Capitolo 5

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Finalmente uscirono dalla  macchina, Lisandra non sapeva come lui potesse avere una casa come quella. Non era una casa, ma un castello. Non aveva mai visto una casa come quella. Aveva tre piani. Fece un passo nella casa e vide il salone che faceva quanto la casa di Oliver. Aveva una televisione spenta molto grande, al lato un divano nero, dei quadri erano appesi sul muro. Alla vista tutto era magnifico. Si domandò quale fosse il lavoro di David per potersi permettere una casa così..

Leandro la diresse verso la sua nuova camera. Entrò e Leandro la lasciò tutta sola. Davanti a lei c'era un gran letto con le lenzuola bianche, ai lati c'erano dei comodini da notte con delle lampadine. A sinistra c'era una finestra con la vista della piscina di quella villa. Accanto alla finestra c'era una scrivania con dei libri che sicuramente non conosceva.

Notò un grande armadio beige. Curiosa  di vedere cosa poteva esserci all'interno, lo aprì. Trovò dei vestiti. Ma di chi erano? Non si era portata dei vestiti quindi era impossibile che fossero suoi. Pensò che potessero essere di un'altra ragazza che era venuta prima di lei.
Trovò anche dei profumi di marca, sicuramente molto carino. Chiuse l'armadio e si diresse verso la porta. Non era abituata a vivere nel lusso. Non faceva per lei.

Aprì la porta e trovo altre sei camere per il corridoio. Era una ragazza molto curiosa. Vide una porta aperta e decise di entrare.

Era una camera di un bambino, con dei giochi per terra, c'erano foto di questo bambino in tutta la stanza. Aveva pure lui gli occhi verdi, come quelli di David. Era veramente bello. Ma chi era?
Suo figlio? Suo fratello?

D'un colpo senti sbattersi la porta. Sussultò e si girò, rimase sorpresa vedendo chi c'era davanti a lei: David. Pensava fosse partito e non sarebbe ritornato per molto tempo.

-"Cercavo il bagno e ho visto la camera aperta e.." cercò di difendersi. Sperava di evitare di farlo arrabbiare per così evitare anche la sua morte.

-"C'è un bagno nella tua camera."

Sapeva che c'era un bagno, l'aveva visto. Ma era l'unica scusa che le passò per la testa in quel momento. Lo fissò, non sapendo più che rispondere, era strano. Lui non parlò con lei, nemmeno si sforzava a farlo, anche se erano fidanzati.

Si diresse verso la porta sperando di uscire senza che lui dicesse niente.

-"Non entrarci mai più se non vuoi avere problemi principessa" disse lui con un tono molto calmo ma allo stesso tempo severo.

-Smettila di chiamarmi principessa allora" detestava quel soprannome. Era orribile.

-"Non sarai tu ad impedirmi di farlo. Se voglio chiamarti così, lo faccio"

Era stanca dei suoi ordini, non era suo parere, né suo fratello, né nessuno per parlarle in quel modo. Perché era così distante?

-"Se vorrò rientrare in questa stanza, lo farò" disse ed aprì la porta per uscire.
Non voleva neppure parlare con lui, non serviva a niente. Sapeva solo dare ordini.

Scese le scalee per poi ritrovarsi sotto. Vide Leandro parlare con altri uomini, tutti armati.
Li sentì parlare:

-"Se non vorranno parlare allora potrete ucciderli!"

Leandro sembrava molto arrabbiato. Chi non voleva parlare? Uccidere? Ma che genere di lavoro chiede di uccidere? Lisandra non capiva la frase di Leandro.

Vide una cucina alla sua destra e decise di entrarci. Vide una giovane ragazza che poteva avere la stessa sua età. Era molto alta, con i capelli ricci ed abbastanza lunghi. Portava un jeans stretto blu che metteva a risalto le sue forme, ed una felpa nera, abbastanza grande. Era veramente bella. Poteva essere che fosse la compagna di David?

BLURRED (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora