L'università inizierà tra tre giorni. Sono eccitata è nervosa allo stesso tempo. Nervosa perché sono appena arrivata a Manhattan e non conosco nessuno. Eccitata perché non vedo l'ora di iniziare le lezioni!
Il mio volo è arrivato ieri, in serata, e l'unica cosa che sono riuscita a vedere della città è questa orribile stanza d'albergo. Per quanto ero esausta, avrei dormito ovunque. Grazie al jet lag ho dormito fino a mezzogiorno.
Oggi devo sistemare le ultime formalità per la mia registrazione. Per questo, devo andare all'ufficio ammissioni dell'Università. Che programma! Penso di avere tutto ciò che mi serve per la mia registrazione nel mio zainetto. Muoio dalla voglia di visitare la città, ma dovrò rimandare.Arrivata di fronte all'università mi fermo un attimo a guardarla. (WOW!)
Incredibile! L'architettura dell'edificio di fronte a me è davvero impressionante. Amo questo misto di arte moderna e antica. Tra l'edificio in mattoni rossi e le colonne scolpite, si respira davvero un'aria diversa. Elegante e intellettuale. Osservo i sentieri fiancheggiati da alberi e le aree verdi. Bel posto. È molto accogliente. Mi sento subito in armonia con il paesaggio. Mi vedo già a passare il mio tempo qui!
Il campus sembra enorme, è come se fosse un quartiere a se stante. Spero di non perdermi.
Decido di fare un giro, la troverò. Riesco, infatti, a trovarla senza problemi e apro le porte dell'edificio amministrativo. Ma dopo circa un quarto d'ora, diventa chiaro: non ho idea di dove sia. I corridoi sembrano tutti uguali. Mi sento un po' persa.
Sento un rumore di passi alle mie spalle. Una ragazza si avvicina, è molto bella. Ha un look trendy, molto accattivante, riesco a percepire la sua energia.
A differenza mia, sembra sapere esattamente dove si trova, forse potrebbe aiutarmi.
"Scusami..." dico attirando la sua attenzione, mi si avvicina a a gran passi. Ogni parte del suo corpo emana sicurezza.
"Ciao, sei qui per iscriverti?" mi chiede con gentilezza
"Si, come l'hai capito?"
"È l'unica ragione per trovarsi qui prima dell'inizio delle lezioni!" mi dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo, sto facendo la figura della stupida e sono appena arrivata, bene!
"Sto cercando l'ufficio amministrativo, ma ho qualche difficoltà a trovarlo.." dico con timidezza
"Sei nuova?" mi chiede spezzando il ghiaccio notando che non parlavo più
"Si! È così evidente?" le chiedo sorridendo
"Diciamo che non ti ho mai vista prima e vivo qui da sempre. Non era difficile da immaginare."
Rido alle sue parole e lei collega al suo braccio al mio.
"Non preoccuparti, ti mostro io dov'è. Tanto devo andarci anch'io.. Comunque, io sono Soraya."
"Aurora" le dico stringendole la mano.
Mi accompagna all'ufficio ammissioni. Una volta fuori dalla porta, tiro fuori i documenti dalla borsa. Soraya li afferra. Glieli lascio prendere, sorridendo. La osservo finché non si lascia sfuggire un gridolino eccitato. Mi spavento e la fissò con occhi a palla. È un po' strana questa ragazza.
"Ti sei iscritta al corso di Miti e leggende! Anche io!!" mi urla quasi abbracciandomi, devo dire che mi piace come ragazza.
"Grandioso!" le dico euforica, questa ragazza è misteriosa, gioiosa ed esplosiva allo stesso tempo. Il mio totale opposto.. mi dovrò abituare! Come si dice, gli opposti si attraggono. Viste le nostre differenze, questo potrebbe essere l'inizio di una grande amicizia!Una volta terminate le formalità, Soraya mi trascina all'uscita. Ho difficoltà a seguirla.
"Hey.. non correre!" le urlo correndole in contro.
Una volta fuori mi trascina nuovamente con lei. Ci sentiamo su una panchina, all'ombra di una grande quercia. Dopo qualche attimo di silenzio Soraya parla forse piu euforica di prima: "Ho la sensazione che questo nuovo anno sarà eccitante!" dopo queste parole, però, io rimando in silenzio. A differenza sua tutto è nuovo per me. Ho bisogno di abituarmi al posto, prima di entusiasmarmi.
"Sembri un po' ansiosa.." mi dice con dolcezza
"Non è facile trasferirsi in una città dove non conosci nessuno" le dico con tono un po' freddo, ma che posso fare? È comunque un estranea per me.
"Beh, non è il tuo caso.. conosci me, ora!" mi dice sorridendomi. In fondo non è male questa ragazza, mi ispira fiducia.
"Hai ragione! E tu.. tu vivi qui da tanto giusto?" le chiedo, volendo sapere qualcosa su di lei
"Da sempre. Conosco Manhattan come il palmo della mia mano. Vuoi che ti faccia fare un tour guidato?" Per quanto la sua proposta mi intrighi devo rifiutare considerando che devo passare anche dai Bartholy.
"Magari più avanti. Ho già una serata movimentata davanti a me.."
"Davvero? Sei arrivata solo ieri e già sei occupata? Non perdi tempo, vero?!" Wow tre domande in due secondi, questa ragazza mi piace!
"Ho preso un impegno ancora prima di partire. Ma quando sono atterrata ero così esausta che mi sono precipitata nel primo hotel che ho trovato" le dico con una smorfia
"A giudicare dalla tua faccia, non dev'essere stato eccellente" mi dice ridendo
"Peggio. Eccellentemente sudicio. Non vedo l'ora di andarmene!" ora ride anche lei ma poi torna seria,
"Se è così male, posso aiutarti a trovare qualcosa di meglio." questa ragazza è la gentilezza in persona!
"È gentile da parte tua, ma non preoccuparti. Ho trovato un posto come ragazza alla pari in una famiglia del posto. Mi occuperò della loro bambina e, in cambio, mi offriranno vitto e alloggio. È un buon metodo per riuscire a pagare le tasse scolastiche" le dico considerandola ormai un'amica.
"Beh, che fortuna!"
"Lo penso anche io!"
"Sarà lontano dal campus?" mi chiede tranquillamente
"Non lo so, ci andrò stasera per la prima volta"
"Qual è la famiglia? Magari la conosco.." posso dirglielo, potrei essermi fatta un'amica speciale.
"Bartholy. Un'antica famiglia originaria del posto, da quel che ho capito."
Soraya si trasforma di fronte ai miei occhi. Sembra che abbia visto un fantasma! Provo a metterle una mano sulla spalla per tranquillizzarla.
"Va tutto bene?" le chiedo vedendola ancora ansiosa. Soraya si alza in fretta e si allontana da me senza rivolgermi la parola.
"No, no.. non è nulla. Mi sono solo appena ricordata di avere qualcosa da fare.." mi dice mentre si allontana sempre di più.
"Qualcosa da fare?" le chiedo dubbiosa
"Già. Stupido vero? A volte ho proprio la testa fra le nuvole" mi dice facendo un sorriso tirato. Noto che si allontana sempre di più, allora decido di avvicinarmi io a lei, "C'è qualche problema? Ho detto qualcosa che non avrei dovuto?"
"Ci vediamo fra tre giorni, quando le lezioni inizieranno" mi dice di fretta e in men che non si dica scompare dalla mia vista, che strano!Decido così di prendere il bus e mentre passeggio per raggiungere la fermata ripenso allo strano comportamento di Soraya. Ha reagito malissimo al nome Bartholy. Me lo sarò immaginata? No, c'è qualcosa che non va e questo non è molto rassicurante.. Comunque lo scoprirò presto! Li vedrò sta sera per il lavoro.
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IS IT LOVE?
RomanceCiao bellii, una nuova storia è qui!! Ahah. Io amo questa storia ve lo giuro, ho deciso di scriverla qui perché voglio che ve innamoriate anche voi, premetto però che non è stata scritta da me, ho preso solamente alcune decisioni è cambiato qualcos...