Capitolo 6

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Il pirata faceva ancora fatica a realizzare cosa stesse succedendo.
Dove l'avrebbe portato la sirena?
Era un trucco?
Atlantide esisteva veramente?
Chat Noir si poneva più domande, ma senza ottenere risposte, e non le avrebbe ottenute senza averlo domandato alla sirena.
Solo lei poteva rispondergli, ma il timore di perdere la sua fiducia lo assalì.
<<Se te lo stai chiedendo... Sì...
Andiamo ad Atlantide, città ritenuta una leggenda e no, non sto cercando d'ingannarti...>> disse la sirena.
Il biondo la guardò confuso.
<<Mi leggi nel pensiero? >>
<<No, ti si vede in faccia che morivi dalla voglia di saperlo>> scherzo lei.
<<Al diavolo la poker face! >> sfuriò lui, facendo ridere lei.
E aiutato dalla sirena che batteva la coda, il pirata potè raggiungere la misteriosa Atlantide, città sperduta sul fondo del mare.

~

Giunsero finalmente al regno sperduto.
Il biondo osservò tristemente in silenzio ciò che rimaneva alla ragazza.
<<Ogni giorno diventa sempre più soffocante qui... >> sospirò la corvina.
Entrarono nella sua stanza e la sirena fece sedere il pirata sul suo letto.
<<Non ti rimane nulla della tua famiglia? >>
<<Mi rimane solo questa collana di perle e una profezia... >> rispose un po' malinconicamente.
<<Quale profezia? >> chiese lui cercando di smuovere l'atmosfera pesante.
<<Quando mia madre era sull'orlo della vita, lei mi benedisse e pronunciò una profezia che segnava il mio destino:
"Quando solo buio vedranno i tuoi occhi, il tuo canto illuminerà due creature che smuoveranno il tuo oblio".>>
E infine la madre crepò!!!
La Muerte es cruel!!
<<Ma fino ad ora non ho appreso pienamente il significato... Il buio che vedono i miei occhi è questo momento, in cui dalla fine di Atlantide io sono rimasta sola, ma non comprendo il seguito... >> disse la sirena stringendo tra le mani la conchiglia della collana.
<<M-Mi dispiace Manon>> guardò altrove il pirata.
Lei si avvicinò a lui. Gli mise le mani sulle sue calde guance che man mano diventavano sempre più rosse.
Il pirata stava perdendo il controllo.
Cioè, una sirena aveva le sue mani sulle proprie guance.
Poco a poco la sirena diminuì le distanze tra i loro visi, finché ormai a dividere i loro volti non fu un centimetro.
<<Secondo te cosa significa Chat? >>
<<Ehm... Io... Io... >> gesticolò il pirata, provocando la faccia confusa della ragazza del mare.
Il biondo si calmò e con un misto di felicità e tranquillità, lui le chiese.
<<Sai che cos'è l'amore? >>
<<N-No... >>
<<Quando lo scoprirai, capirai la profezia... >>.
Il pirata sorrise. La sirena arrossì.
<<P-P-Perché arrossisco?? >>
<<Perché hai smosso il tuo cuore my lady>> facendo il bacia mano, per poi uscire dalla stanza e uscire, cercando di raggiungere la costa.

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