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#1 Frequento il corso di yoga solo per vedere quanto è flessibile il mio istruttore di yoga!

Erik Lahnsherr aveva cominciato da poco a frequentare la palestra. No che non avesse un bel fisico anzi, nonostante un anno di riposo aveva ancora accentuati i muscoli. Anche per quanto riguardasse il viso non si poteva lamentare,, aveva gli occhi azzuri, i capelli di un biondo scuro e i tratti del viso duri che spesso incutevano timore.
Inizialmente, o almeno per le prime due settimane, stava nella sala attrezzi a sollevare pesi e fare palestra abitualmente. Poi però la palestra decise di aggiungere un nuovo corso per avere più iscritti...e fino a quel momento nulla che a Erik importasse.
Non appena cominciò il corso Erik decise di frequentarlo. Sapeva che andava contro l'orgoglio della maggior parte degli uomini frequentando quel corso ed era certo che non gli servisse a nulla. Ma fu proprio a causa dell'istruttore, uomo, che Erik decise di iscriversi a Yoga.
La prima volta lo vide che stava firmando alcune carte, probabilmente era il contratto di lavoro, e la prima cosa che notò furono i suoi occhi, grandi e di un'azzurro intenso, e poi le sue labbra sottili e incurvate in un sorriso...fu la cosa più bella che avesse mai visto. O almeno così credeva.
Perchè l'istruttore non aveva solo un viso in grado di incantarti, no, aveva anche un corpo da paura! E se prima non l'aveva notato per la fretta o altro, quando lo vide fare stretching con una canotta e un paio di shorts che mettevano in risalto il suo lato b bello sodo...beh, capì che il suo corpo era la seconda cosa più bella che avesse mai visto.

-Lo yoga è un'attività rilassante, che fa bene sia alla salute che alla mente.- cominciò l'istruttore camminando avanti e dietro per la stanza e guardando ognuno di loro. -Cercate di rilassare i muscoli e farvi guidare dalla musica. Dovete fare dei movimenti sciolti e nel frattempo seguire le mie indicazioni.- disse sorfemmandosi su Erik, l'unico uomo oltre l'istruttore -Ora posizionatevi sul tappetino e tenete le gambe incrociate...questa posizione serve per rilassarsi, perciò dovete avere gli occhi chiusi.-
Il biondo eseguì alla lettera ciò che disse, fatta eccezione del tenere gli occhi chiusi. Ci aveva provato, ma il sedere sporgente e le braccia toniche dell'istruttore erano come una calamita per lui.
-Benissimo. Adesso in piedi. Piede destro in avanti in linea con il tappeto, piede sinistro verso in dietro perpendicolare al piede destro. La mano destra è poggiata sulla tibia della gamba destra e la mano sinistra sale verso il cielo, con le dita chiuse. State con il busto di profilo.- disse mentre Erik cercava di stare in quella posizione senza perdere l'equilibrio. Anche le altre sembravano in difficoltà, tranne l'istruttore, ovviamente.
La stanza fortunatamente era piena di specchi, perciò in qualsiasi posizione stava riusciva a tenere lo sguardo sull'istruttore. Si sentiva un po' un pervertito, ma non era colpa sua se l'istruttore era così!
Ogni tanto l'istruttore lo fissava...forse si era accorto di tutti quegli sguardi? Aveva dato troppo nell'occhio?
-Adesso...stendetevi con le braccia lungo i fianchi e i palmi delle mani rivolti verso il pavimento. Piegate le gambe, avvicinando i piedi alle natiche. Sollevare il bacino verso il cielo, mantenendo le spalle sul pavimento e inarcate ancora di più la schiena.-
Quella posizione fu una tortura per Erik. Il bacino rivolto verso l'alto fece alzare la canotta ad altezza pettorale, dando libera visione del fisico perfetto dalla tartaruga appena accentuata dell'istruttore. Rimase a guardarlo per un'eternità, infatti non si accorse che l'istruttore stava proprio affianco a lui.
-Devi inarcare di più la schiena...- disse quasi sottovoce mentre con una mano andava ad alzare di più la fine della schiena mentre l'altra stava sullo stomaco -Rischi di farti male se scarichi tutto il peso sulle spalle...- disse per poi andare a guardare le altre ragazze lasciando Erik ancora con i brividi per quel tocco così delicato.
Il resto della lezione proseguì normalmente, con sguardi da parte del biondo e un po' di incapacità in alcuni esercizi.
Non appena passarono i cinquanta minuti Erik aveva un po' di affanno ed era leggermente sudato, così andò verso la panchina e prendere la bottiglia e l'asciugamano per poi andare verso la sala d'attrezzi, ma qualcuno gli bloccò il braccio.
Si girò e vide due occhi azzurri puntati su di lui, era l'istruttore.
-Che intenzioni hai?- chiese con un tono pacato ma allo stesso tempo con una punta di rimprovero. Erik lo guardò interrogativo.
-Non sei il primo uomo che viene a fare yoga per guardare le ragazze. Se questa è la tua intenzione allora faresti meglio a non venire.- disse rimanendo calmo.
Erik si schiarì la voce -In realtà non sono qui per vedere le donne allenarsi. Non mi interessano.- rispose alludendo implicitamente alla sua sessualità. -Comunque bella lezione.- disse bevendo un sorso d'acqua.
-Come ti chiami?- domandò l'istruttore sorridente.
-Erik Lehnsherr.- rispose.
-Charles Xavier.Spero di vederti alla prossia lezione, Erik.- disse sorridente mettendo maggiore enfasi sul nome del biondo.
-Oppure...Possiamo prenderci un caffè un giorni di questi, che ne dici?- domandò l'altro con un sorriso soddisfatto.
-Quando preferisci.- disse prendendo un pezzo di carta e una penna dal borsone e cominciò a scriverci qualcosa sopra. -Questo è il mio numero. Aspetto una tua chiamata.- disse per poi uscire dalla sala, lasciando Erik solo e soddisfatto.

Dopo una settimana Erik Lehnsherr si ritirò dal corso di yoga, riprendendo a fare attrezzi normalmente. Alle posizioni di yoga ci pensava l'istruttore a letto con lui.

Otto Cherik AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora