Dopo il primo esame Alicia corse subito nella sua camera, si sciacquo la faccia ma si sentì comunque male.
Aveva di nuovo disubbidito alle regole fondendosi con Jackie, nonostante avesse ottenuto un buon voto. Purtroppo le sarebbe piaciuto staccarsi da quel piccolo mostro, purtroppo per lei dopo svariati tentativi non ci riuscì.«Alicia tranquilla! L'effetto dato, che è alle prime armi, è solo temporaneo.»
«Seriamente? E quanto dura?» chiese Alicia con una punta di speranza.
«Circa due giorni.»
«DUE GIORNI?!» ripeté Alicia facendo sobbalzare le sue stesse ali.
In realtà non era troppo tempo, ma ci sarebbe voluto poco prima che si rendessero conto delle sue ali.Doveva intervenire subito. Cosa poteva fare? Usare un incantesimo era fuori discussione dato che si trovava a Rainbow da a malapena una settimana, chiedere aiuto a qualcuno era impossibile dato che sicuramente qualche insegnante sarebbe venuto a saperlo subito. Decise alla fine di piegare le sue ali, era l'unica cosa da fare. Le spiaceva fare male a Jackie, infondo lui era stato una vittima in tutto ciò.
«Okay Jackie ascoltarmi: staranno tutti scendendo a cena e Kate sarà qui in meno di qualche minuto... Posso solo sperare che non ti vedano» disse prendendo un mantello color blu scuro.
Nella scuola di Giotto avevano davvero di tutto, per fortuna c'erano anche dei vestiti che non cambiavano colore.
Se lo mise addosso e sperò dentro di se che il mantello coprisse abbastanza le sue ali. Era riuscita a creare una specie di gonna molto lunga e stretta in vita grazie a qualche preghiera fatta al mantello.
Scese nella mensa scolastica con un imbarazzo che si poteva notare dalle sue guance rosso fuoco. Inoltre le risate di Windy e dei suoi amici del Dormitorio del Disgusto non la consolavano affatto.
«York non sapevo fosse il Carnevale dei Colors, va bene che ci ispiriamo a Giotto ma mica ad un clown!» disse Windy facendo ridere i suoi amici tutti in buona parte del Dormitorio del Disgusto e della Rabbia.
Alicia si coprì gli occhi con le mani, mentre il suo "vestito" per la vergogna stava diventando color viola porpora.
Soffocata da quelle risate continue decise che per quella sera non avrebbe del tutto cenato.
«Alicia!» urlò Ryan prima di vederla scomparire del tutto in camera sua.Una volta giunta in camera si stese sul letto spargendo qualche lacrima sul cuscino. Si diresse alla finestra e guardò il cielo di Rainbow: tante strisce di fumo colorato lo sorvolavano.
Probabilmente stavano creando la barriera per evitare l'accesso ai Colors Grey. Era lì da solo una settimana ed era già diventata lo zimbello di tutta la scuola, probabilmente avrebbero parlato per tutta la serata di come si era vestita.
Si sentiva addosso sopratutto lo sguardo dei ragazzi più grandi i quali già dal primo giorno erano rimasti un po' sorpresi dal suo arrivo.
Infondo la vita a Rainbow non le era cambiata molto, se era considerata diversa o veniva presa in giro sulla Terra, lì a Rainbow si sentiva comunque male.
Pose la testa sul cuscino, si chiuse di nuovo a riccio sperando che quella nottata passasse il più in fretta possibile. Lacrime color nero pece bagnavano il cuscino e le lenzuola linde.
«Alicia dai... Non piangere» le diceva Jackie cercando di consolarla nonostante al momento fosse fuso con le sue ali. Riuscì comunque a coprirla per non farle prendere freddo: infondo ci teneva a quella goffa ragazzina.
***
Il mattino seguente, Alicia non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto nonostante per fortuna le ali fossero scomparse prima del previsto. Non riusciva nemmeno ad essere felice, a scuola probabilmente ridevano ancora del suo stato ieri sera.
YOU ARE READING
Colors #WATTYS2017
FantasyAlicia York ha quattordici anni e fin da piccola sente che il mondo in cui vive non la rispecchia più. Un mondo ormai abituato al conformismo il quale non guarda più al genio creativo, alla sensibilità ma solo all'individualità. Alicia capisce che...