36. Cerbero

11 3 5
                                    

Gli sbuffi e i commenti disperati si levarono come uno stormo di uccelli spaventati dallo sparo del cacciatore. Erano chiusi lì, in un corridoio puzzolente, bagnato e ammuffito. Non potevano andare né avanti, né indietro.
Lidia si gettò tra le braccia di Thomas, gli inzuppo' la maglia di lacrime amare. Jack abbracciato a Kira; le mani di Erick ed Ellie intrecciate.
<< Calmi, calmatevi! Forse c'è un modo per proseguire! Credo che sia istinto, come quello di Jack poco fa! E come lui, ricordo che qualcuno mi abbia raccontato di questo posto quando ero piccolo. Il problema è che potrei sbagliarmi. Insomma, mi è venuta in mente una filastrocca. Non so come abbia fatto a ricordarmela, è apparsa nella mia testa, tutto qui. Ora, farò quello che credo sia giusto fare, se vi fidate di me. Questa operazione devo farla se sono convinto che nessuno morirà per una cosa che non voleva che facessi. Quindi, sappiate che io mi fido ciecamente di voi...ma voi di me?>> Thomas continuò a cingere Lidia con le braccia, guardava ognuno dei suoi amici. Si era confidato con loro, gli aveva detto tutto ciò che pensava veramente.
<< Mi fidero' di te fino alla morte...>> gli rispose Lidia con lo sguardo basso, puntato sui suoi stessi piedi.
<< Che domande fai? Siamo migliori amici io e te! Mi fido e mi fidero' sempre!>> sorrise Erick, un sorriso caldo e rassicurante, che fece rallegrare Thomas, che si limitò ad annuire, un muto ringraziamento.
<< Ci fidiamo! >> risposero in coro Jack e Kira.
<< Io non mi sono mai fidata di nessuno...ma devo ammettere che, in te, Thomas, ripongo una certa fiducia!>> disse sorridendo Ellie. Dopodiché, tutto il gruppo si abbracciò calorosamente, forse sarebbe stata l'ultima volta.
Quando le acque si calmarono e il silenzio tornò padrone di quel corridoio, il ragazzo biondo incominciò a spiegare.
<< Okay, la filastrocca è questa:
Nel palazzo del cannibale,
C'è un corridoio con celle dalle sbarre d'un freddo glaciale.
Stai attento, lui ti osserva!
Non hai un'altra vita di riserva!
L'unico modo per intraveder nuovamente la luce,
È trovare la statua di Cerbero, il cane dallo sguardo truce.
Anche il mostro infernale vorrebbe delle carezze sul collare.
Stai attento! Potrebbe abbaiare!
Il nero passaggio si aprirà davanti a te e ti permetterà di scappare.
Ma attento! Devi saper nuotare!
L'uscita è sui tuoi pensieri,
Troverai gli animali fieri.
Non smettere di ricordare!
Le ombre ti possono azzannare!>> quando Thomas la disse, gli amici rimasero per un po' in silenzio, di sicuro sovrappensiero.
<< Sicuramente, i primi due versi si riferiscono alle segrete in cui c'erano le prigioni!>> esclamò Jack lisciandosi il mento con fare pensoso.
<< E la statua del Cerbero è qua, davanti a noi, poggiata al muro del vicolo cieco!>> disse Ellie, forse troppo eccitata.
<< Non ci sono dubbi. Per continuare dobbiamo attivare qualcosa tramite la statua del cane a tre teste!>> Erick pronunciò quelle parole in un soffio, mentre i suoi amici si precipitavano verso l'immobile Cerbero in fondo al corridoio. Quando vi giunsero davanti non seppero cosa fare. Rimasero lì, a fissare le zampe, la mandibola e le orecchie ben scolpite nella roccia.
<< Anche il mostro infernale vorrebbe delle carezze sul collare... Secondo voi dobbiamo...?>> chiese Thomas sottovoce, indeciso sul da farsi. Le sue parole risuonarono e rimbalzarono sulle pareti di roccia.
<< L'unico modo per saperlo è provare! Oh, cavolo! Non ci avevo pensato! Le teste sono tre! Quale dobbiamo accarezzare?>> disse Kira. Il mistero si faceva sempre più intrigato. Inoltre, sicuramente entro poco, qualcuno si sarebbe accorto della loro fuga e sarebbe venuto a riportarli in cella. Dovevano sbrigarsi.
<< La filastrocca dice che Cerbero vorrebbe delle carezze sul collare! Solo la testa al centro ha il collare!>> esclamò sollevato Thomas. Con mano tremante, il ragazzo poggiò la mano sul nastro rosso legato intorno al collo centrale. Subito, un click meccanico. Il muro su cui era accostato il cane a tre teste ruotò di novanta gradi con fruscii provocati dalla polvere accumulata sul pavimento sporco. Dietro la parete si scorgeva un altro tunnel più buio, sporco, ammuffito e pieno di ragnatele dei precedenti.
I ragazzi deglutirono e si presero per mano, poi entrarono. Il muro di Cerbero si chiuse alle loro spalle, lasciandoli al loro destino.

Ehila'! Ditemi qualcosa sul capitolo e votate!
Bye bye!
ILTSASID7🌈

Preferiresti morire   ( #Wattys2017 )   (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora