Capitolo 9

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-mamma- apro gli occhi sentendo Justin mormorare, lo guardo dolcemente, dorme agitandosi -mamma, no mamma...
-shhh sono qui tesoro, va tutto bene- dico dolcemente sottovoce, Henry si sveglia lentamente e mi guarda confuso.
-mamma...- sussurra Justin, Henry lo guarda preoccupato.
-non lo svegliare-
-mamma...non andartene- dice dolcemente, gli accarezzo il viso.
-shh Justin, va tutto bene, sono qui tesoro, dormi- dico dolcemente.
-mamma- sorride dormendo.
-bravo cucciolo- dico con affetto.
Si calma e sorrido, guardo Henry, accarezzo anche il suo viso, mi bacia la mano sorridendo dolcemente.
-è tutto okay amore mio- dico dolcemente, mi porto la sua mano alle labbra chiudendo gli occhi, me la metto su una guancia e lo guardò con affetto -sono qui se hai bisogno, qualunque cosa.
-vieni qui- dice dolcemente, obbedisco, mi abbraccia tenendomi al suo fianco, mi bacia dolcemente, appoggio la testa sul suo petto, mi bacia i capelli e metto le mie gambe tra le sue, sorrido sul suo petto nudo e mi addormendo con il suo profumo.

Apro gli occhi sentendo un fastidioso cinguettio, la sveglia sta suonando, la spengo sospirando.
-la scuola- mi metto seduta e mi passi una mano tra i capelli -bambini svegliatevi coraggio, c'è la scuola.
-ancora cinque minuti mamma- dice Tomas stanco.
-sono troppi- dico alzandomi -ehi mi faccio la doccia e poi in piedi capito?
-si mamma- sospiro, faccio la doccia e mi vesto, metto un jeans nero e una camicia bianca.
-tesoro è tardi coraggio, Justin anche tu tesoro è ora di alzarsi- dico dolcemente, di un bacio a entrambi che si mettono seduti -vi aspetto giù, ehi veloci.
-si- scendo e vedo Sarah che prepara la colazione canticchiando, le do un bacio sulla guancia.
-buongiorno Sarah- dico dolcemente.
-giorno-
-vado a prendere il giornale- vado alla porta e la apro, prendo il giornale sul tappetino e rientro, mi appoggio al mobile e sfoglio leggendo, Sarah mi porge il caffè -grazie mio angelo.
-di niente.
Lo bevo leggendo, i bambini ci raggiungono e do loro i biscotti, Sarah da loro il latte e cominciano a mangiare, guardo l'orologio -bambini quando avete finito venite di sopra-
Annuiscono e corro di sopra, preparo i vestiti e alzo le maniche, apro le finestre e mi sventolo con una mano -c'è la faccio.
I bambini mi raggiungono, faccio loro la doccia e li vesto, metto loro le scarpe e scendiamo velocemente, metto loro gli zainetti, vedo Henry e Margaret che fanno colazione.
-merenda- dice Sarah sorridendo, le metto negli zainetti dei bambini che ringraziano.
-va bene andiamo- dico velocemente.
-le scarpe Jess- dice Sarah dandomi le spalle, guardò i piedi.
-un angelo!- corro di sopra e metto le scarpe col tacco -Sarah, li accompagno e poi vado da al bar da Adam, se hai bisogno chiamami okay? Margaret la stessa cosa, Henry per te è scontato no? Dopo vado direttamente a lavoro e...devo scappare, ciao angelo, ciao ragazzi.
-Jess, stai dimenticando qualcosa?
-non... il taccuino  ma certo, come sempre-
-sei la solita vai corri-
-si sì, ciao! Coraggio bambini alla mamma mobile!
Ridacchiano e saliamo in macchina -cintura- obbediscono e partiamo, li porto a scuola e poi vado al bar, raggiungo Adam e mi dà l'incarico, faccio tutto di corsa, sono distrutta, faccio l'intervista e ricavo le risposte che mi servono, corro a casa di Henry, una donna grassottella mi apre sorridendo allegramente.
-oh Jessica giusto? Sono Rosaline la governante, vieni- dice sorridendo, la ringrazio e mi porta in salotto, vedo tutti riuniti lì a parlare allegramente, sospiro stanca e saluto.
-Mamma!!- dicono i bambini felici, corrono da me e do un bacio a testa abbracciandoli.
Mi abbandono sul divano esausta -mi arrendo- dico stanca, Henry sorride e così le ragazze.
-stanca?
-ho corso ovunque- dico sospirando, Henry i bacia dolcemente e gli sorrido.
-bentornata.
-se mi dai il bentornata così tutti i giorni, esco e rientro continuamente- dico divertita.
Le ragazze ridacchiano e lo stesso i bambini -che sciocca- dice Henry divertito, mi bacia di nuovo.
Il mio cellulare squilla -scusate- vedo il numero di mio fratello -Carl?
Ehi sorellina
-ehi tutto okay?- dico gentilmente.
Senti...ti va di cenare insieme stasera?
-cucini tu?
Ti porto fuori, vestito elegante.
-sei molto sospettoso fratello, cosa vuoi esattamente.
Voglio solo passare del tempo con te Jess, non stiamo mai insieme ultimamente.
-e va bene vengo, a che ora?
Otto?
-andata, a dopo-
Ciao sorellina
-ciao orso bruno.
Chiudo la chiamata e mi sdraio buttandomi su Henry, le ragazze ridono e lui sospira divertito, mi stringe e mi bacia la testa.
-sono distrutta- dico chiudendo gli occhi, il mio cellulare squilla di nuovo, lo metto in silenzioso -dormite ragazzi, intanto lo faccio anch'io...
-mamma- dice Tomas dolcemente, fingo di russare e ride divertito.
Apro un occhio -dimmi cucciolo
-avevi promesso che andavamo alla pietra del ricordo.
-oh...hai ragione, scusa l'avevo scordato, mangiamo e poi andiamo okay?- dico dolcemente.
Annuisce e mi fa un bacio sulla guancia, esce correndo per andare a giocare con Justin.
Sospiro -respira lentamente, rilassati...ho bisogno di staccare la spina, Dio ti chiedo un solo giorno, uno, dove mi piazzo sulla mia poltrona e mi rilasso, leggo la Bibbia tutto quello che vuoi, ma un giorno, concedimelo- dico guardando in alto.
-sarai accontentata bambina- una voce familiare mi fa mettere seduta di scatto, guardo la porta e vedo mio fratello.
-Drew- si avvicina e lo abbraccio con forza inspirando il suo profumo.
-oh oh che abbraccio potente sorellina- dice sorridendo.
-sono forzuta io- dico divertita -ma che ci fai qui?
-a noi non saluti?- guardo alle sue spalle e vedo i miei genitori con il resto della mia famiglia, tranne Catrine.
-ma voi? Oh mamma mia ciao- li abbraccio tutti.
-grazie per l'invito, ho portato una bella torta al cioccolato- dice Drew divertito a Henry.
-i bambini ne saranno felicissimi.
-Henry- dico dolcemente, sorride guardandomi.
-sorpresa- dice divertito, lo abbraccio e lui ricambia.
-grazie amore mio- lo bacio e lui sorride appena ci stacchiamo.
-organizziamo più spesso- dice divertito, scoppio a ridere e così gli altri.
-mi piaci ragazzo, farai strada- mio padre gli mette un braccio sulle spalle con forza -grazie per averci invitato, ricambieremo sicuramente, ci sarà una festa questo giovedì, cioè domani, speriamo tu ci sia.
Sussulto -volentieri.
-papà...- dice Carl sorpreso, guardo mia sorella minore e le metto un braccio sulle spalle.
-aiuto- sussurro facendola ridacchiare.
-caro non tenerlo tutto per te, immagino tu abbia già incontrato questi due bambini- sospira mia madre in modo teatrale -mi faranno impazzire un giorno, io sono Elisabeth, è un piacere conoscerti caro, puoi chiamarmi Lizzie.
-io sono Henry signora è un piacere, lei è mia sorella Margaret- Sarah salta su mio padre abbracciandolo forte, ridacchio divertita.
-è un onore conoscervi- dice Margaret stringendo la mano ai miei e a Carl.
Sorrido divertita -Catrine si scusa ma non può venire, aveva un appuntamento con dei suoi amici- dice mia madre sorridendo appena.
-meglio- mormoro, mia sorella ridacchia ancora.
Con la lingua dei segni mi dice che non la sopporta, sorrido divertita.
'Anch'io' le faccio indicandomi.
'Entra sempre in camera mia senza bussare e prende la mia roba' dice sempre con i gesti.
'Lo faceva anche con me' le rispondo gesticolando, alziamo gli occhi al cielo.
-Karen tesoro presentati- dice mia madre, Karen sa parlare ma si diverte a fingere di non riuscirci per parlare con la lingua dei segni, così mi alleno anch'io, i suoi occhi verdi si soffermano su Henry, si presenta con la lingua dei segni.
Henry sorride e risponde allo stesso modo -conosci la lingua dei segni?- dico sorridendo sorpresa.
-oh si, da ragazzo il mio migliore amico era muto, così la imparai per non escluderlo.
-mi piace- dice Karen guardandomi, scoppio a ridere mentre Margaret è Henry la guardano sorpresi.
-anche a me tesoro- dico scompigliandole i capelli castani, sorride divertita.
-si vede tranquilla-
-ehi! Porta rispetto piccola ribelle sono tua sorella- dico divertita.
-ti voglio bene anch'io Jess- dice sorridendo.
Le do un bacio sulla guancia sorridendo.
-che carina- dice Margaret affascinata, la guardo divertita mentre Karen arrossisce.
-grazie- dice imbarazzata.
Andiamo tutti in sala da pranzo a mangiamo, i bambini si siedono accanto a me.
-mamma mi tagli la carne?- dice Justin sottovoce.
-vieni dammi il piatto- obbedisce e gliela taglio sorridendo.
-grazie-
-prego tesoro- continuo a parlare con la mia famiglia, finiamo il pranzo divertendoci, Henry tiene i miei piedi tra i suoi tutto il tempo.
-sono davvero felice- dice mia madre sorridendo -sei davvero un bravo ragazzo Henry, prenditi cura della mia Jessica, okay?
-lo farò con immenso piacere.
Sorrido e metto una mano sulla sua, se la porta alle labbra e lo guardo con affetto -siete davvero belli insieme- dice mia madre sorridendo.
-Siamo felici- dico senza smettere di guardare Henry, sorride e mi bacia.
-Incredibilmente felici- dice sorridendo.
Il pranzo va a gonfie vele dopodiché porto Tom al cimitero, parla a suo padre come se fosse davvero al suo fianco, lo guardo in silenzio mentre piange, cerco di non piangere e gli parlo anch'io dolcemente, riparto verso casa e Tom si addormenta, in macchina.
Entrò in casa sospirando -Sarah sono a casa- dico stanca.
Non risponde e guardo sia in cucina che in salotto -sarà fuori? Di solito mi lascia un biglietto, strano.
Porto il bambino in camera e gli rimbocco le coperte, gli do un bacio sulla fronte -ti voglio un mondo di bene tesoro- sussurro dolcemente.
Esco dalla camera ma un dolore improvviso alla testa mi fa perdere i sensi.

Il mio peccato più grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora