Capitolo 1

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Eleonora:

Sono le sette di mattina e sta fottuta sveglia è la terza volta che suona in venti minuti. Mi alzo dal letto ancora assonnata e mi dirigo in bagno per lavarmi. Dopo circa quaranta minuti esco dalla vasca e sento mia sorella urlarmi dietro di muovermi, perché pure lei deve prepararsi. Infilo velocemente l'accappatoio e scendo in cucina e trovo la colazione già pronta sul tavolo, probabilmente fatta da Angelica. Mangio in fretta e mi vado a vestire, mettendomi i soliti jeans strappati neri e una maglietta bianca e larga per stare comoda una volta salita sull'aereo. Oggi è un giorno di merda, sono contraria sulla scelta di mio padre di andare a vivere in America ma d'altronde la mia opinione in questa famiglia non vale nulla, a lui basta essere felice del resto non gli importa, non si è mai chiesto cosa ne pensano gli altri o se ciò che fa' ferisce qualcuno. Lo detesto tantissimo, pensa solo a se stesso, ma ormai ci sono abituata. Aspetto mia sorella in salotto. Le valige sono già qui, deve averle portate giù mio padre. Sento la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi un attimo dopo, segno che è appena entrato qualcuno, vedo comparire la figura di papà sulla soglia della porta, si parla del diavolo. <<Dov'è tua sorella?>> mi chiede con un'espressione felice in volto. Sto per rispondere quando scende mia sorella correndo e urlando <<sono quaaaaa>>, e per poco non cade dalle scale di faccia. Sto ridendo come una pazza, ricevendo occhiatacce da entrambi, si sa che è la sua preferita, ma questo non mi sfiora minimamente. È da dieci minuti che siamo in macchina. Mia sorella si è addormentata subito e ora è appoggiata sulla mia spalla. Per evitare di parlare con mio padre ho messo gli auricolari. Ci stiamo dirigendo all'aereo, abbiamo già portato le valige e fatto il check-in. Io per fortuna ho il posto vicino al finestrino, mi siedo e metto a terra in mezzo ai miei piedi la mia borsa, prendendo prima telefono e cuffiette. Allaccio la cintura e guardo l'hostess che spiega le cose per eventuali emergenze. Chiudo gli occhi e mi rilasso mentre ascolto Eminem. Saranno le dodici ore più lunghe della mia vita.

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