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Flashback

Erik guardò con fare imbronciato Mats, il quale cercava in ogni modo di ignorarlo anche se con scarso tentativo.

Mats gli lanciò un' occhiata divertita quando Erik, fingendosi offeso dall'atteggiamento del più grande, si girò con il viso rivolto al muro masticando con fare annoiato la banana che aveva rubato poco prima a Marco, e borbottando parole incomprensibili tra sé e sé.

Proprio in quel momento il pupillo della nazionale tedesca e menchemeno del borussia dortmund, fece la sua entrata nell'ampia stanza relax addetta ai giocatori e notò con fare interdetto i due ragazzi seduti ai lati opposti della stanza e solo in un secondo momento contemplò lo strano e insolito silenzio che stava alleggiando tra quelle mura.

Effettivamente era un evento più che raro trovare Erik in silenzio ma soprattutto lontano da Hummels, quando aveva la possibilità di stargli attaccato senza che nessuno li interrompesse.
Essere silenzioso non era sicuramente uno delle qualità di Erik anzi, solitamente era sempre il primo a tenere vivo una conversazione, parlava anche quando le circostanze non lo richiedevano causando così molte volte delle situazioni spiacevoli e imbarazzanti.

"Il gatto vi ha per caso mangiato la lingua?" disse ad alta voce Marco cercando di smorzare quella tensione alquanto palpabile.

Sempre quest'ultimo affiancò il moro e gli diede una lieve gomitata cercando delle spiegazioni che ovviamente gli furono negate.
"Cosa hai combinato questa volta" disse Marco con finto tono di rimprovero, e dandogli un'immancabile sberla sulla nuca.

"Cosa ti dice che abbiamo litigato e soprattutto perché sono sempre io quello che viene preso di mira ?" sussurò contrariato il moro e poggiando la testa sulla poltrona, massaggiandosi la tempia.  

"Beh lo sto deducendo dal semplice  fatto che sta mangiando una banana, la seconda banana in 5 minuti.
E lui odia le banane. Erik si ingozza sempre di cibo quando è arrabbiato o quando ha appena litigato con qualcuno" disse con fare ovvio Marco per poi alzarsi di botto e dirigersi velocemente verso l'uscita non appena sentì la voce squillante del suo migliore amico, Pierre, riecheggiare per tutto il corridoio.

Mats si alzò rapidamente dalla poltrona per poi camminare con dei passi felpati verso il più piccolo.
Quest'ultimo non appena notò la presenza del moro davanti a lui lo guardò di sbieco e si alzò con l'intento di andare via.

"Erik voglio risolvere questa situazione ridicola" sbottò improvvisamente Hummels prendendolo per il polso e circondandogli la vita con il braccio.

"E io non voglio parlarti" rispose duro cercando di divincolarsi dalla stretta ferrea del moro, ovviamente con scarsi risultati.

Mats lo prese dai fianchi, con una mossa veloce lo alzò e lo adagiò sul tavolino presente nell angolino della sala, cercando di mantenere la pazienza.

"Chaty mi ha preso alla provvista perciò non ho potuto chiamarti.
Mi spiace per non essere venuto a trovarti ma non potevo in quel momento.
Mi è rimasta attaccata per tutto il giorno e qualora cercassi di staccarmi si insospettiva ancora di più " sussurrò il moro accarezzando i capelli del più piccolo che si lasciò andare final a quelle carezze tanto bramate.

"È da due mesi che non vieni più da me, ti trovi sempre delle scuse inutili" brontolò mettendo su un broncio adorabile che fece solo ampliare il sorriso stampato sul viso di Mats.

"Mi spiace biondino" sussurrò poggiando lievi baci a partire dalla clavicola fino alla guancia.

Erik sospirò, rilassando i muscoli e circondano le braccia al collo di Mats, ricambiando pure lui quei baci furtivi che spesso si scambiavano tra quelle quattro mura.

Mats si avvicinò alle labbra che aveva sognato ogni sera, che sentiva una mancanza costante ogni secondo, quelle labbra di cui non ne aveva mai abbastanza e che sembravano causare dipendenza. 

Mats inclinò il collo e si avvicinò lentamente al viso di quell'angelo dagli occhi azzurri e nel giro di pochi secondi le sue labbra furono a contatto con quelli di Erik, e le loro lingue erano ormai occupate in una danza rovente piena di passione.

E per l'ennesima volta  i due amanti si ritrovarono a tenere nascosti i propri sentimenti in quelle mura che avevano assistito a tutte le loro litigate, a tutte le loro riappacificazioni, a tutte le lacrime versate per quelle incomprensioni, ma in fondo a loro bastava quello.

A loro bastava solo vivere la loro folle storia d'amore.

Spazio Autrice

Non so il perché ma mi andava di farlo perciò ecco qui un capitolo del tutto diverso da quelli precedenti.

Molto probabilmente, ogni tanto posterò dei capitoli tipo la mia storia sui Leweus, con i flashback ecc

Ci siamo capiti insomma haha

Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e bye bye

-Simona

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