Il gioco senza nome.

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Mi ci sono volute tre settimane, parecchie flebo e un aiuto ad alzarmi dal letto, ma alla fine ci sono riuscita: sono uscita dall'ospedale.

Dal punto di vista fisico, niente su cui lamentarmi. I punti ancora mi tirano, ma in compenso non ho piu quelle fitte da capogiro ogni volta che muovo i fianchi. Il dottore e' stato piu che felice di mandarmi a casa perche', diciamoci la verita', ho rotto piu io le palle a lui che un qualsiasi bambino isterico alla proprio madre quando non gli compra il giocattolo che vuole.

In mia difesa, posso dire che mi annoiavo a morte. Charlie per i primi giorni mi e' venuto a trovare sempre, perche era il weekend. Come e' iniziata la settimana, si presentava solo un ora dopo scuola, per poi lasciarmi li per tornare sui libri. Ed io passavo la maggior parte del tempo da sola, a tirare cartoccetti contro una X che mi sono disegnata a matita sul muro davanti a me. Non per vantarmi, ma ho migliorato di molto la mia mira, e il mio braccio. All'inizio i cartoccetti non arrivavano nemmeno alla X, poi ho iniziato a fare tiri piu lunghi ma poco precisi, e alla fine del ricovero colpivo la X ad ogni tiro che facevo.

Ogni tanto la smettevo di tirare cartoccetti per vedere la tv. Ma gli unici canali erano quelli dei cartoni animati o i telegiornali, quindi la accendevo solo quando c'era Adventure Time, poi continuavo a tirare cartoccetti.

Verso la meta' della prima settimana, ho scritto a K...Cioe' Kit (Devo ancora abituarmici) Dato che la testa continuava a farmi male, Percio ho lasciato che lui parlasse, mi ha fatto domande sulla mia scuola, sul perche l'ho scelta, su mia madre, sul perche ho cambiato scuola, quale fosse il mio cibo colore preferito e cosi via, nessuno dei due voleva affrontare le domande piu importanti, ma erano cosi tante...Cosa ci fa lui nella grotta? E da quanto tempo la usa? Perche si arrampica cosi bene? Perche ha accompagnato un estranea all'ospedale? Perche mi fissava mentre dormivo? Non ero riuscita a scrivere nessuna di queste domande, in parte perche voglio affrontare questi discorsi di persona, in parte perche non volevo pensarci, volevo solo riposarmi e distrarmi, fingere che non fosse successo niente, anche se solo per qualche settimana, ma ora e' arrivato il momento.

Dato che non posso muovermi, l'ho invitato a casa. Di notte, ovviamente. Cosi mia madre non mi fara' domade. Gli ho parlato di dove si trova la mia finestra e dovrebbe essere qui alle 3, quando sono sicura che mia madre dorme profondamente. Ora sono le 2:45. Devo ammettere che questo incontro mi mette ansia. Molta ansia, e non solo perche sono le due di notte e lui verra in camera mia, uno sconosciuto. Ma anche perche in un certo senso mi sembra di tradire Charlie. Lo so che e' assurdo, ma ho questa sensazione. Non credo che lui lo verra mai a sapere, di questo incorntro intendo, ma se lo facesse credo che la prend...

"Ehi tigre! Che fai mi apri?"

Sussulto. Kit e' appeso alla mia finestra, che non so per quale motivo ho lasciato chiusa. Improvvisamente mi torna in mente il giorno in cui mi sono svegliata, dopo l'operazione, aveva la stessa espressione che ha adesso. La differenza e' che io non sudo per andargli ad aprire.

Stavolta, invece di cadere con la faccia a terra, cade sulle punte dei piedi, leggero come una piuma.

"Molto meglio, grazie"

Si alza e si pulisce i vestiti. Guardo l'ora, sono le 2:52.

"Sei in anticipo."

"Ah si? Non ci ho fatto caso."

Bene. Quacuno ha un idea su come farlo smettere di fissarmi e di farlo parlare, qui e' sillenzioso come una cripta, ed e' alquanto imbarazzante. Oh bhe, se proprio dobbiamo stare in silenzio, almeno io staro' seduta. Percio' con l'aiuto del braccio lo sposto per farmi strada verso il mio letto. E torno a fissarlo.

"Vuoi sederti o hai intenzione di restare in piedi tutta la notte?"

Non sono sicura di aver capito la sua risposta, credo abbia detto qualcosa come "Potrei riuscirci benissimo", ma lo ha detto a voce cosi bassa e cosi veloce, che ho sentito solo un ronzio durato qualche secondo. Io appoggio la mia schiena contro lo schienale del letto, prendo un cuscino e metto sulla mia pancia, a mo di scudo. Lui si siede proprio davanti a me, una gamba sotto al sedere e l'altra a penzoloni giu dal letto, le mani unite davanti a lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 19, 2018 ⏰

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