Settembre

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Sognavo di volare spiccando un salto nel vuoto,
non serviva poi sognare perché ne ero capace,
ma, dimmi, ora ti diverti, ora che non è più un gioco?
L'aria si fa fresca e porta via un po' di sole,
lo spiccheresti adesso un salto nel vuoto?

E non si ferma l'altalena che tanto amavo da bambina
"voglio tornare coi piedi per terra!"
E non si ferma l'altalena ed io rimango in equilibrio,
stringo forte la catena con le dita ormai ghiacciate
fermatela, fermate la terra.

Il fango secco si stacca da sotto le suole,
i mesi asciugano le ciocche bagnate
le guance sudate di chi ha corso per non doversi fermare,
ginocchia sbucciate e il ricordo immortale di un raggio di sole;

E se dovessi trovare il mio sorriso stanco come quelli da fotografare,
fermo in posa finché non fa male,
finché dimentichi dove guardare
e, per sorridere, a cosa pensare
raccontami la storia di quella bambina.

Se si fermasse l'altalena che tanto amavo da bambina
ed io bloccata, le mani stanche di tenermi in equilibrio
le scarpe sporche intrappolate nel fango
spingila,
spingi l'altalena
e se anche fosse tardi
e fosse anche già sera
tu guardami volare, guardami ridere
che non si fermi mai la mia altalena.

ImpressioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora