L'uomo si alzò dalla sua sedia dirigendosi verso la giovane ragazza; lei continuava a fissarlo. Non comprendeva cosa lui volesse da lei, non aveva fatto nulla di male. Perché le andava in contro?
Lisandra cominciò a panicarsi, non voleva dargli ciò che voleva, non era una ragazza facile, non si lasciava prendere in giro dagli uomini. Aveva lottato per custodire il suo orgoglio. Lui continua ad osservarla molto pericolosamente mentre si avvicinava sempre di più. Lisandra non aveva paura di lui, voleva soltanto evitare i problemi. Tuttavia notò che tutti gli altri stavano osservando quella scena, non capiva il motivo, ma ciò la infastidiva. Non voleva attirare l'attenzione su di lei, ma ormai era troppo tardi: l'uomo dagli occhi verdi era già davanti a lei.
- " Come ti chiami?"
Le domandò con una voce grave. Lei aveva una certa impressione che quella non fosse una domanda ma un ordine. Lui non aveva l'abitudine di fare delle domande, l'aveva capito. Ma chi era?
- "Perché dovrei dirti il mio nome?"
Disse lei con un tono sarcastico. Lui non aveva bisogno di sapere il suo nome, quale importanza aveva? Lisandra pensò che lui volesse solo passare una notte assieme, come tutti gli uomini che avevano il coraggio di parlarle. Lui era diverso, non sapeva perché, ma ne era certa.
-"Non ti hanno insegnato che é maleducazione rispondere ad una domanda con un'altra domanda?"
Se credeva di fare paura alla giovane ragazza, si sbagliava, lei pensava solo che fosse un uomo che cercava l'attenzione di una ragazza insignificante.
- "Non do il mio nome agli sconosciuti" dice lei su un tono severo.
Lisandra non credeva ai suoi occhi, come poteva pretendere il suo nome quando nemmeno la conosceva? Non voleva più continuare a parlargli, ma i suoi occhi l'attiravano, erano magnifici. Quegli occhi erano l'arte: dicevano molte cose senza nemmeno parlare. Anche il giovane uomo la fissava negli occhi, gli altri non esistevano più, era come se non ci fosse più nessuno, solamente lei e lui.
Dopo qualche secondo l'uomo si avvicinò piano piano a Lisandra, lei non fece nessuna mossa, preferiva aspettare. Lui si avvicino al suo orecchio e le sussurrò:
- "Se voglio sapere il tuo nome, non sarai tu ad impedirmelo principessa"
Dopo, si diresse verso la porta ed uscì. Lei sentiva ancora il suo soffio caldo attraversare il suo orecchio. Non sapeva cosa dire, era sconvolta per l'accaduto. Perché voleva così tanto sapere il suo nome? Non poteva farcene niente, era un semplice, nome come tutti gli altri. La ragazza diresse il suo sguardo verso gli altri che continuavano a fissarla per cercare di scoprire cosa intenzionasse fare. Non era normale agli occhi degli altri.
Decise di lasciar perdere e continuò a pulire i tavoli. Lei pensò che sarebbe stata l'unica volta in cui l'avrebbe visto e domani si sarebbe dimenticato della sua esistenza.
Dopo qualche minuto una ragazza andò da lei per chiederle informazioni sull'uomo che era venuto prima.
- "Che cosa ti ha detto David?"
Chi era David? Perché voleva saperlo? Ma in ogni caso non era un suo problema.
-"Chi é David?"
Fu l'unica domanda che fece prima che degli uomini venissero a cercarla con delle armi.
Non sapeva cosa fare. Ma chi erano tutti quelli? Perché lei? Non aveva soldi, non aveva niente da offrire a parte la sua gentilezza e la sua voglia di salvare i bambini da questo mondo. Ma per il resto Lisandra era innocente. L' ebbero presa con la forza, cercò di dimenarsi ma erano troppo forti per lei.
- " Se non vuoi morire, seguici."
Disse uno degli uomini. "Morire", erano veramente loro che le parlavano di morte, lei era viva ma é sempre stata morta all'interno.
In quel momento decise di lasciarsi fare, la cosa peggiore che potesse succederle, era morire, e quel giorno sarebbe stato il suo ultimo giorno. Non aveva paura della morte, perché prima o poi tutti muoiono.
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BLURRED (Traduzione Italiana)
RomantikLei era forte, lui era forte. Lei non ne poteva più, lui non ne poteva più. Lei non aveva paura, lui non aveva paura. Lei era coraggiosa, lui era coraggioso. Lei non sapeva amare, lui non sapeva amare. Lei era debole, lui era debole. Lei era vuota...