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Ma che problemi ha?
Okay torniamo a noi, sta cercando davvero di voler avviare un discorso con me? Se vogliamo dirla tutta da quanto tempo non parlo con un uomo che non sia Chris o mio figlio o mio padre? Non me lo ricordo mannaggia.
Sono così arrugginita e anche così arrogante che non piace nemmeno a me.
Io gli ho appena categoricamente spiegato che il locale è chiuso anche per lui e anche per la regina Elisabetta se si dovesse presentare qui. Locale chiuso. Però se dovesse entrare un non so.. Tom Cruise, mi ci fermerei per una chiacchierata.
Non se ne va. Questo Dave che è pieno di soldi vuole rimanere qui, seduto su uno sgabello da quattro soldi e con me, una ragazza da quattro soldi.
Lui mi guarda e continua a farlo.

"Non voglio rubarti altro tempo, ora vado allora."
Fa per alzarsi ma lo anticipo.
"Hai per caso bisogno di un altro passaggio per tornare a casa?"
Cosa ho detto? Quelle parole sono uscite della mia bocca? Dalla bocca di Stephanie? Eppure non ho bevuto nulla ma è un classico comportamento da ubriachi e so bene cosa significa essere ubriachi fino ai capelli.
Lui ci pensa su e sorride.
Ma che denti perfetti, credo se li faccia sbiancare ogni mese dal suo dentista di fiducia.
Basta con questi stereotipi non tutti i ricchi sono uguali, probabilmente lui è diverso.
"In realtà si ma posso anche andare a piedi."
Sospiro e mi tolgo il ridicolo grembiule che ho sulla vita e lo appoggio sul bancone.
"Puoi prendermi per pazza quanto ti pare ma a me non piace tornare a casa da sola."
Dico velocemente mettendo le mani sui fianchi.
È la verità. Tornare a casa a mezzanotte, non mi piace. Questo locale si trova anche in periferia quindi non c'è nessun lampione, nessun passante e questo mi inquieta sempre molto.
Lui alza un sopracciglio e non risponde quindi continuo.
"Da poco il mio capo mi ha rifilato questo turno assurdo che odio da morire. Mi ritrovo comunque a tornare a casa da sola dopo mezzanotte nel buio più totale. Non fraintendermi mi reputo una persona molto forte e coraggiosa." Sorrido alzando le mani al cielo. "Però non mi piace stare da sola nel pieno della notte."
Si siede di nuovo sullo sgabello prendendo la bottiglia tra le mani girandosela tra le dita.
"Perché il tuo capo ti ha messo questo turno? Tu non potevi replicare?"
"Senti, non posso permettermi di rispondere, è il mio lavoro ci guadagno da vivere così, credi che i soldi piovano dal cielo?"
Certo che io sto parlando con l'uomo più ricco del Regno Unito che razza di risposta potrei aspettarmi.
"Lascia perdere, tu non puoi proprio capire."
Dico secca pulendo il bancone.
Devo assolutamente tornare a casa e mandarlo via, la sua presenza mi irrita.
"Hai ragione, non posso capire ma so che ci sono altre cose molto importanti, come la famiglia, credo che tu ce l'abbia e tornare a casa in questo orario è quasi denunciabile."
Ah e vedi Dave!
"Si la mia famiglia mi aspetta e appunto devo sbrigarmi. Ti starai chiedendo dove volevo andare a parare con questo inutile discorso.."
Inizio a farfugliare ma perché faccio così, mi sento ansiosa.
"Mi fa piacere che sei venuto a trovarmi."
Dico tutto d'un fiato guardando il pavimento e noto solo ora che devo assolutamente lucidarlo.
Lui mi guarda senza fiatare. Ma che caspita ho detto?
Non volevo dire proprio quello.
Sono una stupida.
"Ti fa piacere perché ti tengo compagnia?"
Dice con un sorrisetto e non posso mentire che è adorabile.
"In un certo senso ma non è quello che intendevo, ti do un passaggio, adesso che sai la situazione mi farebbe comodo avere te come compagnia." Sorrido senza accorgermene.
"Però non mi piace parlare con te quindi.."
"Okay non parleremo."
Dice lui, si alza dalla sedia e dice che mi aspetterà fuori.
Mi sbrigo a mettere tutto in ordine e chiudere il locale.

Siamo in "viaggio" verso casa ed è tutto così silenzioso che quasi mi sento a disagio con lui.
Ha un stazza molto più grande della mia infatti occupa tutto il piccolo spazio della mia macchina. Anche se sono stata io a dire che non volevo parlare adesso sto cambiando idea.
"Beh allora.."
Dico senza sapere realmente cosa dire.
Sono stupida.
"Dove vivi?"
Mi dice lui.
"Non abito molto lontano da qui, è un bel quartiere anche molto tranquillo infatti abitano molti pensionati."
"La tua casa è piccola?"
"Si molto piccola, ma ora sono abituata è a prova di piccola famiglia."
Sorrido.
"Che vuoi dire con 'piccola famiglia'?"
Troppe domande!
"Ma tutte queste domande?"
Sbuffo ma sorrido. Ammetto con grande sorpresa che è piacevole chiacchierare con lui.
Anche per così poco.
"La mia famiglia è composta semplicemente da me e mio figlio."
Dico senza verginalmente.
"Quindi sei una mamma single?"
Dice e sento i suoi occhi su di me.
"Si e sto molto bene per tua informazione."
Sento che reprime una risatina il quale fa sorridere anche me.
Ma questi stupidi sorrisi che senso hanno?
"Bene tu non hai nessuno?"
Dico io per centrare l'argomento su di lui.
"Non conosci la mia storia?"
"Beh dovrei? Senti io ho una vita oltre i gossip che ci sono in giro."
"Quindi tu non sai praticamente niente di me?"
Dice ancora e sembra quasi scioccato.
"Non capisco perché questa cosa ti sorprende tanto. Capisco che sei il più ricco del Regno Unito ma.."
"Perfetto,finalmente ho incontrato una persona che non sa niente di me e la mia famiglia."
Alzo gli occhi al cielo. Non capisco perché tutta questa gioia al riguardo.
"Vorrei tanto conoscere questa storia ma peccato, siamo arrivati!"
Dico sarcastica premendo il freno davanti alla sua casa.
"Spiritosa." Risponde lui che gli rifilo un sorriso sforzato.
Sta per aprire lo sportello ma si gira nella mia direzione.
"Se hai bisogno di qualcosa posso darti il mio numero."
Sta flirtando con me o sbaglio?
"No, grazie. Ora puoi andare e arrivederci mister celebrità."
"Troverai il mio numero sulle pagine gialle allora."
Soffoco una risata quando vedo che il suo viso è serio.
"Fai sul serio? Non ti chiamerò mai adesso fuori."
Sblocco la portiera per dargli la possibilità di uscire alla svelta
Alza gli occhi al cielo e ride.
"Ciao Stephanie, grazie del passaggio."
Chiude lo sportello della macchina e lo saluto anche io. Velocemente metto in moto per tornare a casa.

Non Credo Nel Destino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora