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Mi presento, sono genna, una ragazza di 02 anni appena compiuti, dopo la festa di coleanno finita tardi sono andata a dormire, ero un po' brilla per lo spumante e quando mi risvegliai non ero più a casa ma su un prato di una nave.
Un ragazzo con un cappello di paglia mi punzecchiava con un dito.
Lo riconobbi e mi alzai di scatto spaventata.
Luffy:tu chi sei? Perché sei qui?
Stai bene?
Io:ero a casa mia...ma questo non è il mio.mondo...tu...non ci credo...sei monkey d luffy?
Lui annuì non capendo ma ero agitata per la sua presenza, era impossibile che fosse reale ma a quanto pare il mio desiderio è stato esaudito.
Tutta la ciurma poi si raduna Dov'eravamo.
Sento ancora la testa che mi gira dalla sera prima, io festeggio capodanno e il mio compleanno insieme.
Usop:capitano, lei chi è!
Com'è coparsa, un fantasma aiuto!
Nami:da dove vieni?
Come ti chiami ragazza
Io:credo di venire da un altro mondo, mi chiamo genna.
Luffy:ma come ci conosci.
Io:e complicato...
Chopper:genna, stai bene?
Io:mi gira un po la testa ma sto bene.
Per curiosità anche qui è il primo gennaio?
Robin:si, perché?
Io:perché ieri era capodanno ed oggi il mio compleanno, forse ho bevuto troppo.
Sanji arriva poi con ke sue solite scenate ma era quello che trovavo più carino e che mi piaceva e lo assecondai.
Sanji:signorina...non resti a terra, io mi chiamo sanji...piacere di averti su questa nave.
Mi porge la sua mano e mi aiuta ad alzarmi.
Io:che gentile, grazie.
Roger:non sai però perché sei qui?
Io:in realtà credo di averlo capito.
Ho espresso un desiderio ieri che si dev'essere avverato, non credevo funzionasse realmente.
O chiesto di poter entrare le mondo di one piece, che poi sarebbe questo mondo.

Luffy: sei la benvenuta sulla nave, considerati della ciurma genna!
Zoro:davvero ti fidi?
Non la conosciamo neanche.
Io:tranquilli, potete fidarvi.
Robin: ci fidiamo tranquilla.
Fenky:però non ci sono cabine libere, il dormitorio femminile non ha posto e be non credo tu voglia stare con i ragazzi, ce solo la cabina di sanji libera.
Io:per me è uguale.
Mi va bene
Sanji:quindi starai con me, che bello!
Nami:sicura? Stai attenta però...è un po...
Mi sussurra all'orecchio.
Io:lo so tranquilla.
Vi conosco bene.

Nami mi e robin misero a mia disposizione il poro vestiario e avrei dovuto dormire con sanji dato che la sua cabina era l'unica che aveva due letti anche se lui li aveva uniti.

Nami mi faceva fare un giro per la nave e raccontai qualcosa di me.
Nami:quindi e per questo che ci conosci...e dimmi, ce qualcuno che ti piace?
Io: piacere e dire poco...diciamo...che ne sono innamorata...
Arrossisco, ora eravamo sella cucina sul divano ai lati.
Eravamo sole.
Nami:vediamo, zoro?
Io:no, ritenta.
Nami:luffy non ci pensare neanche.
Io:inizzia per s.
Nami:davvero ti piace sanji?
In quel momento lui era entrato.
Sanji:chi mi nomina?
Dice sorridendo.
Io mi ero nascosta su nami perché tutta rossa.

Sanji:tutto bene?
Io:e..si!
Sanji:volete qualcosa?
Un thè, un caffè..
Nami:io un te grazie.
Io:pure io.
Sanji:ve lo preparo subito.
Io:grazie.
Nami scoppia a ridere e io anche.
Nami:quando si dice il karma
Non eri seria vero?
Io:no sono seria.
Sanji: ecco a voi!
Io:grazie mille.
Nami:grazie.
Sanji:com'è il tuo monfo, e diverso da questo?
Io:si, be, noi non stiamo per mare, vivevo con mia madre e mio fratello minore.
Sanji:scusa se te lo chiedo ma tuo padre?

Io: e mancato qualche anno fa, per cancro aipolmoni. Fumava tanto.
Sanji:mi spiace...
Io:tranquillo, lo superato ormai da tempo..
Sanji: hai detto che hai un fratellino, come si chiama.
Io:simone, ha 6 anni.
Non ha praticamente conosciuto mio padre, o meno non se lo ricorda...aveva 1 anno quasi..

Bevevo il te tranquillamente e lui davanti a noi, aveva messo via il pacchetto di sigarette quando ho detto della morte di mio padre.

Io:be...non so se potrò rivederlo ancora ma so che starà bebe.
Sono contenta però che il mio.desiderio si sia realizzato, non desideravo altro che incontrarvi.
Sanji: qui sei al sicuro .
Nami mi aveva lasciato con lui.
Sanji:ti piace la cucinare?
Io:si, ho studiato arti bianche, la pasticceria mi piace molto.
Lui mi sorride e io ricambio.
Sanji:vuol dire che metterò alla prova quello che sai fare.
Io:io di assaggiare la tua cucina.
"Altro che carlo cracco, questo è molto meglio!"
Pensai in seguito.
Sanji: cosa ti piace fare?
Hai un sogno?
Io:mi piace la musica e cantare, sogno di diventare una cantate, credo che qui però sia impossibile realizzarlo.
Sanji: sai cantare quindi, puoi farmi sentore qualcosa?
Arrossisco vergognandosi un po, ero timida e cantavo spesso quando ero convinta che la gente non mi ascoltasse o quando ero sola in casa.
Cerco il mio cellulare che ovviamente avevo ancora in tasca insieme alle mie amate cuffiette.
"Hello darkness, my old friend
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
Left its seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence..."

Cantai un pezzo di the sound of silence che amavo e lo lasciai senza parole.
Sanji:sei bravissima...
Io:grazie...

Non ha il tempo di dirmi altro che squilla il cellulare, cera scritto mamma, rimadi li a guardarlo scuillare.
Sanji:non so che sia ma qualcuno ti sta cercando...saranno in pensiero...
Io:non so se rispondere...
Cosa gli dico, non mi crederà...

Sanji:digli la verità, non sai se li rivedrai...
Io:grazie sanji..
Premo sulla cornetta verde e rispondo.
Mamma era preoccupata perché ero sparita, gli dissi dovero e che non sapevo se avrei potuto tornare e come fare ma che volevo restare qui.
Sanji mi aveva messo una mano sulla spalla per incoraggiarmi.
Mi passò pure simo e li le lacrime furono d'obbligo, la sua voce dolce ed innocente mi commuoveva ogni volta.
Simo:sorellona!
Come stai, perché non ci sei?
Io:sro bene, sono in un posto bello, ti ricordi il cartone che guardiamo sempre insieme...
E come una magia sai?
Simo: ma io voglio star con te, voglio venire con te
Io:piccolo non so come portarti con me, poi e pericoloso per te, devo andare, sei il mio cambione lo sai, non far arrabbiare la mamma e fai il bravo.
Simo:va bene, genna, ti voglio bene.
Io:anche io...
Io attacco e rimango qualche secondo zitta cercando di asciugare le lacrime che avevo sugli occhi
Sanji:tutto bene?
Annuisco poi faccio una richiesta alzandomi.
Io:posso abbracciarti?
Lui annuisce un po sorpreso dalla mia domanda e mi getto tra le sue braccia nascondendo il viso che appoggio sul suo petto.
Lui dopo ricambia, sento che lui si appoggia alla mia testa.

La gionata fu tranquilla, mi insegnarono delle cose e diedero un ruolo nella nave, al momento dovevo aiutare se ce ne era bisogno e anche in cucina.

grazie ad un desiderioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora