Le prime giornate di scuola furono abbastanza difficili per Alicia. Non che avesse problemi con i compiti, l'unico problema era che di teorico in quella scuola c'era poco. Fin da piccola era sempre stata poco brava nelle cose pratiche o nelle abilità.
Lo stava dimostrando benissimo durante la prima lezione di cucina.
«Signorina York! La sua torta!» le disse la professoressa, la stessa che l'aveva ripresa il primo giorno.Alicia tirò fuori un qualcosa di bruciacchiato e del tutto differente da una torta.
«Nemmeno la mia è il massimo» le disse Kate mostrandole un insieme di piccole briciole bruciate.
«Ragazze vi vedo in seria difficoltà» disse Ryan guardandole sorridendo sotto i baffi,
«Piantala» rispose alle sue risate Kate irritata.
«Di sicuro non prenderò la sufficienza» affermò Alicia mettendosi le mani nei capelli;
«Ho studiato la teoria inutilmente» continuò sbattendo leggermente la testa contro il tavolo.
Per fortuna grazie all'aiuto di Ryan e ad una ricerca molto approfondita di Alicia, lei e Kate riuscirono a prendere un otto.
Anche quella giornata non le era piaciuta particolarmente ad Alicia inoltre il rapporto con i compagni non era dei migliori. Pochi sembravano veramente interessati a costituirsi un qualche tipo di futuro, la maggior parte progettava scherzi con gli alunni del quinto anno o qualche conquista.
Ancora una volta le sue compagne la vedevano "diversa", "troppo sensibile", almeno così l'avevano inquadrata.
Avevano già deciso di organizzare una festa, non era passato neanche un mese. Alicia era già pronta a provare qualche nuova storia o qualche poesia da scrivere se non fosse entrata Kate irrompendo come una furia.«Signorina York! La obbligo a rendersi carina e ad andare a quella festa!»
«Kate... Non voglio andarci... Te l'ho già detto» disse cercando di seguire la lettura.
«Signorina York! La boccio per troppo studio!» riprese guardando nel suo armadio.
«Ma insomma! Non hai niente di sexy?» chiese sorridendo, sapendo benissimo che sarebbe stata una semplice festa di paese.
«Dai... Non ho voglia...» riprese Alicia dissuadendola inutilmente,
«Eccolo!» esclamò Kate tirando fuori un abito nero con le spalline scollato sulla schiena.
«È impudico!» la riprese Alicia.
«È molto carino! Non è nemmeno corto! Ha anche la gonna a palloncino!» continuò Kate come un vulcano.
Alla fine Kate costrinse Alicia ad indossare il vestito contro o senza la sua forza di volontà.Ed alla fine purtroppo molto a disagio e poco convinta Alicia si ritrovò nella piazza del paese. Una classica festa, se ne facevano tante lì sopratutto quando la scuola ancora non era nel vivo.
C'erano tantissimi ragazzi di tutte le età, ballavano, si divertivano, bevevano. La madre di Alicia era più che contenta di mandarla ad una festa, e quella di Kate ci era abituata. L'unico limite era quello di tornare verso le nove e mezza di sera massimo.
«Alicia... Ti sei esposta così tanto? Sei bellissima con quel vestito...»
Alicia sentì di nuovo quella voce, ma non capiva da dove provenisse. Si girò in torno ma vide solo ragazzi adolescenti ballare e divertirsi.
Prese un bicchiere d'acqua da un bar ed in seguito decise che sarebbe rimasta incollata ad una panchina.Decisamente non facevano per lei quelle feste. Almeno se non conosceva anima viva. Mentre si dirigeva verso la panchina due braccia forti le presero la vita facendola girare di scatto. Se c'era una cosa che Alicia odiava era essere toccata: sopratutto senza il suo consenso.
YOU ARE READING
Colors #WATTYS2017
FantasíaAlicia York ha quattordici anni e fin da piccola sente che il mondo in cui vive non la rispecchia più. Un mondo ormai abituato al conformismo il quale non guarda più al genio creativo, alla sensibilità ma solo all'individualità. Alicia capisce che...