Eighteen

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-Tyler-
Sono riuscito a calmare le urla per un po' di tempo.
Siamo andati insieme in gelateria, io Josh e Brendon. Josh é stato l'unico a prendere il gelato, io e frontealta ci siamo presi una cioccolata calda, io fondente e lui al latte.
Il mio nuovo presunto amico è veramente una persona affabile e svitata tanto quanto me ed il ragazzo dai capelli verde-sbiadito.
Ora sono solo, che torno a casa, intorno è tutto buio e nei sobborghi di Columbus non c'è nemmeno un'anima che gira a quest'ora.

All'improvviso sento un groppo alla gola, poi mi manca il respiro. Inizio ad ansimare e loro iniziano ad urlare a squarciagola, le parole più terribili sono quelle che mi rivolgono.

«State zitti, vi prego, basta» inizio a ripetere appoggiandomi al muro di un edificio che da sul marciapiede. Loro non accennano a smettere.

«lasciatemi solo» urlo fino a sentire la mia voce che diventa rauca

«non lasciatemi solo» urlo di nuovo, controllato in parte da tutti quei mostri

«lasciatemi solo» ripeto stavolta con più rabbia e convinzione.

Ora sento un vuoto dentro di me, incolmabile. Tutto tace. Lo stomaco è ancora rivoltato ed io mi lascio scivolare sulla parete, accovacciandomi con le ginocchia al petto, ma stavolta non piango. Non di nuovo. Mi hanno buttato giù, ma non gli darò alcuna soddisfazione iniziando a mostrare i segni del cedimento psicologico che mi stanno causando.

Solo, solo, solo, solo. Sono soltanto solo.
SOLO, SOLO, SOLO, SOLO. Ora sono le parole che sto scrivendo con una di quelle pietre che colorano sul marciapiede, lasciando il segno di tutto quello che mi sta accadendo, non ce la faccio più.

Dopo non so quanto tempo trovo la forza di tornare a casa, lentamente.

Vorrei solo scomparire.

Appena arrivo a casa non saluto nessuno e corro in camera mia, unico posto di sfogo per me.

Prendo tutto ciò che trovo sotto mano e inizio a lanciarlo con rabbia, urlando. Poi sbatto le mani contro i muri, fino a sentire un dolore lancinante a entrambi.
Quando finisco il mio casino mi sdraio a terra, in mezzo alla stanza

e piango.


N.A: vi avevo avvisati che ci sarebbe stato un breakdown. Non ho specificato di che tipo di problemi soffre Tyler perchè non conosco bene che cosa sia quello che ho descritto
I'm sorry.
Xx

Save Me. || Joshler  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora