglio fare una di quelle fidanzate ossessive che controllano tutto e tutti. Dimentichiamo bene e basta"

Io faccio per alzarmi, ma lui serra le sue dita intorno al mio polso e mi tira giù. Mi fa sedere sopra di lui. Ora siamo così vicini che non passa neanche l'aria tra di noi.
Mi afferra il viso tra le mani, costringendolo a guardarlo negli occhi.
Cosa che non voglio fare.

"Guardami..ehi..guardami"

Non ho scelta. Lo fissò negli occhi. E lui fissa i miei. Come se cercasse qualcosa. Come se cercasse di capire quello che penso. Fatica sprecata. Nemmeno io so quello che penso.

"Tranquilla. Non scappo più."

Stavolta guardandomi negli occhi. Stavolta è diverso. Stavolta non sembrava una battuta alla quale io ho deciso di credere. Stavolta sembrava serio. Sincero. Stavolta sono io che fissò attentamente i suoi occhi. Cerco un briciolo di bugia. Di menzogna. Ma non trovo niente. L'unica cosa che noto, è che sta sostenendo il mio sguardo. Ora so che è sincero. Ma devo sentirglielo dire.

"Promesso?"

Lui si avvicina a me. I nostri a si si sfiorano.

"Si, promesso"

"Guarda che devi volerlo davvero perché una volta ch.."

Non riesco a finire la frase. La sua bocca è sulla mia. Dio quanto mi è mancata. Ci stiamo praticamente divorando a vicenda. Quando ci stacchiamo, per prendere fiato, lui ride contro la Mia bocca.

"a volte parli troppo, sai?"

"Se questo è il tuo modo di zittirmi, parlerò più spesso"

Lui ride. Mi bacia sulla fronte. Poi mi abbraccia. Io mi immergo in quel l'abbraccio. Con tutta me stessa. Dimenticando totalmente di essere nel bel mezzo di una strada.

It's always been you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora