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Era sera alla vedetta stava robin, e ci eravamo fermati.

Eravamo in camera con simo e sanji.
Sanji forse era un po geloso perché invece che dormire con lui dormivo con la sua piccola copia.
Simo:ma quindi voi due state insieme?
Sanji:si.
Simo:ma se torniamo a casa viene con noi?
Io e sanji ci guardiamo.
Io:si vedrà.
Simo:e..puoi chiamare mamma?
Mi manca...
Io:non posso, non ho credito...
In quel momento il cellulare scuilla, cera scritto mamma e lo passai a simo.
Simo:ciao mamma, sono con genna!
Parlarono per un po poi me la passò.
Mi disse di non preoccuparsi per lei che cera una sua amica a casa che la aiutava e di prendersi cura di simo.
La rassicurai che ero in buone mani e che stavo bene.
Non sapevo quando saremmo tornati e se saremmo potuti tornare.
La avvisai che non avevo credito e anche il cellulare scarico e poi attaccai.

Sanji:ma se siete arrivati qui con un desiderio...esprimerne un altro vi farà tornare
Io:già ma io non voglio tornare...sto bene qui...
Sanji:ti senti in dovere di aiutare tua madre e di restare con lei...ma te lo ha detto di non preoccuparti...
Simo:vhiedi allora di riportare solo me...la aiuterò io!
Io:ma tu sei piccolo..
Simo si alza in piedi sul letto e mi guarda.
Simo:non sono piccolo, posso farcela anche senza di te!
Io:e allora perché mi resti appiccicato?
Simo: perché ...sono geloso e mia sorella e mia!
Lui mi abbraccia guardando sbuffando sanji e io sorrido.
Sanji: stai tranquillo, non te la rubo...
Io mi giro verso di lui guardandolo in faccia.
Io:simo ascolta, ti voglio bene anche io, ma devi crescere, non potrai sempre stare abbracciata a me...
Non essere geloso, non appartengo a te...quante volte te lo ha detto mamma...
Simo:tante...Però qui ho solo te...
Io:non è veri che hai solo me, ce chopper, ce luffy, ce nami, ce robin...
Ce sanji...non siamo soli...
Sanji:non aver paura di noi.
Io:dai ora dormiamo che e tardi.
Lui sbadigliava così lo misi a letto, si addormenta subito ma.aspetto un po a mettermi.con lui, prima abbraccio sanji.
Sanji:avrei voluto essere solo con te...
Io: anche io...
Lo bacio dolcemente e poi appassionatamente, cu sediamo due minuti sul sui letto e resto abbracciata.
Io:ho deciso...resto con te e mando lui a casa...
Sanji:fai come ti sento.
Io:e pericoloso per lui restare, se arrivasse la marina...non farebbe molto scrupoli a condannare pure lui.
Sanji:ai ragione...

Dopo vado nel mio letto pure io e simo nel sonno mi abbraccia, ero girata verso il muro e gli accarezzai i capelli e poi mi addormentai pure io.

Mi svegliai la mattina che lui stava svanendo, era tornato a casa davanti hai miei occhi e a quelli di sanji.
Ero seduta sul letto incredula,
Lo avevo tra le braccia ed è svanito.
Sanji si alza e viene da me, si siede vicino a me e mi abbraccia accarezzando la mia testa.
Era senza maglia e la sua pelle era morbida e calda.
Sanji:starà meglio a casa...
Tu insegui i tuoi sogni...
Io:io voglio restare con te...
So che questo mondo e pericoloso ma sono con te, con voi e non ho paura.

Sentiamo la melodia di brook che ci chiamava e ci vestiamo per andare con gli altri.
Lui preparò colazione, nella cucina cera vicino a me luffy.
Luffy:ma tuo fratello?
Io:e tornato a casa...
Luffy:capisco...e tu cosa vorresti fare
Io:se non disturbo vorrei restare...
Luffy sorride.
Luffy:sei della mia ciurma ormai, bon disturbi.
Ma dovrai allenarti e imparare a difenderti, il nuovo mondo e pericoloso
Luffy:ti aiutiamo noi, tranquilla.
Io: so difendermi almeno un po, da quando ho 4 anni che faccio arti marziali e pratico kendo.
Zoro:quindo sai tenere in mano una spada.
Io:si, anche se un arma vera e diversa da una canna di bambù!
Sanji:chi ti ha insegnato?
Io: mio zio e un tempo mi allenavo con mio padre.
Luffy:un tempo?
Non ce più?
Io:purtroppo...
Sanji lo rimprovera per la domanda.

Dopo colazione zoro si offrì di allenarmi, e di regalarmi una spada.
Non mancava molto alla prossima isola.
Sanji invece mi promise di insegnarmi le tecniche che sapeva usare ed ero felice di questo, combattere insieme...
Quella giornata fu impegnativa, aiutai dive c'è n'era bisogno.

Ero in camera ora a riposare, ero sola e aspettavo sanji quando mi apparse mio padre come un fantasma.
Mi misi seduta quando lo vidi.
Pa:genna.  Tesoro mio. 
Io:papà...sto sognando per caso...perché ti vedo...
Lui fa segno di no con la testa e si avvicina.
Pa:sono il tuo angelo...dovevo dirti delle cose che non ti ho detto.
Io:papà...mi manchi..
Pa:anche a me, tesoro non ho molto tempo..
Ascoltami, tu appartieni a questo mondo..io non sono il tuo vero padre, ne mamma la tua vera madre, sei apparsa in una culla con una lettera, cera scritto chi erano i tuoi genitori e che eri nata il primo gennaio.

Lui la fece comparire magicamente nelle mie mani.
Pa:scusa, avrei voluto dirtelo ma mamma pensava che non ci avresti più voluti bebe, e ci avresti lasciata..
Io:cosa dici...sei tu mio padre...
Pa:ascoltami, piccola, non ti mento...
Leggilo...
Gli diedi un o sguardo, cera scritto, "dalla tua nonnina, mando quesya bambina in un altro mondo per salvarlasdal suo destino, e nata il primo gennaio da portgast d rouge e suo padre è Gold d Roger, vi prego di prendervene cura, questa collana che lascio era della madre."
Io:il re dei pirati è mio padre...
Ed ace era mio fratello...
Pa:mi spiace di non avermelo detto...
Ora che sei qui potresti andar da loro...
Io:non posso..
Sono morti...
Io pero ti considero ancora il mio papà, sei tu che mi hai cresciuto...
Pa:grazie, un ultima cosa...la collana...
Io:lo so, e quella di Rouge..
Pa:ti voglio vene, rimani la mia principessa
Io:e tu il mio supereroe preferito, te lo sempre detto...
Lui mi abbraccia anche se non potevo sentirlo su di me...
Scomparve con Sanji che entrava.
Guardai ancora la lettera che mi ha lasciato papà, avevo gli occhi lucidi per averlo visto e per la scoperta e lui se ne accorse
Sanji:che hai?
Quella cos'è?
Io:e apparso il fantasma di papà...mi ha lasciata questa...
Sanji la prende e la legge.
Io:sono la sorella di ace e figlia del re dei pirati..
Lui posa la lettera e mi prende tra le sue braccia
Sanji:va tutto bene...
Lo dirai a luffy?
In fondo era suo fratello ace...
Io:andiamo?
Mi prese la mano e ci alzammo per andare da lui.

grazie ad un desiderioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora