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Afferro il coltello e gli lancio un occhiata maliziosa
"Sai.. se non la smetti farò qualcosa che non ti piacerà" smetto subito di guardarlo spostando il mio sguardo sul contenuto del piatto facendolo ridere
"Dai su mangia o si freddano le patatine" mi dice e inizio a tagliare in due un 'involtino' per poi mangiarne una metà.
Harry non ha fatto altro che fissarmi per tutto il tempo mettendomi in uno stato di imbarazzo incredibile; ormai ho finito la metà di tutti e due i piatti e guardando la mia pancia incinta di 10 mesi decido di non mangiare più
"Non ne voglio più" gli dico allontanando i piatti
"Umhh... sono sicuro che ne puoi mangiare ancora un po' "
"Sono veramente pienissima, a momenti scoppio"
Appoggio la testa sul ripiano schiacciando la faccia contro il marmo freddo, lo sento muoversi fino a quando non sento una presenza alle mie spalle; lentamente stacco il volto dalla superficie fresca per poi girarmi verso lui
"Sono stanca" gli dico
"Stanca? A quest'ora?" mi chiede e io annuisco
"Ok.. vieni" dice prima di porgermi la mano che io, titubante, afferro.
Mi conduce nella mia camera che però è ancora sporca
"Ricordami di chiamare la domestica" dice fissando la macchia rossa sulle coperte e inizio a provare vergogna
"Mi scusi" sussurro, fissiamo la macchia per un po' finché non si decide a parlare
"Non puoi stare qui.... sicura di essere stanca? Non vorresti prendere una boccata d'aria?" chiede guardandomi dritto negli occhi
"Mh.. si, un po' d'aria non guasterebbe..." e guardandomi attorno continuo "...soprattutto dal momento che non c è nemmeno una finestra qui dentro"
"Bhe se ti comporterai bene ti farò una sorpresa" dice mentre su suo viso si forma un ghigno
"Bene?" domando non capendo cosa vuol dire
"Si... ecco ora è il momento perfetto" dice tirando fuori dal cassetto della scrivania più fogli spillati insieme
"Cosa sono?" chiedo guardando tutte le sciocchezze che vi sono scritte
"Tieni.." dice passandomeli "...e leggi ad alta voce"
"Comportamento da seguire:
-Non usare termini offensivi o un linguaggio scurrile
-Mantenere sempre un comportamento corretto ed educato in qualsiasi situazione
-Fare tutto ciò che ti viene ordinato, in qualunque momento
-Non toccarsi da sola senza permesso
-Non procurarsi del male o danneggiare il proprio corpo
-Parlare sempre liberamente spiegando eventuali disagi o problemi
-Non fumare senza consenso
-Non ficcanasare nelle camere al di fuori della propria"
tutte fottute cazzate penso
"allora..." mi chiede
"non so che dire" ma poi un moto di rabbia mi attraversa facendo venire a galla tutto ciò che mi stavo tenendo dentro "ma chi ti credi di essere, le senti che cazzate che pretendi... cazzo hai mai sentito parlare di diritti??" e detto questo con uno scatto inizio a correre verso la porta di casa trovandola ovviamente chiusa... appena sento i sui passi dietro di me smetto di tirare calci e pugni contro quel maledetto pezzo di legno  che in questo momento vorrei vedere bruciare.
Inizio a scivolare lentamente per terra dandogli ancora le spalle, sentendomi schiacciare dall impotenza e da quel misto tra voglia di agire e creare un putiferio o senso di abbandonamento verso il proprio destino.
Sembrano passare ore nelle quali io ho tutto il tempo di ripensare allo schifo che mi si prospetta come futuro, ma penso anche allo schifo che ho avuto come passato e allo stesso regime dittatoriale messo in atto con minacce che mi si ripropone ancora, inizio ad lasciarmi andare prima versando qualche lacrima e poi  accasciandomi sul pavimento freddo trovando come unico solievo la sensazione di fresco sulla mia guancia.
Inizio a pensare che la sua sia una gara a chi resiste di più o che se ne sia semplicemente tornato in camera fatto sta che rimango lì fino a quando il mio il cervello smette di pensare e si abbandona al mondo dei sogni che però non dura molto....

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